Ndoye, Odgaard, Dallinga, Beukema, Lykogiannis: per il migliore in campo c'è solo l'imbarazzo della scelta. Ma il voto più alto lo merita Italiano

Ndoye, Odgaard, Dallinga, Beukema, Lykogiannis: per il migliore in campo c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma il voto più alto lo merita Italiano

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I voti ai protagonisti di Bologna-Borussia Dortmund 2-1

Skorupski 6 – Quasi para il cucchiaio beffardo di Guirassy. Per il resto governa la situazione con un’unica incertezza, l’uscita a vuoto che al 67′ favorisce l’incornata dello stesso franco-guineano. Alta, per fortuna.

Holm 6,5 – Senza l’ingenuità colossale che costa il rigore avrebbe un voto in più. Ma la lezione gli servirà. Un secondo tempo semplicemente sontuoso.
Beukema 7,5 – Annichilisce i dirimpettai, soprattutto Guirassy. Che a parte il rigore non la vede mai.
Lucumí 6,5 – Qualche piccola sbavatura e un’ammonizione che Italiano non vuol rischiare di tramutare in rosso. Ma la sua resta una partita di qualità.
Lykogiannis 7,5 – Gli scettici, vedendolo in campo, temevano il peggio. In realtà il greco tratteggia una delle sue migliori prestazioni in carriera, innescando pure le due reti rossoblù.

Freuler 6 – Si fa ammonire molto presto e questo lo condiziona un po’. Ma le sue sventagliate rimangono merce di prima scelta.
Pobega 6,5 – Grintoso al punto giusto, senza esagerare, pulendo o sporcando palloni all’occorrenza e facendosi sempre rispettare.

Orsolini 6,5 – Fa ammattire Ryerson, che lo stende già in avvio, e un paio di sue pregevoli volée meriterebbero miglior sorte. Poi al 35′ la iattura di una coscia ballerina. Esce dal campo tra le lacrime: sognava un gol in Champions, dovrà aspettare la prossima.
Ferguson 7 – Autentico trascinatore in ogni singolo gesto. E utile in tutto ciò che accade dalla trequarti in su, anche se la brillantezza non è ancora quella dei giorni migliori.
Ndoye 7,5 – Ogni soggetto in maglia giallonera che incrocia il suo cammino viene ridicolizzato. Letteralmente incontenibile davanti e prezioso in copertura, sfiora pure il gol e si vede negato un probabile rigore. Se continua così, altro che 30 milioni…

Castro 6 – Non fa molto, se non tenere in costante apprensione i difensori del Dortmund. E non è nemmeno poco.

Iling-Junior (35′ pt) 7 – Entra al posto di Orsolini e per 40 minuti buoni è il peggiore in campo, tra palloni persi o non trattenuti. Poi la zampata del 2-1 che decide una partita storica. A fine stagione se ne andrà, ma ha comunque contribuito a scrivere una pagina indelebile.
Odgaard (1′ st) 7,5 – Il suo ingresso, a inizio ripresa, è dirompente. Tira, serve, ispira. Dietro i gol del Bologna ci sono il suo carisma, la sua forza e la sua qualità.
Casale (18′ st) 6,5 – Entra al posto dell’ammonito Lucumí per evitargli il peggio. E insieme a Beukema tiene a galla la difesa senza procurare alcun patema.
Dallinga (18′ st) 7,5 – Segna l’1-1 dopo 10 minuti scarsi dal suo ingresso in campo, e subito dopo entra da protagonista nell’azione che porta alla rete di Iling-Junior. Decisivo, finalmente. E premiato come man of the match.
Moro (41′ st) s.v. – Un lucido cameo in luogo dell’esausto Pobega per contribuire alla gestione del risultato.

Italiano 8 – Il sogno di vincere una partita in Champions è realizzato. Ora gli cresceranno i rimpianti per quei punti persi beffardamente quando la sua squadra era ancora in rodaggio. A dimostrazione, tuttavia, che questo Bologna un posto nella prossima Champions potrebbe pure riottenerlo. Anche grazie al suo encomiabile lavoro. Basta continuare a crederci.

Arbitro Gozubuyuk e assistenti 5 – Metro di giudizio, ammonizioni incluse, troppo mutevole all’interno della gara. E sono soprattutto i rossoblù a farne le spese. Troppo vistosa la trattenuta di Holm per passare impunita, ma che dire allora del tocco di Gross che sbilancia Ndoye a due passi dal portiere?

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)