De Leo: “Con il giusto cinismo avremmo potuto avere più punti, ma non dobbiamo snaturarci. Metro arbitrale non equo”
In settimana ha compiuto 42 anni, e probabilmente avrebbe sperato di festeggiarli con una vittoria. Emilio De Leo ha invece dovuto accontentarsi di un 1-1 contro il Verona, lo stesso risultato con il quale era terminata la sfida d’andata. Il tattico di Sinisa Mihajlovic, durante la consueta conferenza stampa post partita, ha commentato il pareggio odierno con queste parole:
Qualche sorpresa di formazione – «Santander è stato inserito per avere maggiore fisicità e una presenza in area che nelle ultime partite ci era un po’ mancata. Schouten e Dominguez hanno giocato per le loro attitudini e le qualità mostrate in allenamento, ma non gli è stato chiesto di svolgere dei compiti diversi da chi era stato utilizzato fino a questo punto della stagione».
Analisi tecnico-tattica – «Dovevamo giocare con il 4-3-3, così da far inserire Soriano e trovare spazio alle spalle dei difensori del Verona. Nel primo tempo ci siamo riusciti bene, nel secondo abbiamo fatto più fatica. Bisognava essere più cinici e chiuderla, poi, quando per una nostra ingenuità nostra la partita è cambiata, avremmo dovuto essere più lucidi ed equilibrati, gestendo con più attenzione e qualità la palla una volta recuperata».
Cambi obbligati – «Nel piano gara, Palacio sarebbe dovuto subentrare a Santander, poi siamo stati condizionati dalla necessità di cambiare Sansone e dal rosso di Bani. Siccome Rodrigo doveva rilevare Federico, al posto di Sansone è stato scelto Barrow. Tante volte le intuizioni del mister vanno a buon fine, oggi solo relativamente, perché ci siamo fatti prendere troppo dall’ansia di recuperare rapidamente il pallone».
Punti lasciati per strada – «Le statistiche dicono che abbiamo sei punti in meno di quelli che potevamo avere, ma dobbiamo continuare a credere nelle nostre convinzioni e non snaturarci, perché sono sicuro che alla lunga recupereremo quanto perso per strada».
In troppi sul dischetto – «Ci sono diversi rigoristi nel nostro gruppo, Sinisa sa che li calciano bene Orsolini, Sansone e Santander. Preso dall’adrenalina, qualsiasi attaccante vuole prendere la palla e battere (Sansone si era presentato sul dischetto ad inizio ripresa, Santander lo ha scavalcato, ndr), il mister consiglia i ragazzi di parlarsi e decidere in quel momento chi si sente di più di batterlo».
Skorupski febbricitante e decisivo – «Cerco di non parlare troppo di singoli, ma credo che oggi Lukasz ci abbia dato una grande mano, considerando anche che era in dubbio data la febbre accusata ieri. Sappiamo che possono esserci alti e bassi da parte di qualsiasi giocatore, ma quello che non deve mai mancare è la determinazione, e lui da questo punto di vista sempre impeccabile».
Arbitraggio rivedibile (dichiarazioni rilasciate a DAZN) – «Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata, di grande fisicità e continuamente spezzettata da numerosi falli, su cui i giudizi non sono stati sempre uniformi. La gara ha indubbiamente cambiato volto con l’espulsione di Bani, dopo la quale ci siamo inevitabilmente anche innervositi. Il metro di valutazione arbitrale di tale episodio, confrontandolo con altri interventi dei nostri avversari, non ci è sembrato equo».
Foto: bolognafc.it