Bologna-Lecce 4-0: il Tosco l’ha vista così…
Primi quindici minuti da favola: quando la squadra di Motta palleggia così, diventa ingiocabile per tanti. Poi una gestione pressoché perfetta davanti a un Lecce che, ad onor del vero, ha tentato di giocarsela senza fare ostruzionismo.
Le squadre che sono venute a Bologna a giocarsela hanno perso tutte, tranne Milan e Napoli. Ha portato a casa un punto solo il Genoa barricandosi dopo un gollonzo su tiro-cross da punizione, e ci stava riuscendo il Cagliari: le altre, ciccia.
Tabellino casalingo da paura: 9 vinte, 2 pareggiate, una persa (la prima). Io non ricordo a memoria una roba del genere, infatti credo fosse la stagione 1972/73: avevo 8 anni e pur andando già allo stadio non potevo certamente ricordarlo.
Oggi voglio esagerare coi numeri del Bologna di Thiago: 55 partite e 87 punti, con 23 vittorie, 18 pareggi e 14 sconfitte. Non saprei cos’altro aggiungere.
Aggiungiamo magari una rosa in totale esplosione tranne Karlsson (ma nel caso gradirei ricordare che quando Motta l’anno scorso panchinava Orsolini o Zirkzee sentivo gli stessi discorsi) e la curiosità nel vedere l’inserimento di Castro. E posso dirvi di essere assolutamente polleggiato e senza le ansie di coloro che sono già lì a zigare perché Motta non rinnoverà, e Zirkzee sarà venduto, e Ferguson ecc. ecc.
Europa o no, mi frega un caz: ho sempre giudicato le squadre in base alla proposta calcistica, chi mi legge da tempo me lo deve riconoscere. E questa è la miglior proposta calcistica che io abbia ammirato da dopo il Bologna del compianto Carletto Mazzone. Non ho detto meglio o peggio, ho detto dopo: nessun paragone tra le due, perché calcisticamente è trascorsa un’era geologica. Ma allora quel Bologna mi piaceva tanto, proprio come quello di oggi.
Tosco – www.madeinbo.tv
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