Barrow: “A Milano con la testa giusta, ora vogliamo battere la Samp. Al Ramadan sono abituato, prego perché il mister guarisca presto”
Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 45^ puntata di Bfc Week, il nuovo appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è l’attaccante Musa Barrow, autore di una buona prestazione in casa del Milan prima di essere fermato da alcune noie fisiche di lieve entità. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal numero 99 dei felsinei:
Punto di platino a San Siro – «Siamo andati a Milano con la testa giusta e abbiamo dimostrato di potercela giocare contro qualunque squadra, sono molto contento della prestazione mia e dei miei compagni».
Segnali di risveglio – «Sto bene, ogni volta che entro in campo provo a fare del mio meglio per aiutare la squadra. Lunedì sera ho cercato di muovere il gioco, di andare a destra e a sinistra come mi chiede il mister, cercando di attaccare la profondità. Peccato non essere riusciti a segnare, considerando le varie occasioni create nel primo tempo, però porteremo quanto fatto di buono nella prossima gara contro la Sampdoria».
Ritorno alla normalità – «È stato fantastico rivedere tanta gente sugli spalti e lo stadio pieno, la presenza dei tifosi è uno stimolo e anche un aiuto in più, nel caso delle gare in casa. Comunque è stato emozionante anche giocare in uno stadio bellissimo come San Siro».
Mihajlovic lontano – «Ho avvertito tanto la sua assenza, perché fin dal mio arrivo qui il mister urla e strilla quando sbaglio, ma nel contempo mi dà una grossa mano e mi aiuta. Lo so che sarà dura, però preghiamo per lui di guarire presto e tornare con noi, già mi manca».
In cerca di continuità – «Siamo consapevoli che contro la Sampdoria non sarà una partita facile, ma giochiamo in casa e puntiamo a vincere davanti ai nostri tifosi: è sempre speciale giocare al Dall’Ara e vogliamo i tre punti a tutti i costi».
Periodo di Ramadan – «È qualcosa a cui siamo abituati fin da piccoli, i musulmani che osservano il Ramadan hanno dentro di sé una forza particolare: sapendo di non poter mangiare né bere, il pensiero della fame o della sete svanisce. Non è semplice ma l’ho già affrontato, per esempio lunedì ho fatto Ramadan fino alle 19:50 e poi ho mangiato prima di scendere in campo, e stavo bene. Sappiamo come gestire la cosa: dopo gli allenamenti del mattino vado a casa a riposare, mentre se ci alleniamo al pomeriggio è ancora meglio, così dopo poche ore posso nutrirmi».