Lecce-Bologna 0-0: il Tosco l’ha vista così…
Tatticamente quella di Lecce è stata una partita complicata per l’assetto degli avversari che, specularmente, hanno interpretato le posizioni del pressing uomo su uomo: la mezzala Helgason e la punta Krstovic in coppia sui centrali del Bologna, poi esterni su esterni e mediani contro mediani. Semplice, almeno all’apparenza, la lettura, ma per battere questa pressione l’unico calciatore libero era Skorupski, chiamato in causa non con la giusta regolarità.
Italiano preferisce una costruzione meno paziente, più diretta, ma nel caso specifico probabilmente (col senno del poi) qualche passaggio in più sarebbe potuto servire per muovere il Lecce e trovare maggiori spazi.
Perché la gara si complicasse ci si è messa senza dubbio anche la stanchezza, insieme ad una dosa di naturale appagamento (non necessariamente giustificabile, ma che spesso capita) per l’impresa di Bergamo, al netto degli errori di Lykogiannis assieme a Lucumí e del greco in solitaria, che comunque hanno fatto alzare il livello di attenzione dei giocatori di Italiano, da lì in poi praticamente perfetti in fase difensiva.
La costruzione è invece apparsa troppo lenta nella trasmissione della palla per trovare liberi gli esterni, che comunque una volta serviti hanno fatto il giusto: meglio naturalmente Ndoye, più esperto nel cercare di mettere in difficoltà il suo diretto avversario, rispetto a Dominguez, che ha trovato del ‘duro’ contro un mestierante come Guilbert.
Ancora col facile senno del poi, sarebbe stato utile provare ad invertire proprio gli esterni per vedere se Dominguez contro Gallo (terzino più bravo a spingere ma un po’ macchinoso se puntato) avrebbe potuto trovare qualche guizzo, mentre Ndoye a sinistra avrebbe comunque creato difficoltà al più navigato Guilbert come fa praticamente contro tutti i dirimpettai che incontra: tale inversione poteva servire a sbloccare l’argentino, apparso completamente avulso dalla manovra.
Per il resto tanti meriti al Lecce di Giampaolo e alla fine un punto non trascurabile se visto nell’ottica della continuità dei risultati (nel 2025 i rossoblù sono imbattuti nonostante avversari di livello come Roma, Inter, Borussia Dortmund, Sporting Lisbona e Atalanta), fondamentale per rimanere agganciati al treno delle migliori.
Tosco – Canale 88
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Foto: Maurizio Laganà/Getty Images (via OneFootball)