Motta: “Buona gara contro una grande squadra e pari giusto, i due rigori non c’erano. Lavoro in un club fantastico, allenare questi ragazzi è una fortuna”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dall’allenatore rossoblù Thiago Motta al termine di Bologna-Milan 1-1.
Giusto il pareggio – «Abbiamo assistito ad una bella partita. Il Milan ha un sistema di gioco ben definito, a seconda dei momenti cerca di attirare l’avversaria dentro al campo o di sviluppare azioni esternamente cercando superiorità, e noi li abbiamo contrastati bene. L’anno scorso hanno vinto lo scudetto, meritano i complimenti per il momento che stanno vivendo e per la loro qualità, ma anche noi abbiamo fatto bene nonostante nel primo tempo fossimo troppo bassi, quindi credo che complessivamente il pareggio sia stato giusto».
Prima noi, poi gli altri – «Noi prepariamo le partite pensando molto a noi stessi e a come lavorare per crescere, poi chiaramente in ogni gara c’è anche una parte di adattamento al gioco dell’avversario».
Pane per i denti del Diavolo – «Abbiamo cominciato forte, segnando un bellissimo gol e approcciando la partita con la giusta attitudine, Sansone ha attaccato il primo palo come un vero centravanti. Di fronte avevamo una squadra costruita per lottare di nuovo per lo scudetto e per fare il percorso che effettivamente sta facendo in Champions, meritano i giusti elogi ma è anche vero che oggi hanno dovuto affrontare un avversario difficile come noi».
Episodi dubbi? Non scherziamo – «Il fallo di Aebischer su Ballo-Touré in occasione del nostro gol? Non ho ancora visto le immagini. Ma non cominciamo a parlare di episodi, non ci sto. So che Pioli e Marelli di DAZN hanno detto che c’erano due rigori per il Milan, e a me questa cosa non piace proprio. Cosa avrebbe dovuto fare Jhon, quando il gli ha sbattuto sul braccio? Dovremmo chiedere ai magazzinieri di cucire delle tasche nei pantaloncini, così i ragazzi potranno giocare con le mani in tasca… Non scherziamo. Per quanto riguarda il contrasto tra Soumaoro e Rebic, se quello è rigore allora tanto vale smettere di scrivere il grande libro del calcio e chiuderla qui».
Il segreto è non accontentarsi – «Come ho fatto a dare brillantezza a questa squadra? Ho una grande fortuna, far parte di un club fantastico e poter gestire dei ragazzi umili e che hanno tanta voglia di migliorarsi e non accontentarsi mai del livello che raggiungono. Hanno entusiasmo, lavorano per crescere e questo fa sì che poi possano competere con squadre come l’Atalanta o il Milan».
Cambi efficaci – «Zirkzee, Lykogiannis, Moro e Medel ci hanno aiutato molto, hanno tutti dato freschezza e nuove energie alla squadra».
Capitan Dominguez – «Non ho voluto lanciare nessun segnale dando la fascia di capitano a Nico, semplicemente se lo merita. È una responsabilità che può prendersi, ha gli ingredienti giusti per indossarla così come altri ragazzi. Ha giocato una grande partita, offensivamente può ancora migliorare ma mi piacciono il modo in cui si butta in avanti e la sua capacità di trasmettere lo spirito giusto ai compagni».
Ambiente splendido – «Se mi chiedete un commento sui tifosi, penso vi basti guardare il mio sorriso. Questo ambiente è fantastico, stiamo vivendo delle sensazioni meravigliose grazie ai ragazzi ma anche alle tante persone che lavorano per il Bologna fuori dal campo. L’affetto che stiamo ricevendo dipende da noi, dobbiamo continuare a meritarcelo dando sempre il massimo».
Foto: Getty Images (via OneFootball)