Volata Champions, Europa e Conference League: numeri, regolamenti e calendari a confronto
Il formidabile cammino del Bologna in campionato avvicina sempre più una storica qualificazione alle competizioni UEFA che manca dal lontano 2002, quando il nefasto 5 maggio portò in dote unicamente il biglietto per l’Intertoto: da allora nessuna concreta velleità europea sino alla stagione in corso, dunque è l’occasione per dare un’occhiata a numeri, regolamenti e calendari in vista di un finale che si preannuncia emozionante.
Quante squadre si qualificano in Europa tramite il campionato? Cosa cambierebbe col tanto chiacchierato quinto pass per Champions League grazie al ranking UEFA? Quali sono sulla carta i migliori e i peggiori calendari delle formazioni impegnate nella corsa Champions? Quando disputeranno i rispettivi recuperi Atalanta e Roma? Nel seguente approfondimento abbiamo provato a rispondere a queste domande.
PIAZZAMENTI EUROPEI: IL REGOLAMENTO STANDARD
Regolamento classico alla mano, ad oggi l’Italia qualifica 7 squadre alle coppe europee: le prime 4 classificate della Serie A strappano il biglietto per la Champions League, la 5^ e la vincente della Coppa Italia per l’Europa League e la 6^ per Conference League. Una postilla necessaria: se la vincente della Coppa Italia risultasse già qualificata alle prime due competizioni UEFA attraverso il campionato, ecco che il 6° posto varrebbe l’Europa League e il 7° diventerebbe il lasciapassare per la Conference (come accaduto nell’ultimo triennio).
UN ALTRO PASS PER LA CHAMPIONS LEAGUE: COSA CAMBIEREBBE?
Provando a traslare lo stesso ragionamento sulla base del 5° posto Champions, ecco che le formazioni italiane al via dei tornei continentali 2024-2025 sarebbero 8, questo perché la 5^ formazione aggiungerebbe una squadra al nostro arsenale senza toglierlo alle altre competizioni. Con questo scenario la 6^ classificata volerebbe in Europa League e la 7^ in Conference, sempre che la vincente della Coppa Italia non sia già tra le prime 6 del campionato: in tal caso anche la 7^ guadagnerebbe l’accesso all’Europa League e l’8° posto significherebbe Conference.
Nota a parte merita l’eventualità delle 6 squadre italiane in Champions League, che si farebbe concreta con la vittoria dell’Europa League di Atalanta o Roma e il contemporaneo piazzamento della vincente fuori dalle prime 5 posizioni del campionato, quelle valide appunto per la Champions. Identico discorso varrebbe per la prossima Europa League, che vedrebbe un’italiana in più ai nastri di partenza qualora la Fiorentina trionfasse in Conference e terminasse fuori dagli slot europei in Serie A.
Esisterebbe poi un’ultima possibilità, ventilata da più parti ma non ancora ufficializzata dall’UEFA: se una tra Atalanta e Roma vincesse l’Europa League e arrivasse 5^, ‘vanificando’ così il posto Champions extra conquistato tramite il ranking, l’ulteriore pass per la ‘coppa dalle grandi orecchie’ spetterebbe alla 6^.
LA SITUAZIONE DEL BOLOGNA IN OTTICA EUROPA E CONFERENCE LEAGUE
Con ancora 6 giornate da giocare, il Bologna ha un margine di 10 punti su Napoli e Lazio, 7^ e 8^ forza del campionato: per chiudere davanti agli azzurri basteranno 9 punti da qui alla fine anche in caso di risultato negativo nello scontro diretto del Maradona, mentre tenendo conto del doppio confronto favorevole ne basteranno 8 per terminare davanti ai biancocelesti.
IL CALENDARIO DELLE SQUADRE IN CORSA PER LA CHAMPIONS LEAGUE
Volendo invece provare a toccare il cielo con un dito, si può porre lo sguardo sulla volata Champions League: 4 formazioni in corsa per 3 posti (dando ormai per scontato l’ulteriore pass per la massima competizione europea), ecco un’analisi dei rispettivi calendari e una panoramica del finale di stagione che le attende (in maiuscolo le sfide in casa).
Juventus 63 (Cagliari, MILAN, Roma, SALERNITANA, Bologna, MONZA) – Il margine sull’Atalanta ora 6^, anche in caso di vittoria dei nerazzurri nel recupero contro la Fiorentina, resterebbe comunque di ben 9 punti con 18 ancora da assegnare. Ma il disastroso girone di ritorno disputato, da colonna di destra della classifica, e un calendario che vedrà la formazione di Allegri affrontare il Milan e un paio di pericolose inseguitrici, invitano i bianconeri a chiudere il discorso quanto prima per evitare rischi e patemi. Con la speranza, in chiave Bologna, che alla 37^ giornata la posta in palio per la Vecchia Signora conti relativamente.
Bologna 59 (Roma, UDINESE, Torino, Napoli, JUVENTUS, Genoa) – Il big match dell’Olimpico è subito cruciale: uscirne almeno indenni permetterebbe ai rossoblù di guadagnare ulteriori 90 minuti sulla tabella di marcia e mantenere lo scontro diretto a favore in caso di arrivo a braccetto. Il calendario non è dei migliori almeno fino alla 36^ giornata: l’Udinese arriverà al Dall’Ara in piena lotta salvezza, a seguire le trasferte di Torino e Napoli contro due squadre comunque in corsa per un piazzamento europeo. Gli ultimi 180 minuti potrebbero essere più abbordabili, ospitando una Juventus forse già certa della Champions e facendo visita ad un Genoa senza più nulla da chiedere.
Roma 55* (BOLOGNA, Napoli, JUVENTUS, Atalanta, GENOA, Empoli) – Un finale di stagione tremendo costringe i giallorossi a trarre il massimo dalla gara col Bologna: nel trittico successivo la trasferta sul campo di un Napoli che dovrà consolidare l’Europa, la Juventus all’Olimpico e un altro scontro diretto, stavolta al Gewiss Stadium di Bergamo. Inoltre, in caso di passaggio del turno in Europa League contro il Milan, al calendario andrebbe aggiunta come minimo la probabile doppia sfida col Bayer Leverkusen. Il Genoa alla penultima giornata potrebbe garantire punti preziosi, mentre l’ultimo turno presenterà un Empoli verosimilmente ancora a rischio retrocessione.
Atalanta 51** (Monza, EMPOLI, Salernitana, ROMA, Lecce, TORINO) – Il percorso in campionato sembra essere migliore rispetto a quelli di Bologna e Roma: uno scontro diretto, quello con la Roma, e soltanto l’Empoli da affrontare tra le pericolanti. E allora la principale incognita, oltre al disavanzo accumulato dalle formazioni che la precedono, è quella del durissimo impegno su tre fronti: visto il probabile passaggio in semifinale di Europa League e la semifinale di Coppa Italia con la Fiorentina ancora aperta, gli orobici si ritroveranno a dover valutare delle priorità. Magari per alzare quel trofeo che rappresenterebbe la meritata ciliegina sulla torta dell’era Gasperini.
* Il completamento di Udinese-Roma – Vista la sospensione al 27′ del secondo tempo sul punteggio di 1-1, non si scappa dall’articolo 30 comma 3 dello Statuto-Regolamento Lega Serie A: «Per le gare interrotte, le due Società Associate hanno facoltà di accordarsi per disputare la prosecuzione della gara il giorno successivo, previa ratifica dell’accordo da parte della Lega Serie A. In caso di mancato accordo fra le due Società Associate, o di mancata ratifica da parte del Consiglio, il Presidente provvede a fissare la data di prosecuzione della gara, da effettuarsi entro quindici giorni dal provvedimento». La data di giovedì 25 aprile, priva di impegni nazionali o internazionali per la Roma, potrebbe essere quella buona.
** Il recupero di Atalanta-Fiorentina – Situazione intricata: gli impegni europei e quelli in Coppa Italia di entrambe le compagini rendono impossibile la disputa del match prima del 22 maggio, data papabile qualora l’Atalanta non dovesse approdare in finale di Europa League. Tutte le altre collocazioni sono a margine del campionato, che come noto terminerà il 26 maggio: 29 maggio se la Fiorentina non approdasse in finale di Conference League, addirittura 2 giugno se i viola arrivassero fino in fondo alla propria competizione europea. Spostare in avanti la finale di Coppa Italia, in programma il 15 maggio, per permettere la disputa di questa partita? Un’ipotesi scartata pubblicamente da Andrea Butti, tra i responsabili della gestione del calendario della Lega Serie A.
Riccardo Rimondi
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Foto: Getty Images (via OneFootball)