Anche a Monza è un Bologna da 0-0: quinto risultato utile di fila per i rossoblù, pesa un gol regolare annullato a Ferguson
L’unico turno infrasettimanale per il Bologna, a quota 6 in classifica, coincide con l’insidiosa trasferta sul campo del Monza, 5 punti. Entrambe le squadre sono reduci da un pareggio di prestigio, rispettivamente contro Napoli e Lazio, ma i due allenatori optano per strategie differenti a livello di formazione iniziale. Turnover per Motta, che nel suo consueto 4-2-3-1 è obbligato a sostituire gli infortunati Lucumí e Posch con Calafiori e De Silvestri ma va oltre, consegnando una maglia da titolare anche a Lykogiannis, El Azzouzi e Orsolini. Conferma in blocco per Palladino, che prosegue nel solco del 3-4-2-1 e dà fiducia agli stessi undici che sabato scorso avevano iniziato il match dell’Olimpico: Pessina e Gagliardini in mediana, Colpani e Dany Mota a svariare sulla trequarti e Colombo di punta.
I padroni di casa sono i primi a mettere il naso nell’area avversaria, con un cross velenoso di Ciurria respinto dalla difesa al 4′, poi attorno al quarto d’ora è Colpani a scodellare nel mezzo una gran palla e Mota la spedisce nel sacco di testa: sembra tutto regolare, ma il VAR rileva un fuorigioco di mezzo ginocchio del portoghese e il gol viene annullato. I felsinei, superato lo spavento, prendono in mano le redini del match, ma il loro possesso è piuttosto sterile e ha il solo vantaggio di far sfiancare i brianzoli. Al 30′ Lykogiannis prova a rompere lo schema e cerca Ferguson con un bel traversone tagliato, ma lo scozzese non arriva puntuale all’appuntamento, quindi al 33′ sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi: velenoso suggerimento dalla destra di Ciurria, spaccata di Colombo e parata di puro istinto di Skorupski. L’azione poi prosegue e dall’altra parte Orsolini, su assist di Zirkzee, chiama Di Gregorio ad un mezzo miracolo con una staffilata mancina. È un doppio fuoco di paglia, perché in seguito il match rientra nei binari dell’equilibrio e della noia. Si va così al riposo sullo 0-0, punteggio che fotografa perfettamente lo scenario.
La ripresa inizia con un altro episodio da moviola, molto più clamoroso del precedente: Zirkzee ruba il pallone a Caldirola (che si getta a terra) anticipandolo con la punta del piede e Lykogiannis lo crossa nel mezzo per l’incornata vincente di Ferguson, ma Pezzuto (peraltro in netto ritardo) fischia fallo contro l’olandese e cancella la rete con annesso silenzio assenso del VAR. Incredibile, difficile trovare altre parole. Al 6′ Zirkzee si mette in proprio ma il suo tiro dalla distanza è facile preda di Di Gregorio, mentre all’11’ Skorupski deve faticare di più per neutralizzare un piattone ravvicinato di Mota. Al 14′ Thiago prova quindi a mescolare le carte in tavola e cambia ben quattro giocatori: fuori De Silvestri, Lykogiannis, Orsolini e Karlsson, dentro Corazza, Kristiansen, Ndoye e Saelemaekers. Effettivamente i volti nuovi, specie il belga, danno la scossa auspicata, ma le occasioni davvero nitide latitano. Una, al 16′, capita a Beukema sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la zampata del difensore dopo sponda aerea di Ferguson termina fra le braccia del portiere biancorosso. Al 23′ ci riprova allora Zirkzee, sempre dal limite e purtroppo con lo stesso esito della precedente conclusione.
Man mano che la partita procede i fischi e le ammonizioni di Pezzuto, irritante nella sua direzione, aumentano, giocare in maniera continua è difficilissimo e le emozioni diventano un vero e proprio miraggio. Al 28′ Vignato (Samuele, fratellino dell’ex rossoblù Emanuel), che aveva rilevato Mota, sfiora il palo in spaccata su traversone dell’altro neo entrato Birindelli, mentre sul versante opposto è Saelemaekers a mettersi in luce con diversi spunti interessanti. Al 42′, però, il numero 56 protesta oltremodo per un fallo ai suoi danni non concesso, viene ammonito (insieme a Motta dalla panchina), applaude l’arbitro e si ‘guadagna’ il secondo giallo con doccia anticipata. Nel finale di gara i felsinei, con in campo anche Van Hooijdonk in luogo di un esausto Zirkzee, non rinunciano ad offendere malgrado l’inferiorità numerica, ma nel contempo devono fronteggiare una serie di avanzate monzesi che comunque non vanno oltre a qualche corner guadagnato. Lo 0-0 non cambia più e per il Bologna si materializza il quarto pareggio su sei giornate di campionato, con cinque risultati utili consecutivi che, nonostante prestazioni non scintillanti, avrebbero potuto fruttare più punti se non fossero saliti in cattedra i signori Di Bello e Pezzuto, senza dimenticare Ayroldi (‘salvato’ da Osimhen) e i relativi collaboratori in sala VAR. Più motivi per storcere il naso che per sorridere, questa sera, sperando che il vento cominci a cambiare da domenica, quando al Dall’Ara arriverà l’Empoli.
MONZA-BOLOGNA 0-0
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Caldirola, Carboni A. (22′ st P. Marí); Ciurria, Pessina, Gagliardini, Kyriakopoulos (18′ st Birindelli); Colpani (33′ st Machin), D. Mota (18′ st Vignato); Colombo (33′ st Maric).
A disp.: Gori, Sorrentino, Cittadini, D’Ambrosio, Donati, P. Pereira, Akpa Akpro, Bondo, Carboni F., Carboni V.
All.: Palladino
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (15′ st Corazza), Beukema, Calafiori, Lykogiannis (14′ st Kristiansen); Aebischer, El Azzouzi; Orsolini (14′ st Ndoye), Ferguson, Karlsson (14′ st Saelemaekers); Zirkzee (30′ st Van Hooijdonk).
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Bonifazi, Fabbian, Freuler, Moro, Urbanski.
All.: Motta
Arbitro: Pezzuto di Lecce
Ammoniti: 12′ pt Orsolini (B), 25′ st Vignato (M), 35′ st Birindelli (M), 40′ st Ciurria (M), 41′ st Motta (B) dalla panchina, 42′ st Saelemaekers (B), 43′ st Gagliardini (M), 48′ st P. Marí (M)
Espulsi: 42′ st Saelemaekers (B) per doppia ammonizione
Marcatori: –
Recupero: 3′ pt, 5′ st
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)