De Leo e Tanjga: “Non esistono imprese troppo grandi, siamo scalatori e attaccheremo la montagna Inter”. Krejci: “Ora sono felice, devo ringraziare questo staff”
Reduce dalla sconfitta di Cagliari, il Bologna si appresta a sfidare l’Inter in un Dall’Ara tutto esaurito. Questa mattina a Casteldebole, alla vigilia del match contro i nerazzurri, si è tenuta a Casteldebole la consueta conferenza stampa di Emilio De Leo e Miroslav Tanjga, a cui si è aggiunto uno dei giocatori più in forma del momento, Ladislav Krejci. Ecco tutte le loro dichiarazioni:
De Leo: serve più attenzione – «Abbiamo cercato di vincere, purtroppo questo ti espone a dei rischi e alla fine siamo tornati da Cagliari a mani vuote. Li considero punti persi, perché non abbiamo fornito una prestazione attenta per tutti i novanta minuti».
Tanjga: guai a perdere fiducia – «Conoscevano bene la forza del Cagliari, siamo riusciti a tenere il risultato in mano fino a quando non abbiamo perso un po’ di fiducia in noi stessi: stiamo lavorando per comprendere questo tipo di errori e non commetterli più».
De Leo: Medel c’è – «Ieri Gary è tornato ad allenarsi con la squadra, non abbiamo parlato molto ma negli occhi aveva lo sguardo della tigre. Contro l’Inter sarà dei nostri, vedremo se riuscirà a giocare».
Tanjga: il Pitbull è pronto – «Oggi parleremo con lui e valuteremo bene le sue condizioni, sicuramente è molto motivato e ha tanta voglia di tornare in campo».
Krejci: al servizio del Bologna – «Non mi interessa la posizione in campo, io voglio giocare e aiutare la squadra in qualunque modo possibile. In Nazionale ho parlato con il c.t. ma ha idee tattiche diverse e preferisci mantenermi alto, però non è detto che un giorno non possa giocare basso anche nella Repubblica Ceca. Con Donadoni avevo perso fiducia, ora sono molto felice e grato a questo staff tecnico per quello che mi sta dando. Domani sarà bello confrontarmi con Candreva».
Krejci: da ala a terzino – «Senza dubbio il cambio di ruolo mi ha fatto concentrare maggiormente sulla fase difensiva, arretrando ho dovuto pensare di più al lavoro di copertura. Ora penso prima a difendere e poi ad attaccare, la spinta offensiva viene dopo il lavoro senza palla».
De Leo: testa alta – «Stiamo vivendo una stagione assolutamente atipica, ma credo che il percorso intrapreso sia quello giusto: rimaniamo positivi, senza scoraggiarci in mezzo alle difficoltà e ai risultati avversi. Fossi all’esterno io sarei ottimista e aspetterei il Bologna, perché questa squadra può crescere ancora tanto».
Tanjga: assenze pesanti – «Ultimamente siamo pieni di infortuni, tutti giocatori importanti per la squadra. Poi c’è l’assenza per eccellenza, quella di Sinisa, il nostro uomo migliore. Questo non ci giustifica, daremo sempre il massimo, la nostra salita non si ferma e continuerà. Ma la mancanza di cinque elementi, anche in allenamento, si fa un po’ sentire».
De Leo: guardare oltre gli errori individuali – «Non ho visto nessuna involuzione in termini di atteggiamento, a Cagliari abbiamo dato maggiore continuità rispetto alla prestazione contro la Sampdoria e siamo riusciti a non disunirci, tenendo bene il campo almeno fino al loro secondo gol. Noi dello staff ci poniamo sempre delle domande che vanno oltre all’errore del singolo giocatore: se siamo stati poco efficaci nei frangenti di superiorità numerica, ad esempio, registriamo la lacuna e lavoriamo per correggerla».
De Leo: non ci sono sfide impossibili – «L’Inter è una delle squadre più dotate di questo campionato, e Conte in panchina è un valore aggiunto importante. Però Mihajlovic ci ha insegnato che non esistono imprese troppo grandi, semmai motivazioni troppo piccole: siamo scalatori e attaccheremo questa montagna. Serviranno tanta grinta, rabbia e convinzione, ma anche concentrazione e applicazione, non possiamo distrarci o avere paura. Anche l’aiuto del nostro pubblico ci darà una grossa mano a superare questo ostacolo».
Tanjga: senza paura – «Non ho paura dell’Inter, ma di noi stessi. Se giochiamo come sappiamo, senza fermarci e continuando sempre a correre, possiamo disputare un’ottima partita. La Juventus è maggiormente attrezzata e forte dal punto di vista individuale, i nerazzurri dal canto loro hanno un grandissimo entusiasmo. Io però penso solo alla partita di domani e voglio vincere».