A Udine il classico match di fine stagione per acquisire la salvezza, ora tre gare in cui valutare meglio alcuni giovani
Mi scuso in anticipo coi lettori di Zerocinquantuno se oggi, eccezionalmente, rinuncio a stilare la lista dei pro e dei contro relativamente all’1-1 maturato alla Dacia Arena tra Udinese Bologna, ma la partita vista ieri non si presta alla consueta analisi. Nessuno stupore e nessuno scandalo, ci mancherebbe: si affrontavano due squadre che ottenendo un punto si sarebbero messe al riparo da possibili sorprese, dunque era facile immaginare che avrebbero preferito non farsi del male. È stata la classica gara di fine stagione tra formazioni senza veri obiettivi né reali preoccupazioni, e spero che nel prossimo campionato il Bologna non si trovi più a disputarne: significherebbe che sta lottando per qualcosa di meglio.
Adesso Mihajlovic ha a disposizione altri tre match per fare delle valutazioni su determinati giovani, non penso solo agli under 17 che ha detto di voler far esordire ma soprattutto ad Antov, Juwara, Ravaglia e lo stesso Vignato. Spero che il mister voglia e riesca a dare un po’ di spazio a tutti, naturalmente presentando comunque un assetto equilibrato. Lo scopriremo già mercoledì sera al Dall’Ara contro il Genoa, in una sfida il cui copione potrebbe non discostarsi di molto rispetto a quella andata in scena ieri a Udine (anche se i liguri, a quota 36, non sono ancora salvi), ma che spero possa fornire degli spunti e qualche argomento di discussione in più.
Pepè Anaclerio
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