Mostrare il suo Bologna a tutta Europa, ecco cosa potrebbe trattenere Motta. Il destino di Thiago dipende dalla squadra, più che da Saputo
Ormai è evidente come la riluttanza di Motta a parlare del suo futuro dipenda più dal destino finale del Bologna che da una sua decisione, forse non ancora presa. Per come si sono messe le cose, una qualificazione europea metterebbe l’allenatore nelle condizioni di valutare la sua permanenza oltre 2024. Al contrario, un mancato accesso ai tornei continentali lo autorizzerebbe ad ascoltare altre proposte. È presto per fare previsioni, ma se il Bologna entrerà davvero in una coppa (specie se fosse la Champions), e se Saputo deciderà di supportare il traguardo con investimenti adeguati, Thiago avrebbe tutto l’interesse a misurarsi con questa nuova dimensione, da lui stesso costruita e a lui ascrivibile.
È bello immaginare un BFC in giro per l’Europa a mostrare il calcio più divertente e tatticamente interessante che la Serie A italiana oggi è in grado di proporre; è bello immaginare la nostra squadra come un’ambasciatrice calcistica del Paese, come purtroppo non è mai accaduto da oltre vent’anni, ovvero dall’ultima deludente partecipazione all’Intertoto (quanto all’ultima e unica Coppa dei Campioni disputata dal club, bisogna risalire al 1964 e alla disgraziata monetina che eliminò il gruppo di Bernardini contro l’Anderlecht).
Se il Bologna arriverà in Europa non c’è ragione al mondo, per Motta, di rischiare di ripartire da zero in un altro club (a maggior ragione se italiano), lasciando i frutti della sua impresa a qualche altro collega. E questo scenario, se fosse vero, spiegherebbe la prudenza con cui il tecnico rossoblù non si è mai voluto sbilanciare sul suo rinnovo, ritenendo – non a torto – che sia impossibile parlare di Europa come conditio sine qua non.
In altre parole, a decidere il rinnovo di Thiago, più che il presidente Saputo saranno i suoi giocatori nelle prossime 13 partite di campionato. E tra questi è importante capire sin da subito chi ha davvero voglia di continuare ad alimentare questo entusiasmante percorso.
Luca Baccolini
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