Motta: “La strategia sul mercato non cambia, in attacco faremo con ciò che abbiamo. Gasperini uno dei migliori allenatori che ho avuto”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Bologna-Atalanta, gara valida per la 17^ giornata di Serie A 2022-2023 in programma lunedì alle 20:45
Voltiamo pagina – «Il nervosismo di Roma è passato, ora la nostra concentrazione è tutta rivolta sull’Atalanta, un’altra grande squadra: daremo il massimo».
Vuoto di potere in attacco – «In assenza di Arnautovic toccherà a qualcun altro dimostrare il proprio valore. Da Orsolini, così come dagli altri, mi aspetto un miglioramento generale: Riccardo deve metterci più attenzione e crescere sia tecnicamente che mentalmente, leggendo certe situazioni in anticipo. Se lui e tutti gli altri faranno questo, saremo più squadra. In attacco, nello specifico, dovremo cercare una maggiore velocità e combinazioni rapide, muovendoci tanto senza dare punti di riferimento».
Soluzioni alternative – «Barrow e Zirkzee non sono ancora convocabili, Soriano, Sansone, Orsolini e Raimondo sono tutti in lizza per giocare davanti, magari senza una punta di ruolo possiamo mettere in difficoltà l’Atalanta: cercheremo di andare contro la loro filosofia di calcio».
Di necessità virtù – «In questi ultimi giorni abbiamo avuto sfortuna, ma gli infortuni capitano e per il momento non vedo la necessità di trovare un altro attaccante sul mercato. Andremo avanti con le soluzioni che abbiamo in casa e daremo spazio a chi finora ha giocato meno, tutti hanno la possibilità di crescere e fare il bene del Bologna. Nel contempo guarderemo alle ipotesi in ballo per inserire dei rinforzi, ovviamente cercando di fare il prima possibile».
Nessun cambio di strategia – «Sul mercato stiamo vagliando diverse ipotesi, guardiamo anche ai rinnovi di contratto e cerchiamo di gestire tutto nel miglior modo possibile. Intanto, ripeto, ci sarà spazio per chi ha avuto meno minuti. Sappiamo dove vogliamo rinforzarci e in linea generale gli infortuni non cambiano il nostro percorso».
Kasius e Vignato convocati? – «C’è ancora un allenamento e ci sto pensando, porteremo chi potrà essere utile. Vignato? Ha bisogno di giocare e ora come ora qui c’è poco spazio, abbiamo altri giocatori che stanno bene. Però ha tantissima qualità e il suo futuro va valutato con attenzione».
Pyyhtia in ballottaggio – «Dipenderà da lui, fa ormai parte di questo gruppo e si giocherà il posto come tutti. Sono contento di Niklas, ci offre una soluzione in più in mediana, è mancino e quindi ha una caratteristica diversa rispetto ai suoi compagni di reparto. Come ho già detto io guardo al merito, non all’età, quindi può senza dubbio avere le sue chance per andare in campo. Altri Primavera? Amey adesso è infortunato, ma appena si riprenderà potrà sicuramente darci una mano».
Gasperini e la sua Atalanta – «È stato uno dei migliori allenatori che ho avuto, c’è poco da dire. Loro sono una squadra aggressiva, che recupera palla e poi si butta in avanti, ne siamo consapevoli e dovremo farci trovare pronti. Sono reduci dalla rimonta di La Spezia, e non è mai una cosa semplice quando ti trovi sotto di due gol. Sappiamo che hanno qualità ma sappiamo anche il tenore della partita che saremo chiamati a fare, in primis evitando le situazioni che possono metterci in difficoltà».
Arnautovic, tempi di recupero incerti – «Preferisco guardare all’oggi, non esistono altri discorsi, ci sono comunque giocatori con un potenziale enorme. Sappiamo solo che non avremo Marko per almeno dieci giorni e poi verrà rivalutato, mentre lui non ci sarà noi daremo il massimo fin da lunedì sera».
Dominguez punto di riferimento – «Nico dentro al campo è un leader naturale, può migliorare in fase di rifinitura ma non ha bisogno che glielo dica io, sa già da solo che può crescere tanto e dove ha sbagliato nel finale a Roma: per noi è un giocatore fondamentale».
Addio a Vialli – «Si tratta di un’altra perdita enorme per il mondo del calcio, e in situazioni del genere non ci sono tante parole per descrivere la tristezza. Ricordo il suo sorriso e il suo farsi voler bene praticamente da tutti, Gianluca lascia un grande vuoto a livello umano oltre che sportivo».