Mihajlovic: “In fase difensiva vedo dei miglioramenti, dagli esterni voglio di più”. Dominguez: “Vincere la Coppa America mi ha cambiato la testa”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic e dal centrocampista Nicolas Dominguez alla vigilia di Empoli-Bologna, gara valida per la 6^ giornata di Serie A 2021/22 in programma domani alle 15.
Mihajlovic: auguri presidente! – «Colgo l’occasione per fare gli auguri al presidente Saputo, che oggi compie gli anni ed è qui con noi, invece che con la sua famiglia in Canada: questo la dice lunga su quanto tiene al club. Domani vogliamo fargli un bel regalo, vero Nico?».
Mihajlovic: espulsione ingiusta, reazione esagerata – «Purtroppo a causa dell’espulsione non sarò in panchina domani, ma i ragazzi hanno fatto praticamente un intero campionato senza di me e sono abituati, non è una novità per loro (sorride, ndr). La mia reazione? Dopo il cartellino rosso ho visto solo rosso, avrei dovuto prendere non qualche giornata ma tre mesi di carcere, però prima avevo solo chiesto all’arbitro come avesse fatto a non vedere il fallo su Bonifazi e a fischiare un rigore del genere. Senza dubbio il mio comportamento meritava più di una giornata di stop, ma visto che hanno la coscienza sporca su quell’episodio me ne hanno data solo una. Non ho dato il buon esempio e chiedo scusa, soprattutto ai miei ragazzi per averli lasciati da soli nel finale, ma quando vedo un’ingiustizia mi si chiude la vena: mi ero ripromesso di stare calmo, però sono fatto così…».
Mihajlovic: tutto parte dall’atteggiamento – «Abbiamo già un’identità ben precisa: voi guardate solo ai risultati ed è giusto, ma io come allenatore devo guardare ad altre cose. Abbiamo 8 punti, ma se tutto fosse andato come doveva andare ne avremmo 10, perché gli ultimi sono due punti persi non per colpa nostra. Ho visto com’erano i ragazzi dopo la gara di martedì, se domani metteranno in campo la stessa rabbia potremo giocarcela bene e vincere. A Milano avevamo fatto una brutta figura, poi però siamo stati bravi a reagire subito contro il Genoa, un’ottima squadra con tanti elementi esperti. La cosa più importante, come ripeto spesso, è avere il giusto atteggiamento, con tanta intensità e la massima concentrazione».
Dominguez: ennesimo torto – «La rabbia per quel rigore la porteremo in campo domani: abbiamo fame di vincere, quella non manca mai. Martedì meritavamo i tre punti ed eravamo infuriati per la decisione dell’arbitro, un errore ci può stare ma il problema è che al VAR si poteva correggere la decisione».
Mihajlovic: fase difensiva e offensiva – «Col Genoa la nostra fase difensiva è stata buona, purtroppo abbiamo perso due palle in uscita ma in generale non abbiamo sofferto, tranne che nell’occasione della parata di Skorupski. I dati parlavano chiaro: fra possesso palla, tiri in porta e pericolosità non c’è stata partita. Siamo in un momento in cui veniamo puniti al primo sbaglio, però di volta in volta vedo dei miglioramenti. È fondamentale limitare gli errori individuali e aumentare la mole di gioco offensivo: finora i nostri attaccanti esterni hanno fatto poco e io invece da loro mi aspetto tanto, altrimenti li cambio. A loro chiedo di essere più cattivi, di prendersi delle responsabilità e quindi di diventare molto più determinanti».
Mihajlovic: cambiare modulo se gli esterni non rendono – «La squadra è stata costruita così e penso sia solo questione di tempo per fare quello che ci aspettiamo. Ho cinque esterni d’attacco, cioè Barrow, Orsolini, Sansone, Skov Olsen e Vignato, se mi mettessi a giocare senza esterni mi mancherebbero cinque elementi, quindi devo per forza insistere su questo gioco e loro devono svegliarsi. Cerco di ruotarli per tenerli tutti sulla corda, e poi perché li considero tutti titolari. Non posso dirgli nulla come impegno e atteggiamento, però devono fare meglio sul piano della qualità e, appunto, diventare più decisivi».
Mihajlovic: Soumaoro ancora indietro – «Adama è un grande professionista e si sta allenando bene, ma deve interagire di più coi compagni ed esprimersi meglio. L’anno scorso ci ha dato una grossa mano ma difendevamo in un’altra maniera, adesso difendiamo a zona e serve maggiore comunicazione, perciò devo essere sicuro che lui capisca tutto quello che c’è da capire. Non è questione di qualità e vi faccio anche un esempio: quando giocano all’Inter arrivò un certo Walter Samuel dal Real Madrid, là giocava in modo diverso e quando noi salivamo lui scappava… Theate è qui da poco e come comprensione è già più avanti: questo è un problema perché per noi Soumaoro è un giocatore importante, ma si deve dare lui una scossa per cercare di migliorare».
Mihajlovic: pro e contro di Bonifazi – «Un po’ come per Orsolini, il carattere è sia il pregio che il difetto di Kevin, perché si fida molto delle sue qualità fisiche e tecniche e certe volte si caccia in situazioni che lo portano a sbagliare. Deve giocare più semplice e tenere alta la concentrazione, senza innamorarsi troppo del pallone, cercando di capire bene quando si può rischiare e quando invece no. L’ho già avuto a Torino e mi piace molto: ha grande stazza e personalità, usa bene entrambi i piedi e sa spingersi in avanti, solo in certi frangenti non deve esagerare rischiando di fare una cazzata: correggendo queste lacune sarà perfetto»
Mihajlovic: possibile dualismo Dominguez-Schouten – «Jerdy e Nico sono due calciatori diversi ma entrambi sanno fare la differenza. Non mi aspettavo fin da subito questo rendimento di Nico in quel ruolo, perché lui è più un interno, ma il carattere per giocare lì ce l’ha. Col Verona avevo pure il dubbio se schierarlo o meno dopo il viaggio dall’Argentina, poi Schouten si è infortunato e lui ha fatto benissimo. Vedremo come e quando tornerà a disposizione Jerdy, ancora non ho certezze in merito, l’importante è che ritrovi la miglior condizione sul piano sia fisico che mentale. Al momento, essendo out anche Kingsley, non ho altri centrocampisti a parte Dominguez e Svanberg, all’occorrenza possono mettere lì Vignato che comunque lo sa fare e anche piuttosto bene. Medel? Ora si sta allenando esclusivamente da difensore centrale e forse andrei a cambiare troppo».
Dominguez: un trionfo per svoltare – «Vincere la Coppa America mi ha cambiato la testa, quando si vince si cresce. Negli ultimi tempi ho lavorato sodo soprattutto sulla fase di non possesso, dove avevo qualche difficoltà, e adesso le cose vanno meglio».
Mihajlovic: pronti a battagliare – «L’Empoli è una buona squadra, non ha nomi eclatanti ma può vantare un’organizzazione di gioco meravigliosa. L’ho detto anche ai miei ragazzi: dovremo essere concentrati, disciplinati e aggressivi, perché loro muovono la palla molto bene. Li avevo visti all’opera contro la Lazio, in una partita che non meritavano di perdere, mentre forse la peggior prestazione l’hanno offerta contro la Sampdoria, per il resto solo buone prove. Domani sarà una partita difficile ma ne siamo consapevoli, questo è un campionato dove tutti possono vincere o perdere contro chiunque: per prendersi i tre punti bisogna sputare sangue, e qualche volta non basta neppure quello…».
Mihajlovic: crescita mentale – «Nel corso di una stagione possono capitare situazioni spiacevoli, però dobbiamo mantenere un certo equilibrio mentale, cosa che ad esempio io non ho fatto martedì nel finale. Se giro in barca per venti giorni non è detto che ci sia sempre il sole, ma non per questo dev’essere una brutta vacanza: nel calcio, così come nella vita, bisogna sapere gestire anche i momenti brutti. In tal senso, è fondamentale l’apporto dei giocatori più esperti, che sanno ragionare di più e gestire determinati momenti».
Dominguez: feeling con Medel e De Silvestri – «Io e Gary siamo grandi amici, parliamo spagnolo e quindi ci viene tutto più facile. Lui e Lollo sono i miei principali punti di riferimento, ma è fondamentale la comunicazione tra tutti i membri della squadra».