Bologna-Torino 2-0: il Tosco l'ha vista così...

Bologna-Torino 2-0: il Tosco l’ha vista così…

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È complicato, per chi ama un calcio pulito e palleggiato come il sottoscritto, produrre un articolo sulla gara vinta dai rossoblù ieri sera: tanti falli complessivi (31), tempo effettivo vergognoso (52 minuti su 97, il signor Colombo si è dimenticato persino i recuperi: buon per noi, ma così non è cosa…), 79% di precisione nel palleggio il Bologna e 80% il Torino (roba da cadetteria), 22 tiri totali delle due squadre e solo 5 in porta. Dal punto di vista tecnico, una partita orripilante.

Ma il BFC in questo bailamme di tibie a rischio è ampiamente da giustificare, perché si è dovuto adattare alle circostanze. Solitamente la squadra di Motta offre prestazioni migliori ma ormai si sa, contro Juric bisogna abbassarsi al suo contro-calcio: come l’ultimo giapponese rimasto sull’isola propone ancora l’uomo contro uomo a tutto campo, portando non solo gli spettatori ma persino i suoi calciatori allo stremo delle forze. Non a caso il Torino, durante le partite, si consuma e subisce spesso gol nella parte centrale della ripresa, cosa accaduta puntualmente anche ieri.

Persino il suo maestro Gasperini ha ammorbidito e ingentilito questa proposta calcistica che tende ad imbruttire le gare più che a proporre gioco, invece il mister dei granata persevera: contento lui…

Ho insistito molto sul calcio del Torino perché purtroppo la gara, fino alla rete di Fabbian, è stata di una pochezza mortale. Ma una volta trovata l’imbucata in campo aperto, complice un’altra scelta rivedibile di Juric e cioè quella del portiere Gemello, si è spalancata la porta davanti ad un Fabbian che quando ha spazio sprigiona tutti i cavalli di un motore che appare di gran cilindrata.

Da lì in poi il Toro è stramazzato a terra e se già era apparso poca cosa prima, nell’ultima mezz’ora è stato solo corse e rincorse a casaccio.

Bravissimi i calciatori del Bologna a non farsi – troppo – irretire da un match così scorbutico e a trovare la lucidità addirittura per il raddoppio.

Interessante lo sviluppo del primo gol, scaturito da un rinvio lungo del portiere del Torino che ha obbligato Ferguson ad un ripiegamento fin sulla linea difensiva per contenere Ilic, con palla recuperata e posizione dello scozzese in mezzo al campo occupata da Beukema (Lewis era rimasto in linea con Lucumí), il quale ha ricevuto palla dopo una bella imbucata di Calafiori. Da lì il lancio per Fabbian di cui sopra: l’ottima lettura dell’olandese nel capire la rotazione e lo scambio di ruolo con Ferguson è da squadra consapevole di ciò che va insegnando Motta, ovvero scambio di ruoli, rotazioni continue e occupazione degli spazi.

La giocata necessaria per venire a capo di una partita così complicata.

Tosco – www.madeinbo.tv

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Foto: Getty Images (via OneFootball)