Qualche rammarico di troppo a macchiare una buona stagione. Ma il Bologna ripartirà più forte
Dispiace aver ‘sporcato’ quanto di buono era stato fatto dopo un’annata lastricata di piccoli, grandi ed enormi contrattempi. Ma se è vero che nel post lockdown si è visto un Bologna peggiore rispetto al precedente in termini statistici (media punti 1,30 vs 1,09; media gol fatti 1,46 vs 1,18; media gol subiti 1,61 vs 2), è altrettanto vero che pregi e difetti della squadra di Mihajlovic sono rimasti invariati: gioco frizzante ma fragilità difensiva, azioni spettacolari ma poco cinismo, punti agguantati o gettati nel finale, approccio combattivo e atteggiamento giusto con qualche improvviso passaggio a vuoto. Così com’era stata dura capacitarsi dei tre ceffoni presi dal Genoa al Dall’Ara, allo stesso modo è difficile accettare il 5-1 di San Siro contro il Milan e ancor di più il 4-0 rimediato da una Fiorentina che fin qui aveva sempre guardato la targa ai rossoblù.
Stiamo vivendo e descrivendo una stagione anomala, lo sappiamo, e i ragazzi di Mihajlovic sono arrivati alla fine sulle ginocchia. La attenuanti sono tante, discorso trito e ritrito dietro a cui nessuno si è peraltro mai voluto nascondere (e questo fa onore al mister, ai giocatori e alla società), ma certe batoste unite al record negativo sia per singolo campionato che assoluto di giornate consecutive incassando gol (32) rappresentano un rammarico. E sarà un rammarico, salvo miracoli aritmetici, anche chiudere nella parte destra della classifica, migliorando il punteggio ma peggiorando il piazzamento del 2019.
Difficile prevedere adesso quello che accadrà da metà settembre in avanti, come potrà svilupparsi la nuova Serie A e quanto i ritmi frenetici dell’ultimo periodo lasceranno il segno nelle gambe dei calciatori. Senza dimenticare un mercato in versione ridotta che si concluderà a partite già in corso. Guardando in casa felsinea, starà alla dirigenza e al tecnico capire cosa ha funzionato e cosa no, da chi ripartire e dove intervenire per poter puntare a qualcosa che scaldi davvero i cuori. Manca solo l’ultima fatica contro il Torino, in una data non banale per noi bolognesi, poi giù il sipario: si ripartirà con rinnovati stimoli e ambizioni. La società è pronta ad accontentare Sinisa per continuare a crescere, questo è ciò che più conta.
Mario Sacchi
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