“Meglio in B che campionati così”. Da quel momento una media punti da Champions
«Meglio in B che campionati così». Lo scorso 15 febbraio, tre giorni dopo una sconfitta casalinga col Monza (era il 12 febbraio, dieci mesi fa esatti), un gruppo ultras della curva Andrea Costa sfogava il suo malessere contro i vertici di Casteldebole, producendo il comunicato più intempestivo che la storia del tifo locale ricordi. Proprio a partire da quel momento, infatti, il Bologna avrebbe inaugurato la striscia più vincente degli ultimi vent’anni, ovvero 50 punti in 31 partite, maturati con una serie impressionante di vittorie e pareggi, a fronte di sole 5 sconfitte.
In realtà il catalogo delle contestazioni alle varie proprietà rossoblù che si sono avvicendate dal Secondo dopoguerra in avanti è sempre stato assortito come il cabaret della domenica: si va dagli appostamenti sotto l’ufficio di Renato Dall’Ara agli abbonamenti stracciati platealmente in faccia ai campioni d’Italia del 1964, passando poi per i manichini impiccati fatti penzolare dalla tribuna fino alla cassa da morto (vera, non metaforica) deposta ai cancelli di Casteldebole, con testa di porco mozzata per rendere il messaggio meno esposto ad equivoci.
In tempi recenti sono apparse anche le tre croci piantate a guisa di camposanto, ma per fortuna il mondo del macabro sembra non riscuotere più tanti consensi. Pare però che non sia passato di moda il dimenticarsi troppo in fretta di certe critiche gratuite (come quella di cui sopra), alle quali si potrebbe emendare con un bel gesto elegante: «Scusate, ci eravamo sbagliati».
Luca Baccolini
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Foto: Getty Images (via OneFootball)