Finalmente Bologna! Barrow e Arnautovic affondano 2-1 la Fiorentina, debutto da sogno per Vigiani sotto gli occhi di Thiago Motta
Al termine di una settimana a dir poco turbolenta, contraddistinta dall’esonero di Sinisa Mihajlovic, da una marea di cattiverie piovute addosso al club e infine dall’ingaggio di Thiago Motta come nuovo allenatore, il Bologna si presenta sul prato del Dall’Ara per sfidare nel derby dell’Appennino la Fiorentina, reduce dal deludente 1-1 casalingo contro i lettoni dell’RFS Riga in Conference League. In attesa dell’insediamento ufficiale di Motta, presente in tribuna, sulla panchina rossoblù c’è Luca Vigiani, tecnico della Primavera, che senza gli infortunati Soumaoro, Dominguez e Sansone offre una maglia da titolare a Posch ed Aebischer e affianca Barrow ad Arnautovic in avanti per completare il consueto 3-5-2. Dall’altra parte Italiano, orfano di Milenkovic, Castrovilli, Duncan e Gonzalez, prosegue nel solco del 4-3-3 con Amrabat in cabina di regia, Kouame e Sottil esterni offensivi e Jovic di punta.
Il match si apre all’insegna di un BFC pimpante e determinato a far svoltare una stagione fin qui complicata, e al 4’ una percussione insistita di Kasius termina con un destro di Soriano contrato da Igor. La Viola risponde al 19’ con un sinistro a giro dal limite di Bonaventura che sibila vicino alla traversa, quindi al 24’ un’incornata di Martinez Quarta su punizione di Biraghi chiama Skorupski alla smanacciata in corner. I felsinei, ben messi in campo, si fanno preferire sul piano della manovra, e al 32’ serve il provvidenziale stinco di Biraghi per murare una botta di Barrow diretta verso lo specchio. Occasione ancora più ghiotta al 36’, quando capitan Soriano lancia Arnautovic (in sospetto fuorigioco) che non riesce a saltare l’accorrente Terracciano e perde palla, quindi al 38’ è Dodô (poi fuori per infortunio) a provarci ma la sua volée su pregevole assist di Jovic si perde a lato. Nel complesso è l’equilibrio a regnare sovrano, e lo 0-0 che matura a fine primo tempo è la conseguenza più logica.
La ripresa comincia con una velenosa iniziativa di Kouame, che semina il panico nell’area rossoblù ma viene bloccato al momento del tiro, poi al 6’ Martinez Quarta è tempestivo nel fermare un invitante passaggio di Barrow diretto ad Arnautovic. Lo stesso difensore argentino al 9’ resta in attacco sugli sviluppi di un corner e, sfruttando una dormita di Lucumí e soprattutto Skorupski, si avventa su un illuminante assist del neo entrato Saponara e spinge in rete il pallone del vantaggio. A quel punto il Bologna si trova davanti ad un bivio: crollare o reagire. Soriano e compagni, spinti dai cori di un’indomita Curva Andrea Costa, scelgono la seconda opzione e in pochi minuti ribaltano il risultato: al 14’ splendido suggerimento in rovesciata di Arnautovic per la corsa di Barrow e piattone nel sacco del gambiano, e al 17’ perfetto traversone basso di un ottimo a tagliare fuori tutta la retroguardia viola e stoccata nel sacco di Arnautovic. Il VAR, chiamato in causa per un leggero tocco di Kasius su Martinez Quarta e un sospetto offside di Arnautovic, conferma: 2-1.
Rinvigoriti dalla rimonta, i felsinei non tolgono il piede dall’acceleratore, e al 21’ Barrow cicca in diagonale la stoccata del tris su lancio di Posch (esordio convincente il suo). Qualche giro di lancette più tardi, una doccia gelata: Arnautovic tenta il pallonetto per scavalcare Terracciano (che blocca la sfera), estende troppo la coscia sinistra in appoggio e rimedia un infortunio muscolare che lo costringe ad uscire (dentro Orsolini). Al 36’ ancora Barrow va ad un passo dal terzo gol, costruendosi benissimo un tiro dai venti metri e sfiorando l’incrocio dei pali. Le lancette sembrano girare al contrario, il tempo non passa più, e i ben sette ‒ comprensibili ‒ minuti di recupero assegnati da Orsato non fanno che aumentare l’ansia e la preoccupazione di non riuscire a conquistare la prima vittoria del campionato 2022/23. Sul campo, però, il Bologna regge bene la tensione, rimbalzando ogni assalto della Fiorentina (che non perdeva al Dall’Ara dal 2013) e prendendosi i tre punti senza ulteriori affanni. Debutto in Serie A da sogno per Vigiani (col ‘talismano’ Paolo Magnani al suo fianco), tanta gioia per il popolo rossoblù dopo settimane difficili, la sensazione che si possa fare ancora meglio di così e che questa squadra abbia dei valori superiori alla sua attuale classifica. Adesso la palla passa a Thiago Motta, con la speranza di poter vivere insieme e grazie a lui tante altre giornate così.
BOLOGNA-FIORENTINA 2-1
BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Posch, Medel (39’ st Bonifazi), Lucumí; Kasius (39’ st De Silvestri), Aebischer, Schouten, Soriano, Cambiaso (16’ st Lykogiannis); Barrow, Arnautovic (25’ st Orsolini).
A disp.: Bagnolini, Bardi, Sosa, Ferguson, Moro, Vignato, Zirkzee.
All.: Vigiani
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Dodô (46’ pt Venuti), Martinez Quarta, Igor, Biraghi; Bonaventura, Amrabat (40’ st Mandragora), Barak (25’ st Ikoné); Kouame (40’ st Cabral), Jovic, Sottil (1’ st Saponara).
A disp.: Cerofolini, Gollini, Krastev, Ranieri, Terzic, Bianco, Maleh.
All.: Italiano
Arbitro: Orsato di Schio
Ammoniti: 1’ st Kouame (F), 5’ st Amrabat (F), 42’ st Lykogiannis (B), 46’ st Igor (F)
Espulsi: 51’ st Igor (F) per doppia ammonizione
Marcatori: 9’ st Martinez Quarta (F), 14’ st Barrow (B), 17’ st Arnautovic (B)
Recupero: 5’ pt, 7’ st
Note: 18.901 spettatori (di cui 12.015 abbonati)
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)