Primo tempo di alto livello, nel secondo il Bologna si è specchiato troppo: vittoria giusta e fondamentale per tenere acceso l'entusiasmo

Primo tempo di alto livello, nel secondo il Bologna si è specchiato troppo: vittoria giusta e fondamentale per tenere acceso l’entusiasmo

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Bologna-Frosinone 2-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

La vittoria da squadra consapevole – Le due squadre si sono spartite la gara giocando più o meno un tempo a testa. Il Bologna ha fatto meglio nel primo, riuscendo a sbloccarla dopo un primo quarto d’ora di aggressione alta e trovando poi il raddoppio a stretto giro di posta. Il Frosinone è però una squadra ben allenata che dà filo da torcere a tutti, e nella ripresa ha messo in difficoltà i rossoblù, a cui è mancato il gol che avrebbe chiuso i conti. Per andamento della partita e valori in campo sono stati novanta minuti simili a quelli contro l’Empoli, anche se lì i felsinei avevano fatto meglio nella ripresa e al fischio finale il divario era stato più ampio. Anche ieri abbiamo ammirato un BFC che gioca con consapevolezza, la squadra è meno intensa e verticale rispetto alla stagione passata ma pratica un calcio più ragionato, da gruppo che sa cosa vuole. C’è da essere veramente soddisfatti di ciò che si sta vedendo, il momento è magico ed è con l’entusiasmo portato da questo successo che bisognerà approcciare la sfida di sabato al Mapei Stadium.

La prova di Aebischer e De Silvestri (ma non solo) – Freuler non ha fatto nulla di eccezionale ma l’ho visto molto più inserito nei meccanismi, e alla fine è proprio questo che gli si chiede. Saelemaekers era alla prima da titolare e il voto è ampiamente sufficiente, a mio parere deve solo limare qualche battibecco di troppo con gli arbitri e alcuni gesti plateali nei confronti dei suoi compagni. Passiamo poi ai migliori in campo, ovvero Aebischer e De Silvestri. Lo svizzero, oltre alla solita ottima partita d’interdizione, si è fatto apprezzare per un paio di lanci molto ben calibrati a pescare Orsolini che dimostrano quanto stia bene e sia in fiducia. Il capitano ha invece segnato un gol decisivo che è figlio dell’esperienza e del tempismo: il gesto tecnico è bellissimo, degno del professionista esemplare che l’ha compiuto.

Il Dall’Ara in festa e l’entusiasmo dell’ambiente – Il Dall’Ara pieno è una meraviglia, c’è sempre una bellissima atmosfera e la simbiosi ormai consolidata tra squadra e tifosi spero duri a lungo. Il clima che si è venuto a creare è davvero piacevole, penso anche al presidente Saputo che in settimana ha premiato tre dipendenti storici e proprio domenica ha consegnato una targa al custode dello stadio: sono tutte cose che fanno bene all’ambiente e generano sensazioni positive.

CONTRO

Il calo nel secondo tempo – Credo che nella ripresa i ragazzi, inconsciamente, abbiano considerato la partita già vinta, e si sono specchiati un po’ troppo: un errore da non commettere. Il Frosinone è riuscito ad accorciare le distanze (non sto nemmeno a commentare il rigore, ormai sapete come la penso sul VAR) e nel recupero ha avuto anche l’occasione per pareggiare, e passare da 2-0 a 2-2 sarebbe stato un enorme peccato neanche tanto per la classifica (siamo ancora ad inizio stagione e ci sarebbe stato tutto il tempo per rimediare), ma perché farsi sfuggire la vittoria avrebbe voluto dire smorzare un po’ l’entusiasmo di cui parlavo prima. Non va comunque dimenticato che questo Bologna è una squadra giovane: certi piccoli passaggi a vuoto all’interno di una gara sono comprensibili, fa tutto parte di un normale processo di crescita.

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)