Fenucci: “Vogliamo proseguire a lungo con Mihajlovic, lottando ogni anno per l’Europa. L’operazione Dall’Ara è un modello da seguire”
Intervistato questa mattina da Rai Radio 1 nel corso della trasmissione Radio anch’io sport, Claudio Fenucci ha fatto il punto della situazione sia in casa Bologna che per quanto concerne il calcio italiano, che oggi vivrà un importante Consiglio Federale e nel weekend ripartirà con le semifinali di ritorno di Coppa Italia. Ecco tutte le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato rossoblù:
No all’algoritmo, scudetto e retrocessioni solo se matematiche – «Ci sembrava giusto adeguarci alla maggioranza dei club, sperando comunque che si tratti di un’opzione residuale, perché l’obiettivo primario è quello di finire la competizione. Ci siamo sempre spesi affinché si trovassero le condizioni per completare il torneo, e in tal senso l’attività della Federazione è stata molto positiva, Gabriele Gravina ha fatto un ottimo lavoro mantenendo la barra dritta per dirigersi verso la ripresa nel rispetto della salute degli atleti. Nell’ipotesi in cui non si riuscisse nel tentativo di passare dalla quarantena di gruppo a quella individuale, e magari per via di alcuni spostamenti non fosse possibile terminare il campionato, la Lega ha espresso un principio: la conservazione del merito sportivo, ovvero l’effettuazione delle retrocessioni e l’assegnazione del titolo solo in presenza di un verdetto aritmetico. Credo stia anche al presidente della FIGC trovare una mediazione fra i vari equilibri di interessi, magari attraverso formule che portino ad una riduzione delle retrocessioni o, parere personale, ad uno spareggio tra la terzultima della Serie A e la terza della B come avviene in Germania. Se invece una squadra dovesse scendere di categoria tramite il calcolo della media ponderata, magari per qualche decimale, sotto il profilo sportivo non sarebbe molto corretto».
Quarantena da rivedere – «Il nostro obiettivo, come detto, è trovare le condizioni per finire il campionato nel rispetto della salute degli atleti. Credo che negli altri Paesi il problema lo abbiano risolto, e pur non essendo un virologo mi pare che il quadro dell’epidemia in Italia sia confortante: ci sono tutte le condizioni per passare, d’accordo con il Comitato tecnico-scientifico e il ministro della salute, da un percorso che prevede oggi una quarantena di gruppo ad un altro basato sulla quarantena individuale. Va anche tenuto in considerazione l’alto numero di controlli che le società fanno ai propri tesserati, stiamo parlando di tamponi ogni quattro giorni e analisi sierologiche ogni quindici. Insomma, sussistono i presupposti per combinare il rispetto della salute dei calciatori con una normativa diversa che consenta di portare a termine questa travagliata stagione».
Un po’ di pubblico negli stadi – «Con la massima attenzione e seguendo le procedure corrette, crediamo che si possa riportare qualche tifoso all’interno degli stadi. Come vediamo in Bundesliga, il calcio senza tifosi è un po’ triste, senza poesia, e consentire l’ingresso magari ad una parte di abbonati sarebbe già un grandissimo risultato. Questo lo dico senza nessun pensiero di tipo economico, perché noi abbiamo già offerto la possibilità di ottenere un voucher-rimborso, quindi riporteremmo al Dall’Ara gli abbonati solo per il piacere di riaverli con noi».
Mihajlovic alla Ferguson – «È un desiderio di tutti noi, sicuramente come proprietà e management siamo portati a pensare ad un percorso a lungo termine con Sinisa, vorremmo lavorare con lui più tempo possibile. Dipende anche dal mister, che comunque ha espresso la volontà di restare a Bologna, quindi non è escluso anche un prolungamento del suo contratto».
Dall’Ara, restyling sempre più vicino – «Abbiamo iniziato da tempo un percorso con il Comune di Bologna che, senza essere enfatici, può rappresentare un modello da seguire. Alla collaborazione tra noi e il Comune per la riqualificazione dello stadio esistente, senza necessità di ulteriori cubature, si sono poi aggiunti gli accordi con il Credito Sportivo per la costruzione dei finanziamento e con Fincantieri per la realizzazione dei lavori: si tratta di un’azienda con una lunga tradizione nel campo delle opere pubbliche, il cui azionista di riferimento è Cassa Depositi e Prestiti, quindi siamo molto contenti di aver creato questa partnership. Siamo molto avanti, perché abbiamo completato la progettazione definitiva e trovato un accordo con la Soprintendenza, che nel caso di riqualificazioni di impianti con vincoli è un tema non secondario, dunque credo che ci siano le condizioni per portare a termine l’opera in maniera veloce, compatibilmente con i tempi regolamentati dalla normativa 147 sugli stadi».
Rush finale di campionato – «Sarà un torneo simile ad un Mondiale, con partite ogni tre giorni, bisognerà farsi trovare pronti. L’obiettivo è quello di fare sempre meglio, con Sinisa abbiamo detto che il nostro progetto è di portare ogni anno il Bologna a lottare per l’Europa: siamo lì, dovremo partire forte e fare del nostro meglio per andare a prendere qualcuna delle squadre che ci stanno davanti».
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