Beukema:

Beukema: “Felice di giocare la Champions col Bologna, sono sicuro che faremo bene. Penso di essere migliorato e mi piace guidare la difesa”

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Seconda conferenza stampa per il Bologna nel ritiro precampionato di Valles 2024, oggi pomeriggio presso il media center adiacente ai campi sportivi, e a presentarsi davanti a microfoni e taccuini è stato Sam Beukema. Il difensore classe 1998, reduce dalla sua prima stagione italiana (33 presenze e 2 gol tra campionato e Coppa Italia), si appresta a esordire in Champions League, competizione che gli permetterà di mettersi maggiormente in luce anche in chiave Nazionale. Di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal centrale olandese, una delle colonne della rosa passata nelle mani di Vincenzo Italiano.

Nessuna rivoluzione – «Lo scenario tattico non è variato più di tanto, ho parlato col mister per capire cosa devo fare in campo e mi ha spiegato che intende continuare sulla falsariga del lavoro della scorsa stagione: a volte posso andare in costruzione a centrocampo e altre volte no. Ci sono istruzioni diverse ma è normale, avendo lui un modo di giocare diverso rispetto a Motta: cambiano alcuni dettagli».

Stagione bella e impegnativa – «Siamo tutti molto carichi per la Champions League, del resto è il torneo più importante d’Europa: dobbiamo lavorare sodo giorno per giorno, partita dopo partita, è il modo migliore per prepararsi al meglio e farsi trovare pronti. La Champions è una conquista straordinaria per una società come il Bologna ma bisogna ricordarsi che ci sono anche la Serie A e la Coppa Italia, da affrontare con la stessa mentalità».

Bilancio positivo – «Giocare in Italia è diverso rispetto ad altri campionati, qui ti trovi davanti gente fortissima. Io sono diventato più un costruttore di gioco, cosa che in Olanda non facevo, e penso di essere migliorato molto con la palla tra i piedi ma anche in fase difensiva. Però so che devo crescere ancora, specie negli uno contro uno con gli attaccanti di alto livello».

Vetrina internazionale – «Sono felice di essere un giocatore del Bologna e di poter disputare la Champions, un bel palcoscenico per dimostrare cosa so fare. La Nazionale è un sogno e un obiettivo per me, ma come ho detto prima devo pensare una gara per volta, rimanere in forma e non infortunarmi, poi si vedrà».

Guida del reparto – «Non mi sento un leader ma, proprio come accaduto nella scorsa stagione, mi fa piacere prendermi la responsabilità di guidare la difesa, anche perché in campo parlo tanto coi compagni».

Calafiori ai saluti – «Sono molto contento per Riccardo, meritava uno step del genere. È un giocatore fortissimo e ci mancherà, soprattutto per il suo modo di spingersi in avanti, ma so che anche Lucumí può farlo».

Se arriva Hummels? – «Gli dico ciao (ride, ndr). Scherzi a parte, parliamo di un grande difensore».

Soggiorno romagnolo – «Sono stato qualche giorno a Riccione coi miei genitori, come avevo già raccontato hanno un appartamento lì. È ormai diventata una tradizione dell’ultima settimana di vacanza, un modo di festeggiare, e a me fa piacere perché tra l’altro è vicino a Bologna».

Orgoglio rossoblù – «Qui sono molto felice, il Bologna è una società unica con dei tifosi speciali. E anche il gruppo che abbiamo formato è unico: l’anno scorso non eravamo forse i più talentuosi del lotto, ma siamo sempre stati coesi, ed è per questo che mi fa piacere rimanere: meglio un gruppo così che tanti campioni individualisti. Io ho i miei obiettivi ma ora non ci penso, voglio giocare la Champions col Bologna e salire ancora di livello: l’anno scorso abbiamo fatto bene ma possiamo e dobbiamo migliorare».

Zirkzee, futuro da campione – «Joshua è un amico e mi manca molto. L’ho chiamato mentre era in vacanza, non so se adesso sia ancora negli Stati Uniti ma si merita un po’ di riposo vista la lunga stagione vissuta. È un attaccante unico, straordinario, secondo me il migliore in assoluto della scorsa Serie A: ho giocato contro altri calciatori forti ma lui ha qualcosa in più, e sono sicuro che anche in una big come il Manchester United farà grandi cose».

Tocca a Dallinga – «Thijs non lo conoscevo personalmente, come giocatore ho visto diversi suoi video. El Azzouzi invece ha giocato con lui nel Groningen. Abbiamo parlato un po’, ha tanto talento e vuole dare il meglio di sé: è diverso da Zirkzee, ho visto i dati, però sono convinto che anche lui farà bene nel Bologna e sarà molto importante per la squadra».

Karlsson a caccia di rivincita – «Anche Jesper è un amico, lo conosco fin dai tempi dell’AZ. È reduce da un anno non facile, specie per via degli infortuni, ha fame e si sente pronto e convinto per fare di più: vuole incidere ed essere importante, e anche io sto vedendo all’opera un altro Karlsson. Deve lavorare bene tutti i giorni come gli altri e rimanere concentrato, e poi far parlare il campo».

Fare meglio è possibile – «Non abbiamo ancora fissato un obiettivo concreto, vogliamo migliorare rispetto all’anno scorso anche se abbiamo disputato una grandissima stagione. Sappiamo che non sarà facile ripetersi, ma in fondo perché no? Abbiamo un bel gruppo e la giusta fame, le giuste motivazioni, quindi non poniamoci limiti».

Mina vagante – «La formula della Champions è stata completamente rinnovata e un torneo del genere non l’abbiamo mai giocato, ma andiamo sempre alla ricerca del massimo e sono sicuro che faremo bene».