Bologna bastonato ad oltranza: Fenucci sanzionato per la prima volta in 26 anni di carriera, 5.000 € di multa. La signorilità non paga
Oltre il danno, la beffa. Come se non fosse bastato il pessimo arbitraggio di Paolo Valeri (coadiuvato dal VAR Daniele Chiffi) in Bologna-Milan, oggi pomeriggio il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha completato la sequela di bastonate ai danni del BFC fermando per un turno Roberto Soriano e Adama Soumaoro (questo si sapeva), ma soprattutto multando di 5.000 euro l’amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci «per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, atteso l’arbitro a cui rivolgeva una critica ironica e irrispettosa; infrazione rilevata anche dal collaboratore della Procura Federale».
Stando a quanto abbiamo raccolto, quella di Fenucci (mai sanzionato o squalificato in ventisei anni di carriera) è stata un’educata protesta relativa al regolamento, che in un modo o nell’altro vede quasi sempre i felsinei penalizzati. Ma evidentemente questi signori muniti di fischietto e monitor, sono anche incredibilmente permalosi. Niente di nuovo, sia chiaro, ma fa davvero specie che una squadra corretta come il Bologna venga costantemente riempita di cartellini, e una dirigenza fin troppo rispettosa addirittura multata. Ma questo è il calcio italiano, e non c’è nulla di cui stupirsi. Un solo appunto: dall’AIA non chiedano più di essere compresi e aiutati, perché non se lo meritano.
Simone Minghinelli
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