Bologna e Juventus fanno di tutto per superarsi e alla fine pareggiano: Milik risponde a Orsolini, 1-1 al Dall’Ara
Venticinque anni fa l’ultima vittoria casalinga del Bologna contro la Juventus in campionato. Venticinque lunghissimi anni, una sorta di maledizione che i rossoblù sono chiamati per l’ennesima volta a sfatare, scrivendo una nuova pagina di storia dopo quella in cui spiccano i nomi di Mazzone, Paramatti, Signori e Fontolan. In un Dall’Ara da 30 mila spettatori (incluso il patron Saputo) ci prova, insieme ai suoi ragazzi, Motta, che senza Arnautovic, Sansone e Soriano opta per un 4-2-3-1 con Schouten e Moro in mediana, Dominguez sulla trequarti, Ferguson e Orsolini esterni d’attacco e Barrow di punta. Sul versante opposto Allegri, privo di Kean e Di Maria, disegna un 4-3-3 con Fagioli, Locatelli e Rabiot a centrocampo e un tridente formato da Chiesa, Milik e Kostic.
Il match si apre con la comunicazione che il monitor per le revisioni dell’arbitro non funziona, e non sarà un aspetto secondario. Infatti al 7′ Danilo colpisce Orsolini sul ginocchio in area, Sozza non concede il rigore ma Mazzoleni, dopo una review in sala VAR, gli comunica che il contatto c’è e dunque anche il penalty: dal dischetto al 10′ va Orsolini, che spiazza Szczesny e di potenza fa 1-0. Da quel momento, però, i felsinei cominciano ad abbassarsi troppo e a sbagliare tanto tecnicamente, cosa insolita sotto la gestione di Thiago, favorendo le avanzate bianconere. Al 25′ Kostic pesca nel mezzo Milik, che con una staffilata volante chiama Skorupski al primo grande intervento della sua serata. Il secondo e il terzo, prodigiosi, arrivano al 27′ su Fagioli da distanza ravvicinata, mano e piede: applausi.
Si arriva così al 29′, quando Moro perde una brutta palla in zona mediana e la Juve riparte: Lucumí prova ad arginare Milik, ma lo tocca sul piede all’imbocco dell’area e Mazzoleni, correggendo di nuovo Sozza che aveva fischiato punizione, decreta il rigore: al 31′ calcia lo stesso Milik e lo fa come peggio non si può, favorendo l’ennesima parata del connazionale Skorupski. Al 35′ si ripete il duello con Fagioli, che incespica sul più bello e tira debolmente, quindi al 38′ è il turno di Szczesny, bravo a smanacciare un velenoso traversone di Barrow. I ritmi aumentano e al 44′ Chiesa imbuca bene per Locatelli, che a sua volta chiama alla conclusione Cuadrado: alto. Infine, nel recupero, tripla chance per Barrow: al 46′ rasoiata respinta da Szczesny e botta sul corpo di Danilo, e al 47′ (in sospetto offside) diagonale neutralizzato ancora dal portiere juventino. All’intervallo è 1-1.
La ripresa inizia all’insegna di un BFC più pimpante e preciso, tra un tentativo di Barrow centrale, uno di Ferguson docile e uno su punizione di Orsolini che coglie l’esterno della rete. La Vecchia Signora, però, non demorde, e al 16′ trova il pareggio con Milk, che si avventa su un pallone vagante e lo scaraventa nel sacco con un mancino chirurgico. Spinti dalla freschezza dei neo entrati Soulé e Iling gli ospiti continuano a spingere, e quest’ultimo al 17′ non inquadra lo specchio da posizione invitante. Motta risponde ad Allegri inserendo Cambiaso e Zirkzee e un po’ alla volta la sua squadra ritrova verve, coraggio e pericolosità: al 29′ rovesciata di Orsolini su cross di Barrow e tocco di Szczesny decisivo per anticipare Zirkzee, al 30′ stoccata dalla distanza dello stesso olandese smanacciata lontano dal numero 1 polacco, e al 31′ incornata di poco alta di Posch su traversone di Moro. Il Dall’Ara apprezza.
Si arriva così nell’ultimo quarto d’ora e le emozioni non diminuiscono, anzi. Sul rettangolo verde ci sono pure Vlahovic, Paredes e Miretti da un lato, Medel, De Silvestri ed Aebischer dall’altro, e al 39′ proprio lo svizzero si costruisce una ghiotta occasione saltando Gatti e superando l’accorrente Szczesny con un pregevole ‘cucchiaio’, purtroppo fuori misura per questione di centimetri. Due minuti più tardi è invece Soulé a sfiorare il vantaggio, ma il giovane argentino non approfitta di un’uscita sbilenca di Skorupski e spara alle stelle a porta quasi sguarnita. Al 41′ un bel filtrante di Zirkzee libera Cambiaso (buono l’ingresso di entrambi), che preferisce un tiro non semplice ad un assist a rimorchio e trova il corpo di Szczesny, poi al 48′ Medel rischia l’autogol per spedire sul fondo un suggerimento basso di Iling-Junior.
È quello, di fatto, l’ultimo brivido di un match vibrante e divertente in cui entrambe le squadre hanno provato a superarsi e a mettere le mani sull’intera posta in palio. Piccolo paradosso: meglio la Juventus nel primo tempo, chiuso in svantaggio, e meglio il Bologna nel secondo, in cui è arrivato il pareggio bianconero. I rossoblù sembrano attraversare un periodo di minor brillantezza rispetto a qualche settimana fa, ma non perdono mai la loro identità propositiva e riescono sempre a rialzare la testa, che si tratti di reagire ad una sconfitta o ad una rete incassata. L’ottavo posto rimane, viste le due vittorie stagionali sulla Fiorentina (anche i viola sono a 45 punti), e le prossime due sfide in trasferta contro Empoli e Sassuolo appaiono insidiose ma non impossibili. Venticinque anni diventeranno ventisei, certo, ma stavolta va benissimo così.
BOLOGNA-JUVENTUS 1-1
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch (41′ st De Silvestri), Soumaoro, Lucumí, Kyriakopoulos (22′ st Cambiaso); Schouten, Moro (36′ st Medel); Orsolini, Dominguez (22′ st Zirkzee), Ferguson (36′ st Aebischer); Barrow.
A disp.: Bardi, Ravaglia, Bonifazi, Lykogiannis, Sosa, Pyyhtia.
All.: Motta
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Gatti, Danilo, A. Sandro; Fagioli (13′ st Soulé), Locatelli (37′ st Paredes), Rabiot; Chiesa (25′ st Miretti), Milik (37′ st Vlahovic), Kostic (13′ st Iling-Junior).
A disp.: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Bremer, De Sciglio, Rugani, Pogba.
All.: Allegri
Arbitro: Sozza di Seregno
Ammoniti: 3′ pt Posch (B), 42′ pt Kyriakopoulos (B), 10′ st Rabiot (J), 43′ st Paredes (J)
Espulsi: –
Marcatori: 10′ pt rig. Orsolini (B), 16′ st Milik (J)
Recupero: 4′ pt, 5′ st
Note: 30.071 spettatori (di cui 12.576 abbonati), al 31′ pt Skorupski (B) para un rigore a Milik (J)
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)