Ennesimo capolavoro di Motta e dei suoi ragazzi: il Bologna sbanca anche Bergamo, Zirkzee e Ferguson piegano 2-1 l’Atalanta
Mancano ancora undici partite al termine del campionato e non c’è spazio per sentenze definitive, ma la sfida tra Atalanta e Bologna che va in scena al Gewiss Stadium somiglia molto ad uno spareggio per l’Europa, forse anche quella più importante. Gasperini, reduce dal doppio impegno ravvicinato di San Siro contro Milan e Inter, opta per un interessante 3-4-3 con Zappacosta e Ruggeri larghi sulle fasce, De Roon e Koopmeiners in mediana, De Ketelaere e Lookman ali e Pasalic ‘falso 9’. Motta risponde proseguendo nel solco del 4-1-4-1 e con un solo cambiamento rispetto all’undici che nell’ultimo turno ha sconfitto il Verona, ovvero Calafiori al posto di Lucumí in difesa: fiducia confermata a Fabbian da interno insieme a capitan Ferguson e a Ndoye come esterno sinistro. In tribuna, a osservare gli azzurri presenti su ambo i versanti (fra cui Calafiori, Fabbian e Orsolini, preconvocati per le due amichevoli di marzo), il c.t. della Nazionale Luciano Spalletti.
Lo squillo d’apertura del match, che inizia sotto la pioggia, è un mancino appena alto di De Ketelaere su assist di Ruggeri, quindi all’11’ i rossoblù rispondono con un’inzuccata fuori misura di Fabbian su corner di Orsolini. Al 12’ Ruggeri, il più cercato dai suoi, ci prova con una staffilata dal limite e non va lontano dall’incrocio, poi al 15’ servono i guantoni di Skorupski per smanacciare un velenoso tiro-cross di Lookman. Il BFC commette qualche sbavatura di troppo in fase di possesso, infastidito dal pressing costante degli avversari, e non va oltre un mancino dalla distanza di Orsolini bloccato da Carnesecchi. Dall’altra parte, invece, la Dea si fa sempre più minacciosa e al 28’ passa in vantaggio: diagonale di Zappacosta respinto da Skorupski, rimpallo sul fianco di Beukema e tap-in in spaccata di Lookman. Lo stesso nigeriano, al 36’ in contropiede, spaventa di nuovo Skorupski con una botta alzata in angolo da Beukema, ed è di fatto quella l’ultima emozione di un primo tempo che si chiude coi padroni di casa giustamente avanti.
Nell’intervallo Motta corre ai ripari e sostituisce l’ammonito Posch e lo spento Orsolini con Lucumí (Beukema scala terzino) e Saelemaekers (Ndoye si sposta a destra): sono le mosse che ribaltano la partita. Al 10’ Calafiori stacca di testa su corner proprio di Saelemaekers e Carnesecchi si supera per tenere la sfera sulla linea, poi al 12’ il belga si insinua in area orobica e Koopmeiners (già ammonito e salvato dalla presenza nei paraggi di Djimsiti ad evitare la chiara occasione da gol) lo sgambetta: è rigore, e dal dischetto Zirkzee si conferma glaciale spiazzando il portiere. Una volta realizzato l’accostamento i felsinei (con all’opera anche Urbanski, fuori Fabbian) non si fermano, e al 16’ effettuano pure il sorpasso: dirompente incursione di Saelemaekers e palla che passa da Zirkzee per liberare al tiro Ndoye, tentativo dello svizzero murato e successiva volée di Ferguson che trafigge Carnesecchi. Lo scozzese, in trance agonistica, alcuni istanti dopo cerca persino il jolly quasi da centrocampo, e non va così lontano dallo specchio.
L’Atalanta, per gli enormi meriti dei rossoblù e per un po’ di stanchezza derivante dal calendario fitto, fatica a riprendersi, malgrado gli ingressi di Ederson, Holm, Miranchuk e Scamacca, ma con generosità va comunque a caccia del pareggio. La difesa ospite, però, è di granito (Calafiori e Lucumí imperiosi, non da meno Beukema e Kristiansen), e non è un caso che le conclusioni di De Roon al 28’ e Miranchuk al 31’ vengano allontanate dal bersagli. Il grande ‒ e applauditissimo ‒ ex Freuler dirige alla perfezione l’orchestra, e al 41’ il tris non arriva per questione di centimetri: altra sassata in corsa di Ferguson, guantoni di Carnesecchi e salvataggio di Djimsiti sull’accorrente Lucumí. Nel recupero il portiere nerazzurro è bravo ad opporsi anche su una stoccata del neo entrato Odgaard (out Zirkzee per un fastidio alla coscia), colto in offside, mentre Skorupski non corre più rischi. E così la sesta vittoria di fila del Bologna (l’ultima volta nel 1967) diventa realtà, così come il +4 in classifica sulla Roma e il +5 proprio sulla Dea a rafforzare un quarto posto strameritato (51 punti!). Difficile ormai trovare parole di fronte all’ennesimo capolavoro di Motta e dei suoi ragazzi, festeggiati dai 750 encomiabili tifosi arrivati a Bergamo: tutti, semplicemente, immensi.
ATALANTA-BOLOGNA 1-2
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; Scalvini (21’ st Miranchuk), Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta (17’ st Holm), De Roon, Koopmeiners, Ruggeri (44’ st Hien); De Ketelaere (21’ st Scamacca), Pasalic (17’ st Ederson), Lookman.
A disp.: Musso, Vismara, Bakker, Hateboer, Palomino, Toloi, Adopo, Touré.
All.: Gasperini
BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Posch (1’ st Lucumí), Beukema, Calafiori, Kristiansen; Freuler; Orsolini (1’ st Saelemaekers), Fabbian (11’ st Urbanski), Ferguson, Ndoye (42’ st Aebischer); Zirkzee (36’ st Odgaard).
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Corazza, De Silvestri, Ilic, Lykogiannis, El Azzouzi, Moro, Castro, Karlsson.
All.: Motta
Arbitro: La Penna di Roma
Ammoniti: 6’ pt Posch (B), 14’ pt Koopmeiners (A), 19’ st Holm (A), 24’ st Ederson (B), 50’ st Odgaard (B)
Espulsi: –
Marcatori: 28’ pt Lookman (A), 12’ st rig. Zirkzee (B), 16’ st Ferguson (B)
Recupero: 0’ pt, 4’ st
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)