Il Bologna di Motta fa sul serio, terza vittoria di fila in campionato: battuto anche il Torino, 2-1 in rimonta firmato da Orsolini e Posch

Il Bologna di Motta fa sul serio, terza vittoria di fila in campionato: battuto anche il Torino, 2-1 in rimonta firmato da Orsolini e Posch

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Bologna e Torino scendono in campo al Dall’Ara, nell’orario tradizionalmente dedicato a tagliatelle e lasagne, con l’obiettivo di centrare la terza vittoria consecutiva in campionato. Motta, che dopo un inizio di gestione difficile può ora guardare alla parte sinistra della classifica, prosegue nel solco del 4-1-4-1, con Medel confermato davanti alla difesa e l’unica differenza del rientrante Arnautovic in luogo di Zirkzee rispetto all’undici schierato lunedì a Monza. Juric (squalificato e in tribuna), che a sinistra c’è già e punta alla zona europea, disegna invece un 3-4-2-1 con Miranchuk e Vlasic alle spalle dell’unica punta Pellegri. Davanti a 23 mila spettatori, i padroni di casa scendono in campo nel riscaldamento indossando una t-shirt recante la scritta ‘Forza Davide!’, dedicata al giovane tifoso Davide Ferrerio, ridotto in coma irreversibile dopo un pestaggio subito lì’11 agosto a Crotone.
Il match si apre con due episodi significativi: dopo neanche un minuto Pellegri scivola, si fa male e alza subito bandiera bianca (al suo posto Karamoh), e nel frattempo Milinkovic-Savic si esalta per deviare una spaccata volante da sottomisura di Arnautovic, lanciato da Barrow. Al 9′ lo stesso gambiano calcia debolmente verso lo specchio, e di fatto sono queste due le uniche conclusioni dei felsinei nel primo tempo. Gli ospiti fanno ancora peggio, non riuscendo praticamente mai a calciare in porta, ma al 26′ beneficiano di una dormita di Lucumí, che si lascia sfuggire Miranchuk e lo sbilancia in area: è rigore (il contatto inizia fuori ma prosegue fin dentro i sedici metri), e dal dischetto Lukic non perdona. La reazione del Bologna è tutta in una bella iniziativa di Ferguson, che al 29′ mette in mezzo un gran pallone su cui nessun compagno riesce ad avventarsi, poi i ritmi si abbassano sempre più, i granata controllano bene la situazione e senza neanche rendersene conto si arriva all’intervallo.
Motta prova allora a modificare qualcosa inserendo a sinistra Lykogiannis e Vignato per gli spenti Cambiaso e Barrow, ma le prime chance della ripresa sono per il Toro: piattone a lato di Miranchuk al 10′ e botta alta di Karamoh all’11’. Thiago allora cambia ancora, mandando sul rettangolo verde anche Soriano e Orsolini (fuori Aebischer e Ferguson), e sono tutte mosse determinanti. Al 16′ una splendida azione sull’asse Arnautovic-Orsolini libera al tiro Vignato, la cui staffilata viene respinta da Milinkovic-Savic, quindi al 19′ lo stesso Vignato dipinge a centro area una traiettoria deliziosa che Orsolini trasforma in gol impattando la sfera al volo col suo mancino: 1-1. Il Dall’Ara, che stava iniziando un po’ a rumoreggiare (quantomeno la tribuna), si torna a scaldare, e la squadra lo segue, continuando a premere forte sull’acceleratore: al 28′ Orsolini serve sulla fascia Lykogiannis, il greco lascia partire un cross perfetto, Soriano lo sporca tagliando fuori la difesa avversaria e Posch, appostato sul secondo palo, insacca il 2-1.
Adesso lo stadio è una bolgia, i felsinei sono carichi come molle e per gli uomini di Juric (che via via si era giocato le carte Radonjic, Vojvoda, Rodriguez e Seck) non c’è più scampo. Al 44′, su un altro traversone al bacio di Lykogiannis, Rodriguez sfiora l’autorete di testa, poi Arnautovic e compagni si piazzano nei paraggi della bandierina e con un sapiente mix di tecnica e fisico fanno trascorrere lì quattro dei sette minuti di recupero concessi dall’arbitro Giua. Alla fine il Torino riesce a spedire un paio di ‘preghiere’ nel territorio di Skorupski, senza però riuscire a combinare granché. Anzi, al 51′ è Orsolini a divorarsi il 3-1, spedendo alle stelle a porta vuota un magico assist in rabona di Arnautovic. È l’ultima emozione di una partita andata in forte crescendo, fino all’esplosione di gioco e di gioia rossoblù, che certifica la totale rinascita del gruppo e l’inizio di un campionato diverso. A proposito di campionato, era dal febbraio 2020 che il Bologna non vinceva tre gare di fila in Serie A (sono quattro, contando anche Coppa Italia): oggi Thiago Motta e i suoi ragazzi ci sono riusciti, con pieno merito, e in attesa delle prossime sfide meritano soltanto un grande applauso.

BOLOGNA-TORINO 2-1

BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumí, Cambiaso (1′ st Lykogiannis); Medel; Aebischer (13′ st Orsolini), Ferguson (13′ st Soriano), Dominguez (41′ st Schouten), Barrow (1′ st Vignato); Arnautovic.
A disp.: Bagnolini, Bardi, De Silvestri, Sosa, Moro, Sansone, Zirkzee.
All.: Motta

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno (35′ st R. Rodriguez); Singo (35′ st Seck), Ricci, Lukic, Lazaro (21′ st Vojvoda); Miranchuk, Vlasic (21′ st Radonjic); Pellegri (4′ pt Karamoh).
A disp.: Berisha, Fiorenza, Bayeye, Zima, Adopo, Garbett, Ilkhan.
All.: Juric (Paro in panchina)

Arbitro: Giua di Olbia
Ammoniti: 24′ pt Lucumí (B), 28′ st Milinkovic-Savic (T), 32′ st Vignato (B), 40′ st Ricci (T), 48′ st Vojvoda (T), 49′ st Skorupski (B)
Espulsi:
Marcatori: 26′ pt rig. Lukic (T), 19′ st Orsolini (B), 28′ st Posch (B)
Recupero: 4′ pt, 7′ st
Note: 23.168 spettatori (di cui 12.171 abbonati)

Simone Minghinelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)