A volte ritornano: Calabresi e Paz, da esuberi a riserve potenzialmente utili nel giro di pochi giorni
Si può proprio dire: ‘a volte ritornano’. E senza dubbio il rientro sulla scena rossoblù di Calabresi e Paz era lontanissimo da ogni previsione. Ma con la cessione di Bani al Genoa e l’infortunio tanto banale quanto serio di Medel (maledetta zolla del Vigorito!), adesso nel pacchetto arretrato l’attenzione si sposta sulle seconde linee, con Mihajlovic chiamato a fare di necessità virtù per svariate settimane.
Arturo Calabresi, romano classe 1996, difensore duttile che durante la complicata gestione Inzaghi ha senza dubbio vissuto il suo periodo più positivo sotto le Due Torri (complessivamente 21 presenze e un gol nel 2018-2019), ha finalmente smaltito i guai fisici e si sta di nuovo allenando insieme al gruppo in preparazione del match casalingo contro il Sassuolo. Acquistato due anni fa dalla Roma e reduce da una stagione piuttosto positiva in prestito all’Amiens (poi retrocesso a tavolino in Ligue 2 per il blocco del campionato a dieci giornate dal termine), il suo contratto scadrà a giugno 2022, e chissà che questo periodo di emergenza non gli riservi delle belle sorprese anche sotto gli occhi di Sinisa. Meno male che è tornato, il buon Arturo, ragazzo intelligente e giocatore applicato e grintoso, il cui unico limite potrebbe essere legato all’utilizzo in una linea a quattro: affidabile da terzino, incognita da centrale.
Discorso un po’ diverso, invece, per l’argentino Nehuén Paz, sempre in scadenza nel 2022. Classe 1993, prelevato dal Newell’s Old Boys a gennaio 2018 per circa 1 milione di euro, il colosso di Buenos Aires è sceso in campo con la casacca felsinea solo 6 volte (5 in serie A e una in Coppa Italia). Stopper vecchio stampo, negli ultimi due anni ha vissuto pure un paio di esperienze in prestito per accumulare minuti, in patria al Lanús e in Italia al Lecce, senza però brillare particolarmente. Reintegrato in rosa giusto qualche giorno fa, una sua cessione all’estero non è un’ipotesi così remota, considerando che in alcuni Paesi il mercato in entrata è ancora aperto, ma vista la situazione attuale anche la sua presenza potrebbe rivelarsi utile. Come a Ferrara lo scorso 25 gennaio, quando partì causando un rigore (molto dubbio) su Di Francesco ma poi reagì bene, contribuendo al successo rossoblù per 3-1 sulla Spal e guadagnandosi la piena sufficienza. Testa alta Nehuén, un piccolo ma significativo gradino lo hai già scalato.
Claudia Aldrovandi
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