Consiglio FIGC: sì a playoff/playout e algoritmo come soluzioni alternative. Monza, Vicenza e Reggina in B, stop alla A Femminile
Il Consiglio Federale riunitosi in queste ore si è concluso con l’approvazione (18 a 3) della proposta di delibera del presidente Gabriele Gravina: playoff e playout in caso di nuovo stop del massimo campionato, determinazione della classifica finale mediante algoritmo qualora non si riuscisse più a giocare. Come previsto, ha votato contro la Lega Serie A, che nella sua assemblea di venerdì scorso aveva proposto a larga maggioranza (16 presidenti su 20) il blocco delle retrocessioni in B. Le decisioni sui format degli spareggi non sono ancora state prese (nel comunicato ufficiale vengono definiti «brevi»), e in merito ci sarà un ulteriore approfondimento prima del 20 giugno. Il tanto discusso algoritmo rappresenta invece l’ultima spiaggia, e verrà utilizzato solo se non si potrà arrivare a dei verdetti nemmeno tramite le gare ad eliminazione diretta, per mancanza di tempo (la data limite imposta dalla UEFA è il 2 agosto) o per un peggioramento del quadro epidemiologico. Tuttavia, esso servirebbe soltanto per indicare le formazioni qualificate alle coppe europee e, appunto, le tre retrocesse, mentre lo scudetto resterebbe senza padrone.
Il Consiglio FIGC ha poi confermato la chiusura della stagione regolare di Serie C, ratificando quindi la promozione in B delle capoliste Monza, Vicenza e Reggina e la discesa in D dei fanalini di coda Gozzano, Rimini e Rieti. La Lega Pro riprenderà direttamente con playoff e playout, al fine di assegnare l’ultimo posto disponibile in cadetteria e stabilire le altre retrocessioni.
Stop definitivo, al contrario, per la Serie A Femminile, unica competizione dilettantistica che poteva ancora nutrire qualche speranza di ripartenza. A poche ore dalla riunione odierna, infatti, le calciatrici avevano fatto sapere di non voler completare l’annata con una fase finale a 6 squadre: o tutte in campo o nessuna. Per quanto concerne la definizione della graduatoria, la Divisione sarà chiamata ad applicare gli stessi criteri correttivi validi per i campionati professionistici maschili.
È stato inoltre deciso un inasprimento del codice di giustizia sportiva nel caso di mancato rispetto dei protocolli anti-COVID precedentemente approvati dal Comitato tecnico-scientifico del Governo: in base alla gravità della violazione si procederà con un’ammenda, una penalizzazione di alcuni punti o addirittura l’esclusione dal campionato.
Al termine, Gravina ha parlato anche del punto di maggiore criticità della ripartenza, la famigerata quarantena collettiva che consegue alla positività di un componente del cosiddetto ‘gruppo squadra’: «Ci sono dei contatti in corso con i ministri Spadafora e Speranza. Non so se questa norma si potrà ammorbidire, ma riteniamo possano esserci delle condizioni che consentano comunque alla Serie A di andare avanti».
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