Le avversarie del Bologna nella Champions League 2024-2025: alla scoperta dell’Aston Villa
Dal Liverpool all’Aston Villa: seconda trasferta inglese di fila per il Bologna, che nella 3^ giornata della fase campionato di Champions League scenderà in campo al Villa Park di Birmingham: fischio d’inizio alle 21. L’avversario è forte e in gran forma, ma se i rossoblù vogliono coltivare qualche speranza di passaggio del turno non potranno accontentarsi di una prestazione onorevole.
STORIA – Quando si parla di calcio inglese non ci si può dimenticare dell’Aston Villa: fondato nel 1874, è uno dei club più antichi del panorama calcistico d’oltremanica, uno dei più vincenti grazie ai 23 trofei ufficiali all’attivo, e anche il secondo più presente nella storia della First Division/Premier League, dietro al solo Everton. Certo, diverse affermazioni sono avvenute prima della Seconda guerra mondiale, ma il momento più alto nella storia dei Villans risale all’inizio degli anni Ottanta: nel 1981 l’ultimo dei 7 titoli di First Division, e la stagione successiva il trionfo all’esordio in Coppa dei Campioni (quarta squadra di sempre a riuscire in questa impresa), sconfiggendo in finale il Bayern Monaco e regalandosi pure la gioia della Supercoppa Europea in quello stesso anno.
Grandissimi calciatori, britannici e non, hanno vestito la maglia claret and blue: da David Platt a Dwight Yorke, passando per Paul McGrath e Gary Shaw fino ad arrivare a Jack Grealish, oggi in forza al Manchester City di Pep Guardiola ma in precedenza vero e proprio idolo del Villa Park.
ATTUALITÀ – La storia recente dell’Aston Villa è svoltata in positivo con l’ingaggio in panchina di Unai Emery: non era infatti bastata l’acquisizione della società nel 2016 da parte del gruppo imprenditoriale cinese Recon Group, capace sì di riportare la squadra dalla Championship alla Premier ma non in grado di condurla a risultati di spessore nonostante gli investimenti compiuti. L’arrivo del tecnico basco, subentrato in corso d’opera a Steven Gerrard nel novembre del 2022, ha rapidamente consentito il passaggio dalla lotta salvezza ad una qualificazione europea (Conference League) che mancava da tredici anni, e nella stagione scorsa la qualificazione a quella Champions League che a Birmingham non si vedeva da oltre quarant’anni.
Per quanto riguarda la Conference, un po’ a sorpresa nella stagione 2023-2024 non è arrivata la finale: il cammino dei Villans si è infatti interrotto subito prima al cospetto dell’Olympiakos, poi capace di alzare la coppa superando di misura la Fiorentina allora allenata da Vincenzo italiano.
STAGIONE E SQUADRA – La campagna europea dell’Aston Villa è iniziata a gonfie vele: il secco 3-0 con cui hanno espugnato il campo dello Young Boys e la prestigiosa vittoria casalinga per 1-0 contro il Bayern Monaco garantiscono ad oggi il primo posto in coabitazione e una serissima ipoteca sull’accesso quantomeno ai playoff. La ribalta internazionale, peraltro, non sta incidendo sul rendimento interno: 17 punti, terza posizione in classifica a braccetto con l’Arsenal e la forte sensazione che l’avventura in Champions League sia destinata a ripetersi.
Una squadra preparata e poliedrica quella messa in campo da Emery, in grado di interpretare bene i diversi momenti delle gare: stretta e compatta tra i reparti quando c’è da alzare il livello della fase difensiva, e capace poi di sfruttare al massimo le transizioni offensive.
I valori di base dei due organici (615 milioni di euro a fronte di 276) pongono nettamente nel ruolo di favoriti i Villans, che possono contare su numerosi giocatori di talento in ogni reparto. Solo per citarne alcuni: l’estroso campione del mondo argentino Martinez in porta, Cash, Maatesen, Konsa e Torres in difesa, Kamara, Onana, Ramsey e Tielemans a centrocampo, Bailey, Duran e Watkins in attacco. Insomma, sarà molto dura. Ma la prestazione offerta tre settimane fa dal Bologna a Liverpool ci ricorda che nel calcio non c’è davvero nulla di impossibile.
Riccardo Rimondi
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Foto copertina: Michael Steele/Getty Images (via OneFootball)