Caldo, noia e qualche rimpianto: 0-0 allo Stirpe tra Frosinone e Bologna. Rossoblù sottotono, Ndoye si divora il vantaggio al 94′
La corsa del Bologna verso un posto nella prossima Champions League fa tappa a Frosinone, dove l’atmosfera è calda sia per la temperatura (quasi 30 gradi) che per la complicata corsa salvezza che vede impegnati i padroni di casa. Motta, senza gli infortunati Beukema e Odgaard, prosegue nel solco del 4-2-3-1 con Skorupski di nuovo al suo posto fra i pali, Kristiansen terzino sinistro e Zirkzee a guidare l’attacco, supportato da Orsolini, Ferguson e Saelemaekers. Di Francesco, reduce dal prezioso pareggio di Marassi sponda Genoa, opta invece per un 3-4-2-1 con gli ex di turno Bonifazi e Romagnoli insieme a Okoli in difesa, Barrenechea e Mazzitelli in mediana e la coppia Soulé-Reinier alle spalle dell’unica punta Cheddira. Presente in tribuna anche il presidente Saputo, applaudito dai duemila tifosi felsinei presenti allo Stirpe.
La partita, come prevedibile, si dimostra ostica fin dalle prime battute, coi giallazzurri compatti e aggressivi e i rossoblù insolitamente imprecisi sul piano tecnico: al 5′ serve il corpo di Lucumí per murare un promettente destro di Reinier, al 7′ Skorupski blocca un diagonale di Cheddira, e al 10′ lo stesso portiere polacco è bravissimo a sbarrare la strada ancora all’italo-marocchino, lanciato da un retropassaggio suicida di Calafiori. Al 12′ giallo pesante per Saelemaekers, che era diffidato e salterà il Monza, quindi al 17′ e 24′ Orsolini ed Aebischer non brillano per mira concludendo dalla distanza. Di lì a poco un altro ottimo intervento di Skorupski dice di no ad un’inzuccata di Okoli da corner, poi al 35′ Orsolini ci riprova da lontano ma trova la presa sicura di Turati, mentre al 37′ un bello scambio tra il numero 7 e Calafiori porta ad un velenoso cross basso di quest’ultimo neutralizzato da Romagnoli. A ridosso dell’intervallo situazione simile con Zirkzee, che non riesce a piazzare bene il pallone a centro area, infine Lucumí (il migliore dei suoi) argina una percussione di Soulé, e così si va al riposo sullo 0-0.
La ripresa inizia con Urbanski al posto di uno spento Saelemaekers nel BFC e con un copione di gara che non cambia di una virgola: è la noia a farla da padrone. Per vedere una vera chance da gol bisogna arrivare al 20′, quando Orsolini serve splendidamente Aebischer sulla corsa ma lo svizzero, in precario equilibrio, calcia addosso a Turati. Sul versante giallazzurro una staffilata di Zortea al 24′ spaventa Skorupski, attento in seguito su un tiro di sempre da fuori di Mazzitelli, mentre i due allenatori ricorrono ad altri cambi (dentro Brescianini, Lirola, Cuni e Garritano da un lato, Fabbian, Lykogiannis, Ndoye e Castro dall’altro). Il finale è di marca felsinea, con occasioni e occasionissime: al 39′ splendido traversone di Lykogiannis e zampata di Castro troppo debole per impensierire Turati, al 45′ botta di Urbanski che sibila vicino all’incrocio, e soprattutto al 47′ lancio di Calafiori, torre di Ferguson e doppio tentativo da sottomisura di Ndoye, il primo smanacciato sulla traversa da Turati e il secondo spedito malamente alle stelle, peraltro anticipando il meglio piazzato Freuler.
La partita termina dunque con un pareggio a reti bianche, risultato che ben fotografa l’andamento generale di una sfida condizionata dal caldo e può essere considerato giusto, visti i meriti di un Frosinone (terzultimo a -1 dal Cagliari, impegnato contro l’Atalanta) coriaceo, intenso e lucido e i demeriti di un Bologna (quarto a +3 sulla Roma) molto meno brillante del solito che comunque è riuscito, con pazienza e intelligenza, a costruire tre ghiotte chance per prendersi il bottino pieno, non sfruttandole. Il punto con cui Ferguson e compagni tornano sotto le Due Torri, alla luce delle tante insidie presentate da un match del genere e di una prestazione meno convincente del solito, non è però da disdegnare, anzi: la tessera numero 31 è stata posta sul mosaico e contribuisce ad arricchirlo, ne mancano altre 7 per completare un’opera d’arte con pochi eguali nella storia rossoblù.
FROSINONE-BOLOGNA 0-0
FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Bonifazi, Romagnoli, Okoli; Zortea, Barrenechea, Mazzitelli (40′ st Garritano), Valeri (20′ st Lirola); Soulé (40′ st Cuni), Reinier (20′ st Brescianini); Cheddira (32′ st Seck).
A disp.: Cerofolini, Frattali, Lusuardi, Marchizza, Baez, Ghedjemis, Ibrahimovic, K. Jorge, Kvernadze.
All.: Di Francesco
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Lucumí, Calafiori, Kristiansen (32′ st Lykogiannis); Aebischer (23′ st Fabbian), Freuler; Orsolini (32′ st Ndoye), Ferguson, Saelemaekers (1′ st Urbanski); Zirkzee (36′ st Castro).
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Corazza, De Silvestri, Ilic, El Azzouzi, Moro, Karlsson.
All.: Motta
Arbitro: Orsato di Schio
Ammoniti: 12′ pt Saelemaekers (B), 43′ pt Romagnoli (F), 26′ st Kristiansen (B), 44′ st Lykogiannis (B)
Espulsi: –
Marcatori: –
Recupero: 1′ pt, 4′ st
Simone Minghinelli
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images (via OneFootball)