Bologna prima sprecone e poi spento, la Roma ringrazia Mayoral (e Danilo) e vince 1-0 col minimo sforzo

Bologna prima sprecone e poi spento, la Roma ringrazia Mayoral (e Danilo) e vince 1-0 col minimo sforzo

Tempo di Lettura: 3 minuti

Per la Roma, forse, un fastidioso intermezzo tra due fondamentali sfide di Europa League. Per il Bologna, senza dubbio, l’occasione di agguantare il decimo posto e dar vita ad un finale di stagione interessante. Fonseca, orfano di sei giocatori e col pensiero rivolto soprattutto alla gara di ritorno contro l’Ajax, opta per un massiccio turnover affidandosi dal primo minuto al redivivo Fazio, al classe 2001 Reynolds e ad un trio d’attacco tutto spagnolo formato da Pedro, Carles Perez e Borja Mayoral. Sul versante opposto Mihajlovic, senza Hickey, Medel, Santander e Tomiyasu, prosegue nel solco del 4-2-3-1 proponendo De Silvestri a destra in difesa, Svanberg al fianco di Schouten in mediana e il rientrante Palacio di punta.
Fin dalle prime battute si capisce che saranno i rossoblù, molto aggressivi, a fare la partita, e le occasioni da gol non tardano ad arrivare: al 9’ bello scambio Soriano-Skov Olsen e tiro da sottomisura di Palacio sporcato in corner da Fazio, e al 10’ incornata di Svanberg su angolo di Barrow che sfiora la traversa. In un paio di circostanze tocca a Mirante improvvisarsi libero e anticipare in extremis attaccanti avversari, ma al 20’ l’ex di turno deve letteralmente superarsi per smanacciare un piattone di Soriano da distanza ravvicinata ancora su corner di Barrow. Lo stesso gambiano è protagonista al 21’, quando entra in area e serve un gran pallone a rimorchio che Danilo spedisce sull’esterno della rete, mentre la Roma è tutta in una botta potente ma troppo centrale di Villar.
I felsinei, che in fase di possesso si dispongono secondo un 3-4-2-1 con Skov Olsen e Dijks a tutta fascia, si rendono pericolosi anche alla mezzora con una rasoiata di Palacio su assist di Skov Olsen e al 39’ con una fiondata dalla distanza di Barrow, poi al 40’ uno splendido filtrante di Soriano non viene raccolto da Palacio quasi a tu per tu col portiere. Al 43’ ci prova anche Schouten dai venti metri, ma la mira non è granché, e tutto lascia presagire che le squadre torneranno negli spogliatoi in parità. E invece no, perché al 44’ Danilo si avventa male di testa su un lancio dalle retrovie e lancia verso la propria porta Borja Mayoral, che supera agevolmente Skorupski e deposita la sfera nel sacco per l’1-0. Incredibile e molto difficile da accettare, visto il totale predominio bolognese, ma nel calcio chi segna ha sempre ragione.
La ripresa si apre con una bella azione sull’asse Perez-Mayoral stoppata sul più bello da un tempestivo intervento di Schouten, quindi al 9’ l’altro ex Diawara si lancia in percussione ma al momento del tiro grazia Skorupski con un destro debole. Mihajlovic comincia allora a cambiare qualcosa inserendo Antov, Orsolini e Sansone per De Silvestri (acciaccato), Skov Olsen e Barrow, ma l’assetto ulteriormente offensivo non sembra pagare più di tanto, con i giallorossi a controllare la situazione senza grossi affanni. Al 24’ Sinisa dà un’altra chance a Juwara e il giovane attaccante si mette subito in luce con un pregevole spunto chiuso da un mancino bloccato da Mirante.
I padroni di casa, forti degli ingressi di alcuni big, si fanno vivi in avanti tra il 27’ e il 29’ con una conclusione di Mkhitaryan murata da Antov e una di Bruno Peres respinta da Skorupski dopo un brutto errore di Schouten, mentre i rossoblù non danno mai l’impressione di poter riequilibrare la contesa. Solo in pieno recupero, grazie ad una bella sponda aerea di Danilo, Soriano ha la possibilità di servire a due passi dalla porta il liberissimo Sansone, ma il suo appoggio è impreciso e la difesa capitolina libera. È l’ultima emozione di un match che il Bologna ha giocato molto bene nel primo tempo, senza però segnare, e in maniera anonima nel secondo, regalando di fatto la vittoria ad una Roma imbottita di riserve e tutt’altro che irresistibile. Niente di nuovo, insomma, per una squadra spesso apprezzabile ma quasi mai cinica che fa della discontinuità la sua prerogativa, cosa che salvo miracoli o particolari moti d’orgoglio non le consentirà di ambire a nulla di più del piazzamento attuale: un vero peccato.

ROMA-BOLOGNA 1-0

ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Fazio, Ibañez; Reynolds (31’ st Karsdorp), Villar, Diawara (22’ st Veretout), B. Peres; Pedro (22’ st Mkhitaryan), C. Perez (31’ st Pellegrini Lo.); B. Mayoral (38’ st Pastore).
A disp.: Fuzato, P. Lopez, Calafiori, J. Jesus, Santon, Dzeko, Providence.
All.: Fonseca

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (15’ st Antov), Danilo, Soumaoro, Dijks; Schouten (31’ st Dominguez), Svanberg (24’ st Juwara); Skov Olsen (15’ st Orsolini), Soriano, Barrow (15’ st Sansone); Palacio.
A disp.: Da Costa, Ravaglia F., Faragò, Mbaye, Baldursson, Poli, Vignato.
All.: Mihajlovic

Arbitro: Guida di Torre Annunziata
Ammoniti: 36’ pt Pedro (R), 38’ pt De Silvestri (B), 30’ st Villar (R), 39’ st Pellegrini Lo. (R)
Espulsi:
Marcatori: 44’ pt B. Mayoral (R)
Recupero: 0’ pt, 4’ st
Note: al 36’ st ammonito Mihajlovic (B) dalla panchina

Simone Minghinelli

© Riproduzione Riservata

Foto: Imago Images