Strategia ben precisa di Motta, i cambi hanno sortito l’effetto sperato. Vittoria che dà morale, l’errore di Skorupski è figlio del calcio moderno
Bologna-Sassuolo 4-2: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.
PRO
La forza (e la qualità) di venirne a capo – Quello di ieri è stato un match complicatissimo, perché è vero che il Sassuolo ha una pessima classifica ed era in emergenza, ma a questi livelli non esistono partite facili. Nel primo tempo i neroverdi hanno fatto meglio e chiuso meritatamente in vantaggio, poi il Bologna ha inserito elementi freschi e di qualità che hanno cambiato la partita. Alla fine il 4-2 è persino eccessivo, fa sembrare il successo fin troppo agevole: i rossoblù non hanno effettivamente creato molte occasioni pericolose, ma a differenza di altre volte sono stati concreti davanti alla porta. Il ritorno alla vittoria dopo oltre un mese dà fiducia e fa iniziare al meglio un mese fondamentale nel quale il BFC avrà la possibilità di consolidare la sua bellissima classifica.
I cambi (e la rosa) hanno fatto la differenza – Le sostituzioni sono state decisive per entrambe le squadre: il Bologna in panchina ha trovato le risorse per ribaltare il risultato, il Sassuolo era già in difficoltà e i cambi l’hanno indebolito. Anche stavolta le scelte iniziali di Motta sono state e rimangono argomento di discussione, ma personalmente tale dibattito non mi appassiona: mi sembra chiaro che talvolta il mister scelga consapevolmente di non schiarare fin da subito l’undici migliore possibile, per poi inserire in corso d’opera giocatori in grado di spaccare la partita.
Le tante prove positive – Fabbian, una volta spostato in mezzo al campo, ha fatto molto bene e segnato un gran gol, ben servito da un ottimo cross di Kristiansen: per il danese una gara in crescendo. Saelemaekers è stato finalmente determinante e ha dato ciò che ci si aspetta sempre o quasi da lui, Orsolini non ha fatto niente di eccezionale ma il suo costante puntare l’uomo crea grattacapi a qualunque difesa. Zirkzee ha tenuto in piedi la squadra nel momento di difficoltà, nella ripresa ha faticato di più ma è stato decisivo con le sue sponde e l’appoggio per il gol di Ferguson. Lo stesso scozzese, infine, non è più una sorpresa: fa un lavoro oscuro preziosissimo, poi sa esaltarsi negli spazi e trovare inserimenti letali e gol tanto belli quanto pesanti.
CONTRO
Le difficoltà di Freuler e l’errore di Skorupski – Dopo una lunga serie di ottime prestazioni, ieri Freuler non è stato all’altezza delle sue capacità, e tutto l’ingranaggio rossoblù ne ha un po’ risentito vista l’importanza dello svizzero. L’errore di Skorupski in occasione del primo gol incassato, invece, è figlio delle idee e dei dettami di Motta. Credo che qualsiasi portiere preferirebbe rilanciare lungo in momenti del genere, ma il calcio moderno li porta a dover giocare il pallone. Si potrebbe aprire un dibattito su quanto sia opportuno cercare l’uscita palla al piede dalla difesa a tutti i costi: a me piace che l’azione parta dal basso, ma forse in certi frangenti bisognerebbe chiedersi se non sia più opportuno evitare di correre rischi eccessivi.
Pepè Anaclerio
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Foto: Getty Images (via OneFootball)