Il Bologna celebra i suoi 110 anni con la Partita delle Leggende: tutte le dichiarazioni dei protagonisti
Tantissimi gli ex giocatori di Bologna e Real Madrid presenti questa sera allo stadio Renato Dall’Ara per la festa dei 110 anni del club rossoblù e la Partita delle Leggende. Di seguito, in ordine cronologico, andiamo a riportare le dichiarazioni rilasciate tra campo e mixed zone da alcuni di loro.
Dario Morello – «Essere qua a festeggiare i 110 anni del Bologna Calcio non può che rendermi felice, e far parte della sua storia è un privilegio. I ricordi sono tanti, vista la doppia promozione dalla C alla A, che è il posto dove la squadra meritava e merita di stare. Quello era un gruppo eccezionale, molto unito, lavorammo tutti in modo esemplare».
Lorenzo Marronaro – «Qui si torna sempre volentieri, ed è un orgoglio aver fatto parte della storia di un club così prestigioso del calcio italiano e non solo. In rossoblù mi sono tolto tante soddisfazioni, ed eventi del genere regalano emozioni enormi. Il Bologna rappresenta la parte più importante della mia carriera, anche più di quella legata alla Lazio, dove sono cresciuto a livello giovanile».
Gil De Ponti – «I ricordi più belli sono quelli che stiamo vivendo oggi, ma anche il passato racconta di tre anni al Bologna meravigliosi, con quell’importante e sofferta salvezza nel 1978. Ho anche un figlio bolognese, quindi capite bene la mia emozione nel ricevere questo invito, celebrare i 110 anni del club e fare parte di questa festa che spero di ripetere tra altri dieci».
Massimo Tarantino – «Nel Bologna ho vissuto sei anni bellissimi e i ricordi sono tanti, soprattutto quello di aver condiviso questa avventura con campioni incredibili come Baggio, Signori, Andersson, Kolyvanov, Ingesson, Nervo… Si potrebbero comporre tre rose di ottima qualità con quei nomi. A nostro favore avevamo poi una ribalta europea, e personalmente sono riuscito a trovare una continuità di condizione davvero importante. C’era uno splendido rapporto anche con la società e la tifoseria, sempre molto passionale, che credo abbia goduto di un periodo di belle soddisfazioni. Il Bologna di oggi è una splendida realtà con individualità interessanti e un grandissimo condottiero».
Roberto Baggio – «È sempre bellissimo tornare a Bologna, qui ho lasciato dei ricordi splendidi che mi porto dentro. Quello è stato per me un anno meraviglioso: un pezzo importante della mia carriera, non un pezzetto».
Beppe Signori – «Per me è un piacere enorme essere qui e un onore aver indossato la maglia del Bologna, anche da capitano. Ringrazio i tifosi rossoblù per l’accoglienza e per avermi saputo aspettare, a quel tempo, in un momento difficile della mia carriera».
Romano Fogli – «Sono emozionato, fa sempre un certo effetto tornare qui. In questo meraviglioso stadio abbiamo vissuto tante gioie, e mi rattrista molto pensare e vedere che tanti miei compagni di allora non ci sono più».
Tomas Locatelli – «Sapevamo che i nostri avversari erano preparati, ma non ce li aspettavamo così in forma, hanno avuto un giro palla spettacolare. Indossare di nuovo la maglia del Bologna è stato bellissimo, ma mi sento un po’ polemico: stavo bene e sono stato tolto dal campo troppo presto, domani voglio un incontro col presidente (ride, ndr). Per quanto riguarda Mihajlovic, il suo messaggio prima del match è stato commovente, ci auguriamo tutti di avere presto tra noi il Sinisa che conosciamo. Spero che in futuro ci possano essere altre serate come questa, il Bologna e i suoi anni di storia lo meritano».
Franco Colomba – «La vera leggenda è Sinisa, gli auguriamo tutto il bene possibile. Dieci anni fa ho allenato il Bologna per il Centenario, guidare la squadra della mia città in un momento così importante è stato davvero emozionante».
Gaby Mudingayi – «È stato un momento emozionante, qui ho dato il massimo e sono contento che la gente lo abbia apprezzato, per me è un orgoglio. Voglio ringraziare Di Vaio per l’opportunità di tornare in una città che mi ha amato, sono davvero molto felice».
Stefano Torrisi – «Bellissima emozione tornare al Dall’Ara, penso che sia sceso in campo un bel mix di generazioni. Venire a Bologna per onorare i 110 anni del club ci ha stimolato a dare qualcosa che negli anni avevamo perso, spero che questa esperienza si possa ripetere in futuro».
Igor Kokyvanov – «Ho provato una fortissima emozione, ho potuto fare solo dieci minuti in campo ma sono stato tanto felice di tornare a Bologna».
Kennet Andersson – «Non mi aspettavo di provare così tanta emozione, solitamente non sono una persona troppo emotiva, ma tornare a Bologna è davvero come tornare a casa».
Marco Di Vaio – «Ho trovato il gol per la gioia dei tifosi? Soprattutto l’ho trovato per la mia (ride, ndr). Battute a parte, la serata è stata organizzata veramente bene, abbiamo iniziato a programmarla quattro mesi fa ed è riuscita alla perfezione. Il mister? È semplicemente il numero uno».
Martins Bolzan Adailton – «Bologna fa parte della mia storia e sono contento di aver partecipato alla sua festa, tornare qui è stata un’emozione spettacolare. Il rigore l’ho volentieri lasciato ad un compagno, ma se ci fosse stata una punizione l’avrei voluta battere io (ride, ndr)».
Albano Bizzarri – «Sono molto contento di aver partecipato a questa grande festa sportiva e commemorativa di un club così importante».
Christian Karembeu – «Vedere Sinisa prima della partita è stata una grande emozione, non è facile ascoltare un messaggio così forte: sta lottando per la sua vita, tutti quanti speriamo che torni presto in salute».
Foto: bolognafc.it