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Italiano: “Una bolgia sugli spalti e tanta qualità di fronte, ma vogliamo dire la nostra. Castro sta bene, domani scioglierò gli ultimi dubbi”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa ad Anfield dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Liverpool-Bologna, gara valida per la 2^ giornata della fase campionato di UEFA Champions League in programma domani alle 21.

Senza paura – «È cominciato un nuovo percorso e ritengo che questo viaggio in Champions League ci possa aiutare tanto a crescere: io, i ragazzi e la società. In rosa abbiamo tanti ragazzi giovani e qualche elemento esperto di qualità, e siamo venuti qui a Liverpool per cercare di giocarci le nostre carte. Vogliamo uscire da questo stadio a testa alta facendo una grande prestazione che ci possa aiutare anche per il futuro, e secondo me abbiamo buone chance per metterli in difficoltà».

Piano partita – «Io e i ragazzi ci siamo confrontati a riguardo, il nostro obiettivo dev’essere quello di andarcene da qui senza alcun rimpianto. Ovviamente dobbiamo rispettare il Liverpool e il suo valore, ma scendendo in campo con carattere e personalità. Queste sono squadre che si accorgono dello stato d’animo dell’avversario, e non possiamo permetterci un approccio sbagliato: puntiamo a metterli in difficoltà facendo quello che abbiamo preparato. Con questo nuovo format la Champions è diventata una sorta di secondo campionato, ora abbiamo un punto e dobbiamo iniziare anche a guardare la classifica».

Castro ok – «Santiago sta bene, quella rimediata sabato era solo una brutta botta al polpaccio: l’ha smaltita e domani ci sarà».

Tanti impegni – «Abbiamo recuperato dalle fatiche di sabato sera, stiamo tutti bene. È chiaro che siamo focalizzati sulla partita di domani, ma durante questa settimana non si può non pensare anche a quella di campionato contro il Parma, perché in seguito ci sarà la sosta. Dobbiamo fare uno sforzo supplementare, io e il mio staff abbiamo ancora qualche dubbio e dobbiamo valutare alcuni recuperi».

Coraggio e sacrificio – «Il match contro l’Atalanta ci ha fornito segnali importanti. Nel calcio moderno se perdi un uomo la gara diventa difficilissima, ma la squadra ha saputo soffrire e abbassare il baricentro con un blocco squadra granitico: nel momento in cui andiamo in difficoltà abbiamo nelle corde questa qualità. Domani cercheremo di non farci schiacciare dal Liverpool, di non fargli prendere il sopravvento, però bisogna fare i conti con la loro forza: mi auguro che si riesca a non subire e a non far crescere troppo il nostro avversario. So che lo stadio sarà una bolgia trascinerà il Liverpool, ma dobbiamo sbagliare il meno possibile: è questo l’obiettivo».

Orsolini in crescita – «Sabato sera l’ho visto meglio rispetto alle uscite precedenti, più intraprendente e sgusciante, ha anche avuto la possibilità di segnare e di servire un assist per Castro. Poi purtroppo l’inferiorità numerica ci ha costretti a cambiarlo. La fascia da capitano a Freuler e non a lui? Ne ho già parlato coi ragazzi, abbiamo deciso che la ruoteremo tra i giocatori più rappresentativi, cioè i quattro-cinque che trascinano questo gruppo: girandola, tutti si sentiranno responsabilizzati e coinvolti al 100%».

Dai gironi al girone unico – «Il mio cammino in questa competizione inizia con questa nuova Champions, quella vecchia non la conosco. A mio avviso l’attuale modifica è molto interessante: osservare al termine di ogni partita la classifica ci permette di trovare stimoli per la sfida successiva, in cui si affronterà un altro avversario di grande valore. Devo dire che mi piace perché è stimolante e ci dà più opportunità, è stata una bellissima idea».

Focus su Slot – «In settimana abbiamo iniziato a vedere ciò che il Liverpool sa fare con questo nuovo allenatore. Qui i giocatori sono anni che danno spettacolo, il fattore sorpresa non può esistere, pertanto dovremo scendere in campo e avere rispetto. Però sia chiaro che non dovremo essere timidi e timorosi, ma affrontarli a viso aperto».

Vari ostacoli, zero scuse – «Siamo undici contro undici, quindi tutto è possibile. I sessanta mila tifosi saranno dietro le linee e potranno solo guardare: io penso unicamente al campo e al fatto che di fronte a noi ci saranno calciatori di altissimo livello, con una qualità enorme. Non abbiamo avuto tantissime sedute di allenamento per preparare la gara, in pochissime ore c’è da fare quello che in genere si fa in una settimana. Ma non è un alibi: siamo costretti a procedere così e settimana dopo settimana dobbiamo crescere».

Ragazzi terribili – «Il giovane che poi va ad esprimersi come ad esempio Castro e Urbanski dimostra di essere di un livello superiore rispetto ai suoi coetanei. Nel calcio bisogna diventare adulti in fretta e qui vedo tanta intelligenza calcistica: sono ragazzi giovanissimi ma già molto svegli e ricettivi, e domani questo palcoscenico e questo clima gli daranno tanti stimoli per cercare di fare sempre meglio. Quando da calciatore scendevo in Primavera dopo essermi allenato con la Prima Squadra, sentivo la differenza e percepivo qualcosa di diverso. Noi domani dovremo portarci via spunti interessanti, imparando cose nuove e mettendole nel nostro bagaglio».

Scelte di formazione – «Voglio dormirci sopra, come detto ho ancora quattro-cinque dubbi da sciogliere ma me li voglio tenere fino a domattina a colazione e, perché no, anche a merenda (sorride, ndr). Qualcuno a Firenze mi ha contestato le cento formazioni diverse, ma io valuto tutto fino all’ultimo e poi metto in campo chi merita».