Mihajlovic: “Partita difficile e pari giusto, lotteremo fino alla fine per stare a sinistra in classifica. Non dimentichiamoci mai dell’Ucraina”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dall’allenatore rossoblù Sinisa Mihajlovic al termine di Salernitana-Bologna 1-1.
Avversario ostico, pareggio giusto – «È stata una partita difficile ma ce l’aspettavamo così. All’interno di un campionato conta tanto il momento in cui affronti una determinata avversaria, oggi la Salernitana è una squadra diversissima rispetto all’andata e ha l’urgenza di salvarsi, per cui approccia ogni partita come se fosse l’ultima spiaggia. Noi siamo scesi in campo con lo spirito giusto, poi forse è subentrata un po’ d’ansia ma tutto sommato credo che il pareggio sia il risultato giusto».
Rigore cancellato – «Inizialmente dalla panchina sembrava esserci, poi il VAR ha corretto la decisione dell’arbitro e il quarto uomo mi ha spiegato che Ribery era inciampato da solo».
Le tante facce del Bologna – «Dall’inizio dell’anno abbiamo cambiato tre moduli, e durante ogni gara ci disponiamo con assetti diversi per provare ad impensierire gli avversari. Con il 3-4-3 Arnautovic ha un attaccante in più al suo fianco, e questo lo aiuta, ma il modulo da adottare cambia in base ai vari momenti della partita».
Decimo posto alla portata – «Il nostro obiettivo rimane la parte sinistra della classifica, che al momento dista solo un punto. Io ci credo e i miei ragazzi anche, lotteremo fino alla fine per farcela».
Theate, piedi per terra – «Theate oggi non mi è piaciuto molto, in alcune occasioni avrebbe potuto gestire meglio il pallone ma si è fatto prendere dall’ansia. È normale, è giovane e prima che arrivasse a Bologna non lo conosceva nessuno. Adesso è arrivato persino a farsi convocare in una Nazionale forte come il Belgio, ma non deve montarsi la testa e deve restare umile, perché solo così potrà crescere e continuare a togliersi delle soddisfazioni».
L’amico ritrovato – «Anche oggi Sabatini si è dimostrato un signore, a fine partita è venuto nel nostro spogliatoi per salutare e fare i complimenti a tutti i ragazzi».
Riflettori sempre accesi sull’Ucraina – «Penso che lo sport possa contribuire a mantenere le persone unite, se resta lontano dalla politica: gli sportivi possono dare il buon esempio con le proprie azioni, quindi dobbiamo rimanere compatti. Riguardo ai media, è importante che non commettano l’errore di trent’anni fa, quando la guerra scoppiò a casa mia: i bombardamenti durarono ottanta giorni ma già dopo quaranta si smise di parlarne, quasi come se ormai la guerra fosse qualcosa a cui si era abituati. Questo non deve più succedere, non è possibile abituarsi alla guerra! Non immaginiamo neanche quanto siamo fortunati a vivere in libertà e senza la costante paura di morire, perciò non possiamo restare indifferenti».
Foto: bolognafc.it