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Mihajlovic: “Rendimento esterno da migliorare ma occhio alla Samp, è una buona squadra”. Bardi: “Mi alleno sempre al massimo per aiutare il gruppo”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questa mattina in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic e dal portiere Francesco Bardi alla vigilia di Sampdoria-Bologna, gara valida per la 12^ giornata di Serie A 2021/22 in programma domani alle 15.

Mihajlovic: tabù trasferta – «Bisogna anche guardare contro chi si gioca… In casa abbiamo conquistato tredici punti e fuori casa solo due, ma affrontando Inter, Napoli e Atalanta. A Udine sappiamo tutti com’è andata, l’unica partita in cui non abbiamo fatto bene è stata quella di Empoli, dove abbiamo perso e non dovevamo perdere. Peraltro non ero neanche in panchina, magari sarebbe finita in modo diverso… Sicuramente il trend negativo in trasferta va migliorato a cominciare da domani, pur consapevoli delle difficoltà che incontreremo a Marassi, perché non possiamo essere da un lato in media Champions e dall’altro in media retrocessione».

Mihajlovic: obiettivo stagionale – «Dobbiamo pensare ad una partita alla volta, ma io e i ragazzi siamo convinti di poter stare nella parte sinistra della classifica. Poi bisognerà vedere che tipo di piazzamento si potrà raggiungere, ma sono sicuro che faremo bene».

Mihajlovic: pazienza ed equilibrio – «Io non arrivo mai a contare fino a dieci, il carattere rimane quello che è, si può giusto migliorare o peggiorare un po’. Quando si parla di pazienza si fa riferimento a tanti aspetti: pensare, riflettere, cercare di essere più equilibrati in tutto, e quest’ultima è la cosa più difficile, perché nel calcio e nella vita non si può vivere senza problemi, si convive con essi e si cerca di risolverli, provando sempre a trovare il lato positivo. Quando le cose vanno bene non bisogna andare troppo su, mentre quando vanno male è importante non finire troppo giù, occorre appunto avere un certo equilibrio mentale: per noi che facciamo questo lavoro è fondamentale, più lo abbiamo e meno andiamo in difficoltà. Comunque ormai ho una certa età, sono pure diventato nonno, quindi cercherò di diventare più paziente (sorride, ndr)».

Mihajlovic: Samp da non sottovalutare  – «La Sampdoria ha una buona rosa e D’Aversa è un buon allenatore. Sono in difficoltà, certo, ma tutte le squadre hanno momenti di difficoltà. Il nostro ritiro sembrava una cosa esagerata, ma dopo di noi ci sono andate altre squadre, fra cui proprio la Samp. Il problema è come risolverle, queste difficoltà, e visti i risultati e la classifica direi che noi ci siamo riusciti. Loro arrivano da due k.o. ma anche noi, prima della partita contro il Cagliari, venivamo da due sconfitte, perciò eravamo nella stessa situazione. Qui in Italia si passa in un attimo dalle stelle alle stalle, ma come ho detto prima serve equilibrio: nei momenti positivi bisogna caricarsi e tenere da parte quell’energia per i periodi negativi».

Mihajlovic: situazione infermeria – «I ragazzi sono tutti disponibili tranne Schouten, Bonifazi e Viola, che speriamo di recuperare durante la pausa per le Nazionali».

Bardi: reparto coeso  – «Con Lukasz e il gruppo dei portieri formiamo una bella squadra affiatata, ci aiutiamo a vicenda perché per noi la cosa più importante è il bene del Bologna. Siamo tutti ragazzi con tanta voglia di migliorare e mettersi a completa disposizione del mister, della squadra e della società per portare il maggior contributo possibile».

Mihajlovic: lo spirito prima del modulo – «Ora concediamo poco o comunque meno rispetto al passato, senza però rinunciare al nostro gioco offensivo. La squadra è più equilibrata, compatta e protetta, e questo ci dà dà fiducia e sicurezza, ma rimaniamo votati all’attacco, andiamo sempre in campo per vincere e mai per non perdere».

Mihajlovic: difensori prolifici – «È fortuna (sorride, ndr), e più che altro direi che stanno difendendo bene, visto che in quattro gare su undici non abbiamo preso gol. Ci sono poi difensori con caratteristiche particolari, come ad esempio Lollo (De Silvestri, ndr), che in carriera ha sempre segnato. Sicuramente sono reti in più e fanno comodo, ma a me interessa che loro facciano i difensori. Ad ogni modo, se c’è la possibilità di buttarsi in avanti su palla inattiva è giusto farlo, ed è anche per questo che curiamo particolarmente i calci piazzati».

Mihajlovic: legame con Ferrero – «Io e Ferrero siamo amici, lui è diventato presidente della Samp quando io la allenavo. Abbiamo avuto e abbiamo ancora un ottimo rapporto: conosco la sua famiglia e nel periodo della malattia mi è venuto a trovare spesso in ospedale, queste non sono cose scontate. Ci sentiamo e ci confrontiamo spesso, senza dubbio è una persona a cui voglio bene perché mi ha dimostrato il suo affetto in un momento difficile della mia vita. Massimo è una persona di cuore: chi non lo conosce può magari pensarla diversamente, ma io non posso che parlarne bene perché con me si è sempre comportato alla grande, c’è molta stima e affetto reciproco».

Mihajlovic: Chantal, tifosa rossoblù non vedente – «Se vuole venire alla nostra prossima partita in casa o per un allenamento durante la sosta organizzo io il viaggio e tutto il resto (Chantal abita a San Donato Milanese), perché mi fa piacere. Da quando sono uscito dall’ospedale, se posso aiutare qualcuno anche solo per dargli coraggio lo faccio volentieri: nel mio piccolo cerco di trasmettere forza e serenità, mando videomessaggi a persone che soffrono e le loro reazioni positive mi riempiono il cuore di gioia. Mi informerò su questa ragazza, assolutamente».

Bardi: il gruppo davanti a tutto – «Il mio obiettivo in questo momento è lo stesso della squadra, penso solo ad allenarmi bene per aiutare il gruppo a crescere. I traguardi personali passano in secondo piano, tutti noi vogliamo dimostrare in ogni partita che siamo forti e puntiamo sempre a fare bottino pieno».

Mihajlovic: plauso a Bardi – «Francesco è un ragazzo d’oro, un grande professionista, un buon portiere, una persona seria, intelligente ed equilibrata, non fa mai polemiche e per me è fondamentale. Io guardo prima all’uomo e poi al giocatore, e lui è un grande esempio perché dà sempre il massimo. Questo gli fa onore e mi fa molto piacere, perciò finché io sarò qui ci sarà anche lui: dentro uno spogliatoio ci voglio sempre persone così».

Mihajlovic: formazione – «Squadra che vince non si cambia? Non è detto. Qualche cambio potrebbe esserci, ma farò le ultime valutazioni durante la rifinitura di oggi».