I 48 anni del simbolo rossoblù Marco Di Vaio: dai gol alle trattative, un terzo della sua vita è legato a Bologna e al Bologna

Di Vaio: “Saputo merita tutto questo, il mio primo pensiero è stato per lui. Parleremo con Motta, sul mercato non c’è la necessità di cedere”

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Nel primo pomeriggio Marco Di Vaio è stato intervistato da Radio TV Serie A e ha esternato le sue emozioni all’indomani della matematica qualificazione del Bologna alla prossima Champions League. Tra passato, presente e futuro, ecco le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo rossoblù.

Grazie Saputo – «Il mio primo pensiero è stato per il nostro presidente, che non era con noi a Napoli ma si è meritato una festa così. Sono stato al suo fianco fin da quando giocavo a Montreal e adesso siamo tutti felici per lui: si merita tutto questo non solo come persona, ma proprio come presidente, per quello che fa, per ciò che trasmette e la presenza che ha».

Traguardo impensabile – «Non abbiamo mai parlato di Champions League, l’obiettivo era quello di provare ad andare in Europa. Lo stesso presidente Saputo nel corso degli anni è cresciuto: prima ha voluto costruire basi solide a livello economico e di infrastrutture, cercando il consolidamento in Serie A; poi, in seguito al grande spavento nel 2019, quando a metà stagione eravamo in una situazione complicata e rischiavamo di retrocedere, la società ha cambiato passo e obiettivi».

Con Sinisa la svolta – «Fondamentale è stato l’arrivo di Sinisa Mihajlovic, che ci ha salvati. Alla fine di quella stagione ci siamo detti: “Mai più”. Abbiamo puntato su giovani di talento, poi purtroppo c’è stata la malattia e gli siamo stati vicini a livello emotivo. Lì si è creato qualcosa di unico tra i ragazzi, qualcosa che ci ritroviamo anche oggi».

Con Motta l’ascesa – «Dopo le prime tre partite avevamo fatto solo un punto ma vedevamo come l’allenatore e l’uomo Thiago, insieme al suo staff, cominciava a costruire un’identità diversa, che necessitava di più tempo. Durante la pausa per il Mondiale in Qatar il mister ha lavorato come se fossimo in un ritiro per un mese: la squadra è tornata cambiata, stravolta sul piano mentale e dell’identità, e si è avvicinata sempre di più all’idea di calcio del tecnico. Lo stesso Motta è cresciuto come allenatore insieme ai giocatori, ma aveva già le idee chiare».

Il futuro dietro l’angolo – «Il primo passaggio da fare sarà con Thiago, che ha svolto un lavoro incredibile migliorando l’intera rosa: il primo obiettivo è quello di parlare con lui e ascoltare le sue idee. Non c’è la necessità di cedere, vogliamo confermarci e confrontarci in Europa coi migliori calciatori che abbiamo: siamo consapevoli che il mercato è particolare e ci sono tante volontà di cui bisogna tenere conto, ma ci prepariamo all’estate col desiderio di confermare quanti più elementi possibili».

Un mercato all’altezza – «La direzione è molto chiara già da diversi anni, puntiamo su ragazzi giovani, di potenziale e che vedano in noi l’opportunità di crescere. Abbiamo dimostrato di saper lavorare con giovani poco conosciuti, portandoli ad un livello superiore: il nostro percorso è questo e vogliamo continuare. Cercheremo di cogliere le opportunità del mercato, e in tal senso il Bologna può essere un’attrazione visto che giocheremo la Champions League: seguiremo le indicazioni dell’allenatore per continuare il nostro progetto e integrare la rosa in vista della massima competizione europea».

Foto: Getty Images (via OneFootball)