Tomiyasu, gol e presenza. Paz si conferma affidabile, Svanberg macchia la sua prova, Vignato entra ancora bene
Da Costa 6 – Piuttosto goffo sul gol del primo pareggio friulano, molto più concentrato e preciso nel secondo tempo, quando interviene spesso in maniera decisiva. Incolpevole sul 2-2 di Arslan, il cui tiro viene deviato dalla suola di Hickey.
Tomiyasu 7 – Un bel gol di testa, il secondo stagionale, il terzo nel suo biennio rossoblù. Propositivo, attento e puntuale, anche e soprattutto nel lungo assedio bianconero.
Danilo 6 – Non chiude a dovere sul tap-in di testa di Pereyra che vale l’1-1, ma conduce una gara sempre di ottimo livello, sostenendo il nuovo compagno di reparto Paz.
Paz 6,5 – La velocità non è il suo forte, ma di qualità il ragazzone argentino ne ha e in Serie A può starci eccome. Nella ripresa un paio di suoi interventi a centro area valgono come un gol segnato.
Dijks 6 – Buoni cambi di tempo in uscita, viene invece sorpreso dal taglio che offre il primo tiro all’Udinese e sulla respinta successiva arriva il gol di Pereyra.
Schouten 6 – Partita senza luci abbaglianti, ma i suoi passaggi danno sempre l’impressione di essere l’unica traiettoria giusta tra mille variabili. Ammonito ingiustamente per un (non) fallo su De Paul.
Svanberg 5,5 – Il voto è il risultato di un gol che poteva regalare la vittoria e di un gesto avventato che ha provocato, seppur indirettamente, il recupero dell’Udinese. Già ammonito, mette il piedino fatale che gli costa il secondo giallo all’alba del secondo tempo. Ingenuo.
Orsolini 6 – Calcia la punizione col contagiri per la testa di Tomiyasu, poi soffre molto la fisicità dell’Udinese e sparisce un po’ dalle situazioni cruciali della gara, restando però sempre sul pezzo.
Soriano 6 – Finisce la gara con la lingua lunga dopo aver imperversato a destra e a manca, dando cospicui aiuti alla difesa anche da mediano.
Barrow 5,5 – Non basta un assist, pur decisivo per il 2-1, per meritarsi la sufficienza. A volte fatica persino a tenere il pallone in campo. Certo, gioca molto ai margini e con baricentro fin troppo arretrato per poter incidere.
Palacio 6 – Inventa la giocata che conduce al raddoppio rossoblù, poi si prende falli preziosi per far scorrere il tempo, lasciando esausto il palcoscenico all’84’. E da lì, sarà un caso, il Bologna arretra quel tanto che basta per far sì che l’Udinese chiuda l’assedio.
Calabresi (26′ st) 6 – Prima partita in Serie A quest’anno. Sinisa non lo vede per niente, ma la sua concentrazione e il suo contributo nell’improvvisata muraglia finale si fanno sentire.
Hickey (31′ st) 5,5 – Una chiusura provvidenziale, che varrebbe da sola la sufficienza. Poi al 92′ indietreggia anziché andare verso Arslan, che calcia senza opposizione e trova il suo tocco galeotto per trafiggere Da Costa.
Poli (31′ st) 6 – Tiene puntellata la squadra in inferiorità numerica. Il suo contributo serve a ritardare il momento del pareggio, che arriva a cronometro ormai esaurito.
Vignato (31′ st) 6,5 – Contributo preziosissimo nella fase finale: le sue giocate sono sempre al servizio dell’azione, mai fini a sé stesse, anche quelle votate al sacrificio in difesa. Ayroldi lo stoppa, mentre si stava lanciando a rete, per un fallo inesistente su De Paul.
Rabbi (39′ st) 6 – Prova, per quel che può, a tenere alta la squadra. Riuscendoci solo a tratti.
Mihajlovic 6 – Quinto pareggio consecutivo, come quando arrivò a Bologna nel 2008. Bene la classifica che si muove, ma di questo passo, spostando sempre più in là le ambizioni e i colpi grossi, la parte sinistra del tabellone resterà un miraggio.
Arbitro Ayroldi e assistenti 5 – Severissimo con i rossoblù, il direttore di gara figlio e nipote d’arte, non altrettanto con i bianconeri. Infatti il ruvido Samir (chiedere alla caviglia di Orsolini) finisce serenamente la partita, mentre Svanberg no. I fischi vanno quasi solo in una direzione, anche per la minima sciocchezza, e alla lunga diventano irritanti.
Luca Baccolini
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