Orsolini non si ferma più, Odgaard è già una riserva di lusso. Ferguson spaziale, il portiere cambia ma la porta rimane inviolata
I voti ai protagonisti di Bologna-Fiorentina 2-0.
Ravaglia 6,5 – Attento in ogni occasione, si fa trovare prontissimo su una velenosa punizione di Biraghi. Coi piedi dimostra buona dimestichezza, anche se in un’occasione si incarta e corre un rischio inutile.
Posch 7 – La ‘posizione attiva’ più importante è quella che ricopre senza pecche per tutta la partita, avvicinandosi sempre di più a quello della passata stagione.
Beukema 7,5 – Il compagno di reparto cambia, lui è sempre lì a battagliare e a chiudere la porta a doppia mandata. Un colosso.
Lucumí 7,5 – Un muro sarebbe più facile da oltrepassare. Granitico e sempre concentratissimo, se i viola bussano pochissimo alla porta di Ravaglia tanti meriti vanno anche a lui.
Kristiansen 7 – Ikoné è sempre fastidioso e dover aiutare su Belotti è un bel banco di prova, ma il danese sembra aver acquisito fiducia e anche stasera se la cava egregiamente.
Aebischer 6,5 – Passare sul centro-destra significa imbattersi in lui, pronto a complicare le trame avversarie e ad offrire instancabilmente supporto ai compagni.
Freuler 7 – Quante cose rende più facili alla squadra, quanti errori altrui corregge e traveste. Presenza indispensabile, il centrocampo si impernia sulla sua intelligenza ed esperienza. Che purtroppo a Roma mancheranno.
Orsolini 8 – Costante spina nel fianco viola, Biraghi gli lascia troppo spazio e lui se lo mangia, segnando con talento e cattiveria. S vede annullare per fuorigioco attivo di Posch il 2-0, ma non si perde d’animo e continua a sfornare ottime giocate.
Ferguson 8 – Si inventa un cambio di campo da numero 10 che conduce Orsolini al gol, pressa chiunque, recupera mille palloni, si butta spesso negli spazi lasciati da Zirkzee e sfiora la rete. Definirlo ‘totale’ è poco.
Saelemaekers 7 – Lontanissimo parente dell’esterno inconcludente e quasi dannoso del girone d’andata, dà sempre la sensazione di poter trovare lo strappo o la giocata decisiva.
Zirkzee 6,5 – È così forte e bello da vedere che quando sbaglia qualche appoggio o esagera con le finezze si finisce col perdonarlo. Si specchia troppo e non incide sottoporta, ma senza di lui il Bologna non sarebbe quel che è. Anche stasera.
Fabbian (25′ st) 6 – Mette polmoni e fisicità a disposizione della squadra negli ultimi venti delicati minuti.
Lykogiannis (34′ st) 7 – Efficacissimo anche come esterno alto e maestro dei cross, tiene vivo un pallone prezioso e lo trasforma nell’assist per il 2-0 di Odgaard.
Ndoye (34′ st) 6,5 – Quindici minuti di corse e serpentine che fanno girare la testa e venire il fiatone agli avversari. E una rimessa dal fondo, guadagnata nel cuore del recupero, che vale come un gol.
Calafiori (43′ st) s.v. – Aiuta a rispedire al mittente le ultime speranze viola di riaprire il match.
Odgaard (43′ st) 7 – Due reti in due partite giocando in totale meno di un tempo. Impatto incredibile.
Motta 8 – Il Bologna impartisce la terza lezione di calcio stagionale alla Fiorentina e stavolta il risultato rispecchia quello che si è visto in campo. Nella ripresa indovina le mosse Lykogiannis e Odgaard e per qualche giorno può godersi un sensazionale quarto posto in compagnia dell’Atalanta.
Arbitro Chiffi e assistenti 6,5 – Sulla punizione di Orsolini, Posch è in fuorigioco quando prova a intervenire: giusto annullare. Metro molto ‘inglese’ quello di Chiffi, talvolta opinabile ma perlomeno equo. Il fischietto è inoltre bravo a non farsi mai condizionare dalle proteste viola, specie di Gonzalez e degli immancabili Biraghi e Italiano.
Fabio Cassanelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)