Il record di tuttofare Tomiyasu: teniamocelo stretto
Nel calcio moderno capita sovente che un esterno cambi di fascia passando da desta a sinistra, o viceversa, per ragioni tattiche. È invece una rarità vedere un giocatore che dovrebbe essere un centrale difensivo giocare prima a sinistra e poi a destra. Non so se i data analysts che ormai imperversano nel calcio lo sottolineeranno, ma a La Spezia Takehiro Tomiyasu è partito titolare come difensore laterale di sinistra in un 4-2-3-1, quindi ad inizio ripresa è diventato esterno in un 3-4-1-2. A metà del secondo tempo è tornato a fare il difensore sinistro, infine è stato spostato a destra – come si suol dire – ‘a tutta fascia’. Insomma, un piccolo record di ruoli ricoperti nella stessa partita che portano ‘Tomi’ ad essere il jolly difensivo più utilizzato dell’intera Serie A e forse della storia del Bologna.
Oggi le pagelle, giustamente, non premiano la prestazione del nostro giapponesino, che comunque ha corso come al solito per tre, ha contrastato a tutto campo, ha avuto una buona occasione di testa nel primo tempo ed è entrato anche nell’azione del rigore finale. Sfido chiunque, però, a cambiare tutti questi ruoli e a fornire un rendimento dignitoso come ha fatto il fresco 22enne rossoblù.
Concordo con chi sostiene che il suo rendimento complessivo sia inferiore all’annata scorsa. Ma giova ricordarne la storia, per completezza d’analisi. È arrivato l’anno scorso da una squadra di medio livello del poco affascinante campionato belga (i fiamminghi del Sint-Truiden), quando già era titolare nel suo Giappone come difensore centrale. Fin dalle prime amichevoli ha dimostrato una dinamicità notevole sulla fascia destra (ruolo mai ricoperto prima), tanto da guadagnarsi la maglia da titolare, assolutamente non scontata. Poi un campionato sopra le righe in cui è stato uno fra i più utilizzati e costanti. Volente o nolente (forse più la seconda) anche Mihajlovic si è deciso ad utilizzarlo nel mezzo, potendo contare sull’arrivo del prode De Silvestri a parametro zero e dirottando Medel nel ruolo con cui gioca nel Cile. A fine mercato le sirene del Milan, club che quest’anno non ha sbagliato nemmeno un acquisto, lo hanno attirato: il BFC ha sparato alto, oltre i 20 milioni, e il passaggio è svanito.
Qualcuno sostiene che il nipponico è stato sopravvalutato, che non ha il fisico per reggere contro i colossi della Serie A. Possibile, probabile, oggi. Ma sappiamo che sta lavorando sul fisico per mettere muscoli e insieme a Sinisa per apprendere il mestiere del centrale ‘italiano’. Il suo allenatore sembra crederci. Tomiyasu è stato in campo dal primo all’ultimo minuto in tutte e dodici le giornate di campionato (1.080 minuti), più le due le partite di Coppa Italia (210 minuti ‘grazie’ ai supplementari sempre con lo Spezia).
Ecco, solo per questo io – che sono un eurocentrico e non vado pazzo per la cultura orientale – gli farei un piccolo monumento nel nuovo Dall’Ara. E capisco Sabatini quando sostiene che di milioni ne vale 30. Teniamocelo stretto, Takehiro tuttofare sempre di corsa. Magari domenica all’ora di pranzo giocherà punta centrale. E come fece ‘il Mitico’ Villa a Udine segnerà il gol decisivo.
Massimo Franchi
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