L'intervista

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L’intervista

Canovi: “Quarto posto non prevedibile, ma il Bologna gioca il più bel calcio d’Italia. Thiago uomo sincero e leale, se dice di essere felice lo è davvero”

Marazzina: “Ogni volta che torno in Italia mi fiondo a vedere il Bologna. Nessuna preoccupazione: a Roma con coraggio e senza snaturarsi”

Casarini: “Dalla promozione del 2015 al quarto posto, Saputo sta chiudendo il cerchio. Un onore aver vestito la maglia del Bologna, non vedo l’ora di tornare al Dall’Ara”

Chiesa: “Nessuno come Schiavio, Dall’Ara e Bulgarelli, un giorno racconterò il Bologna di Motta. Che emozione quando ritrovammo il trofeo dell’Expo 1937”

Dossena: “Bologna, fai la corsa su te stesso e l’Europa diventerà realtà. Solo Motta conosce il suo futuro, confido in una decisione rispettosa”

Soriano: “Un dispiacere non essere rimasto a Bologna, così come l’Europeo mancato. Devo tanto a Sinisa, la squadra di oggi può raggiungere un grande obiettivo”

Binotto: “Che doppietta in semifinale a Firenze, forse col VAR saremmo passati noi… Il gruppo attuale ricorda il nostro, Motta fa un calcio di alto livello”

Nervo: “Bologna da Europa già ora, in Saelemaekers e Ndoye io ci credo. Motta come Guidolin, fautori di un calcio proiettato al futuro”

Guidolin: “Il Bologna di Motta principale outsider per l’Europa, il 5 maggio 2002 una ferita aperta. Contatti coi rossoblù dopo lo Swansea, ma avevo già deciso di smettere”

Beukema: “Squadra forte, allenatore top e tifosi pazzeschi, è un Bologna difficile da battere. Io mi sono già ambientato, oltre ad evitarli voglio segnare il primo gol”

Spada: “La mia carriera in Colombia prosegue al DIM, vogliamo il settimo scudetto. Lucumí diventerà un top player e il Bologna un modello da seguire”

Marocchi: “Sono nato e morirò tifoso del Bologna, ma sul lavoro non esistono maglie. Con Motta ci si può ripetere, punto tutto su Zirkzee”