Lucumí e Skorupski evitano il peggio, errori insoliti per Calafiori. Ndoye litiga con il gol, buono il contributo di Lykogiannis e Urbanski
I voti ai protagonisti di Frosinone-Bologna 0-0.
Skorupski 7 – Concentrato dall’inizio alla fine, c’è la sua firma sul 14° clean sheet del Bologna in campionato: ottimi riflessi e posizionamento sull’incursione di Cheddira e sull’inzuccata di Okoli, entrambe nel primo tempo.
Posch 6 – Partita di grande accortezza, con poca spinta ma un contributo solido alla fase difensiva.
Lucumí 7 – Il migliore dei rossoblù. Tappa ogni falla possibile, chiude ogni pertugio aperto improvvidamente dai compagni ed è quello che esce più volte palla al piede.
Calafiori 5,5 – Sempre solidissimo sul piano fisico ma molto impreciso tecnicamente, con anche due retropassaggi potenzialmente esiziali.
Kristiansen 5,5 – Non riesce a forzare la difesa ciociara e viene graziato da Orsato per un doppio fallo ravvicinato che potrebbe costargli il secondo giallo. Prudenzialmente, Motta lo toglie per far spazio a Lykogiannis.
Aebischer 5,5 – Qualche sbavatura di troppo in fase di possesso e una ghiotta occasione da gol su cui forse avrebbe potuto calciare un po’ meglio.
Freuler 6 – Gara in apnea e lodevole in primis per il contributo alla tenuta del reparto, messo continuamente sotto pressione.
Orsolini 6 – Il primo tiro in porta, al 35′, è suo, così come il tocco per mandare in porta Aebischer al 65′. Pallida copia rispetto alla sua miglior versione, ma se c’è da alzare la pericolosità lui risponde sempre presente.
Ferguson 5,5 – Perfino un giocatore col suo senso della posizione fatica a trovare un posto al sole. Ingabbiato dalle maglie giallazzurre, si rende protagonista solo con la torre per Ndoye al 94′.
Saelemaekers 5 – Diafano al limite dell’impercettibile, è il primo a uscire dal campo: Motta non lo fa nemmeno uscire dagli spogliatoi dopo l’intervallo.
Zirkzee 5,5 – Quando tocca palla è sempre una festa, gli basta un movimento di gambe per sbalestrare gli equilibri degli avversari e aprire sventagliate che tagliano in due il campo. Ma sottoporta proprio non ci arriva.
Urbanski (1′ st) 6,5 – Tutto il secondo tempo al posto di Saelemaekers, il polacco migliora a vista d’occhio (anche da esterno) e migliora pure il gioco dei compagni.
Fabbian (23′ st) 6 – L’effetto Fabbian stavolta non c’è, ma alla fine il miglior Bologna è proprio quello che si sviluppa quando lui è in campo, nel rush finale.
Lykogiannis (32′ st) 6,5 – Un quarto d’ora più recupero dimostrando che forse sarebbe stato meglio coinvolgerlo più spesso. Suo il perfetto traversone che trova leggermente in ritardo Castro all’appuntamento col tap-in.
Ndoye (32′ st) 5 – Vivacità sempre, gol mai. Ha sul piede la palla decisiva ad un soffio dalla fine: prima trova le dita di Turati, poi spinge la sfera oltre la traversa anticipando il meglio posizionato Freuler.
Castro (36′ st) s.v. – Rete solo sfiorata ma voglia di fare, grinta e movimenti che lasciano ben sperare.
Motta 6 – Un punto guadagnato o due punti persi, alla luce della prova meno brillante del 2024? Quando si lotta per andare in Champions verrebbe da indicare la seconda opzione. In ogni caso nulla è compromesso, se alla prossima in casa col Monza (prima dello scontro diretto con la Roma) si rivedrà il solito Bologna.
Orsato e assistenti 6 – Lascia molto correre come suo solito e limita l’uso dei cartellini (Kristiansen viene graziato nella ripresa), mantenendo nei ranghi una partita potenzialmente esplosiva dal punto di vista disciplinare.
Luca Baccolini
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images (via OneFootball)