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Cambiaso: “Bologna scelta giusta, voglio affermarmi e arrivare in Nazionale. Cancelo il mio punto di riferimento, fondamentale il percorso nelle serie inferiori”

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Dopo aver disputato un ottimo campionato con la maglia del Genoa, ed essere riuscito anche in un’annata complicata per i liguri a mettersi in mostra come uno degli esterni più interessanti della Serie A, il 22enne Andrea Cambiaso è approdato al Bologna in prestito secco dalla Juventus, squadra che ne ha prelevato il cartellino proprio dal Grifone. Oggi pomeriggio a Casteldebole il ragazzo classe 2000 ha rilasciato le sue prime dichiarazioni ufficiali da giocatore del BFC, anticipate dalle parole del d.s. Marco Di Vaio, che andiamo a riportare di seguito suddivise per argomenti principali.

Introduzione di Di Vaio – «Andrea penso lo conosciate tutti, si è consacrato l’anno scorso a Genova facendo una grande annata. Spendo due parole sulla formula che ha permesso a Cambiaso di essere qui, perché negli ultimi cinque-sei anni non avevamo fatto quasi mai un prestito secco. Volevamo un giocatore che fosse già pronto, che conoscesse il campionato e fosse dello stesso livello di Hickey, e Andrea corrispondeva all’identikit. le considerazioni tecniche hanno prevalso su quelle formali».

Bologna, ti ho scelto subito – «Sono molto felice del trasferimento, la trattativa è stata semplice e molto veloce, ed è merito del Bologna che mi ha voluto fortemente. Arrivo in una grande piazza e in una squadra di ottimo valore, sono sicuro che per la mia carriera sia la scelta giusta ed è qui che voglio affermarmi, perché ad oggi ho dimostrato ancora poco».

Caratteristiche tecniche – «La duttilità fa parte di me fin da quando ero piccolo, ho cominciato come mezzala e solo più tardi mi sono spostato sull’esterno. Sono mancino, ma posso essere schierato indifferentemente a sinistra e a destra e in carriera ho giocato su entrambi i binari. Mi piace accentrarmi e dialogare coi compagni, ho una spiccata propensione offensiva e quest’anno voglio trovare più reti, perché l’anno scorso ho segnato un solo gol e non è abbastanza. Voglio migliorare anche dal punto di vista delle presenze e degli assist, e ovviamente concentrarmi tanto sulla fase difensiva: se non difendi bene, in Serie A non ci puoi stare».

Idoli e modelli – «Ero allo stadio durante un Genoa-Palermo, Dybala fece un bellissimo gol e me ne innamorai calcisticamente. Crescendo ho poi iniziato ad apprezzare tantissimo il portoghese Joao Cancelo, perché è ambidestro, è capace di venire a giocare anche dentro al campo e ha tanta qualità: sicuramente è un mio un punto di riferimento»

Percorso di formazione – «Esordire a 17 anni in Serie D mi ha dato tanto, approdare al calcio dei ‘grandi’ così in giovane età è stato fondamentale per la mia crescita, anche dal punto di vista caratteriale, dato che sono sempre stato un ragazzo timido e un po’ introverso. Di anno in anno sono salito di categoria, e mi reputo fortunato perché non tutti hanno questa possibilità».

In attesa di conoscere Sinisa – «Non ho ancora avuto la possibilità di colloquiare in privato col mister, l’ho visto una volta in videochiamata a Pinzolo assieme ai miei compagni e spero di potergli parlare presto».

Gruppo unito e ben assortito – «Per quanto riguarda lo spogliatoio, ho trovato un gruppo molto unito, composto da un buon mix di giocatori d’esperienza e giovani. Ho già notato che i più grandi trascinano, motivano e aiutano i ragazzi come me, per cui sono sempre più convinto che Bologna sia una tappa perfetta per la mia carriera».

Genoa, annata da dimenticare – «A Genova l’anno scorso siamo andati incontro a tante complicanze, d’altronde se cambi tre allenatori in un campionato è sintomo che qualcosa non va. È stata una stagione complicata ma io ho vissuto comunque un’estate serena, e oggi sono molto contento di essere qui».

Obiettivo azzurro – «Arrivare in Nazionale è sicuramente un mio obiettivo, già raggiungere l’Under 21 è stato un bellissimo traguardo. Mi piacerebbe conquistarmi la Nazionale maggiore già quest’anno, ma so che sarà difficile perché la concorrenza è tanta».

Vignato e la città – «Emanuel l’ho conosciuto in azzurro, è un ragazzo serio e mi trovo benissimo con lui. Quando ci ho parlato ha speso ottime parole per Bologna, in questi giorni sono uscito un po’ e non posso che confermarle, è una città davvero molto bella».

Grifone nel cuore – «Io sono genovese del quartiere Sampierdarena. Piccola curiosità, è il ‘covo’ in cui è nata la Sampdoria, ma nella mia famiglia è sempre stato tramandato il tifo per il Genoa, a cominciare da mio nonno (sorride, ndr)».