Mihajlovic: “Momento particolare, bisogna adattarsi e fare il meglio possibile. Vignato mi sta piacendo, Orsolini sarà della partita”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic, alla vigilia di Bologna-Atalanta.
Un ulteriore step – «I risultati ripresi con carattere vanno bene, ma domani vorrei fossimo noi ad andare in vantaggio e poi a mantenerlo».
Barrow, Orsolini e gli altri attaccanti – «A Musa e Orso per Natale regalerei un po’ di cattiveria agonistica, quella sana, mentre da loro vorrei ricevere più gol e prestazioni e meno infortuni. Orsolini ha recuperato, venti-trenta minuti li può fare, è una soluzione in più che ci possiamo giocare. Per tutte e quattro i nostri elementi d’attacco è la quarta partita consecutiva: Soriano ha una certa età, Palacio ha 38 anni, e lo stesso Vignato non avendo giocato molto prima delle ultime uscite ha avuto i crampi al termine del match di Torino».
Un impegno dietro l’altro – «In questo periodo non ci sono allenamenti perché si gioca sempre, quando vai in campo ogni tre giorni manca il tempo. Chi ha giocato fa un lavoro aerobico di recupero il giorno dopo il match e didattico due giorni dopo, gli altri si allenano ma sono per la maggior parte dei Primavera aggregati al gruppo».
Medel, difensore o mediano? – «Dipende da lui, se gioca bene da difensore centrale continua lì, se invece fa male sta in panchina e dopo magari si prova diversamente. Discorso che vale per lui come per tutti gli altri, ovviamente».
Vignato protagonista – «Non solo Orsolini e Skov Olsen dovranno sudarsi il posto, anche Barrow e Sansone, perché Vignato predilige la fascia sinistra. E dal discorso non escludo nemmeno Soriano al centro, qui nessuno ha il posto assicurato. Al momento le gerarchie sono obbligate per via degli infortuni, ma di lui sono davvero contento e domenica gli ho fatto i complimenti, non solo per la qualità ma anche per la quantità della prestazione. Come ripeto sempre, con la palla deve fare il brasiliano e senza palla l’italiano».
Campionato anomalo, classifica bugiarda – «Il Bologna, viste anche le tante defezioni che ci hanno complicato il cammino, avrebbe meritato qualcosa in più: guardando solo l’ultimo mese e i rigori sbagliati all’ultimo minuto, adesso saremmo ancora in Coppa Italia e avremmo due punti in più in campionato. Abbiamo sempre raccolto meno di quanto espresso sul campo, ma vista la situazione particolare e il momento complicato bisogna adattarsi, recuperare e ripartire. Adesso la vita non è come prima della pandemia, e lo stesso discorso vale per il calcio, ci sono tante partite strane. Domani possiamo comunque fare risultato, nonostante l’Atalanta abbia dato quattro gol alla Roma, che a sua volta ne aveva dati cinque a noi. Non entro nello specifico, mi auguro solo che questo vaccino sia efficace per tutti e che si possa tornare alla normalità il prima possibile: i bambini e i ragazzi di nuovo a scuola, gli anziani liberi di farsi una passeggiata senza timore, e i tifosi allo stadio».
Bologna sulla strada giusta – «A causa del COVID si è rallentato tutto, ma eravamo sulla strada giusta. Nei momenti di difficoltà bisogna tirare fuori il massimo possibile, e una volta finita l’emergenza si riparte. Il 2020 è stato un anno terribile, mi viene da paragonarlo alla situazione della Serbia dopo l’embargo: prima eravamo davanti a tutti i Paesi dell’Est, poi con l’embargo e le guerre ci siamo ritrovati cinquant’anni indietro. Ora però non si tratta di una sola nazione ma di tutto il mondo. Comunque, il Bologna ha le potenzialità per raggiungere ciò che tutti vorremmo, servono tempo e pazienza ma il percorso è quello corretto».
Aggrappati a Palacio – «Se non gioca lui chi gioca, io? Io sono un difensore centrale… Non ho altre possibilità, deve stringere i denti e andare in campo, spero solo che non si faccia male. Dopo circa un’ora di partita valuterò le condizioni dei quattro davanti e inserirò Orsolini al posto del più stanco».
Recuperi preziosi – «È ovvio che Dijks e Schouten rappresentino una risorsa in più, così come Orsolini, meglio averli che non averli. Non so ancora se possono partire titolari entrambi, soltanto uno o nessuno, devo ancora decidere, ma intanto è importante averli recuperati».
Sinisa indovino – «La squadra rivelazione del campionato fin qui è il Milan, che è al primo posto nonostante una rosa sulla carta più debole di altre. Per il giocatore rivelazione dico Soriano, che ha già fatto 6 gol e non so quanti assist: trovatemi un altro centrocampista con questi numeri. Chi vincerà lo scudetto? Non lo so, non ho la sfera di cristallo. In Serbia c’era una donna che leggeva il futuro, si chiamava Baba Vanga, avrei potuto chiederlo a lei ma purtroppo è morta. Magari potrei dire chi mi piacerebbe che lo vincesse, ma non ve lo dico (sorride, ndr)».