Saelemaekers, Zirkzee ed El Azzouzi trascinatori, Freuler professore, Lucumí comandante, Calafiori accresce i rimpianti romanisti
I voti ai protagonisti di Roma-Bologna 1-3.
Skorupski 6,5 – Risponde a dovere su un tiro dalla distanza di Paredes. Reattivo, seppur sfortunato nella traiettoria della respinta, quando sventa i primi due tentativi di Azmoun, che poi ribadisce in rete per l’illusorio 1-2.
Posch 7 – Ci mette la faccia, letteralmente, sul missile terra-aria di El Shaarawy, evitando un gol quasi certo. Prestazione maiuscola nel chiudere qualsiasi spiffero sulla corsia sinistra della Roma.
Beukema 7 – Protegge molto bene il reparto con chiusure eccellenti che annichiliscono Abraham. Qualche grattacapo in più gli crea Azmoun, astuto nell’infilarsi tra lui ed El Azzouzi in occasione del gol romanista.
Lucumí 7,5 – Al 21′ perde una palla sanguinosa ma Paredes lo grazia: lì comincia la sua partita da autentico dominatore, specie sui palloni aerei. Per non parlare degli scontri fisico-verbali, dove tiene testa a tutti.
Calafiori 7,5 – Romano e romanista, torna a casa e ricorda a tutti che spedirlo al Basilea è stata una delle peggiori mosse di mercato nella recente storia giallorossa. È ovunque e ovunque detta la sua legge, servendo anche un pregevole assist a El Azzouzi.
El Azzouzi 8 – L’intuizione è certamente quella di Motta, che lo schiera all’Olimpico come fece il 18 febbraio contro la Lazio (poi più nulla, se non 8 minuti col Verona): gol allora, gol stasera. Ma farsi trovare pronto con così poche chance a disposizione è una qualità rarissima, e il gesto tecnico dell’1-0 è da cineteca.
Freuler 7,5 – Promosso capitano dopo il forfait di Ferguson, dimostra di esserlo con straripante personalità. Le qualità tecniche, l’intelligenza e la resistenza, invece, sono quelle che già si conoscevano.
Aebischer 7 – Lavoro oscuro di qualità sopraffina. Se le principali azioni d’attacco coinvolgono il quadrilatero composto da Calafiori, El Azzouzi, Saelemaekers e Zirkzee, è lui a imbastirne i presupposti tattici.
Ndoye 7 – Preferito a Orsolini, galoppa su tutta la fascia, avanti e indietro, sovrastando spesso avversari magari meno brillanti di lui sul piano fisico e dimostrandosi pedina preziosissima in entrambe le fasi. Il gol? Arriverà.
Zirkzee 8 – Partita gigantesca per applicazione, classe, contributo alle azioni decisive e, finalmente, realizzazione: il 2-0 prima dell’intervallo (undicesima rete in campionato) è una mazzata psicologica detonante sulla Roma.
Saelemaekers 8 – Il sangue freddo per fare un ‘cucchiaio’ all’Olimpico, lo stadio di colui che ha depositato il marchio di questo gesto tecnico, è qualcosa di abissale. E quello del 3-1 è il gol più importante, perché sigilla la gara e annichilisce ogni velleità giallorossa.
Castro (24′ st) 6 – Entra bello carico al posto di Zirkzee e trova pure il gol del 4-1, ma l’autore dell’assist Urbanski viene colto in offside.
Urbanski (32′ st) 6 – Un quarto d’ora ordinato con un passaggio vincente per Castro, vanificato da una posizione di fuorigioco.
De Silvestri (35′ st) 6 – Ottimo presidio per congelare il risultato con fisicità ed esperienza.
Fabbian (35′ st) 6 – Ancora una volta viene gettato nella mischia e si fa trovare pronto.
Kristiansen (35′ st) 6 – Prende il posto di Calafiori, ereditandone i compiti difensivi più che quelli offensivi.
Thiago Motta 9 – Terza vittoria in trasferta contro una big in appena due mesi. Dopo Lazio e Atalanta, oggi c’è la Roma a cadere sotto la sua falce sorridente. Se non è già Champions, poco ci manca. Sperando che la storica qualificazione lo convinca a rimanere.
Arbitro Maresca e assistenti 7 – Il direttore di gara gestisce il nervosismo del primo tempo dispensando cartellini gialli a ripetizione, senza farsi condizionare dal pubblico e senza mai eccedere. Sul richiesto chiesto da Ndoye il VAR Irrati non ravvisa un chiaro ed evidente errore, e anche la ripresa scorre via senza sbavature.
Luca Baccolini
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images (via OneFootball)