Cambiaghi: “Gruppo di qualità fatto di persone vere, non ci poniamo limiti. Sto molto bene, Italiano mi ha detto di puntare sempre l’uomo”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate ai microfoni in conferenza stampa dall’attaccante rossoblù Nicolò Cambiaghi al termine di Bologna-Torino 3-2, match vivacizzato dal suo ingresso al 76′.
Che sudata… – «È stata una gara apertissima contro una squadra di valore, fra alti e bassi siamo riusciti a rimetterci in corsa e a prenderci i tre punti: questa vittoria significa tanto per noi».
L’unione fa la forza – «In spogliatoio c’è un clima bellissimo, credo lo si veda anche da fuori: ci alleniamo con voglia, ci aiutiamo tutti, siamo squadra. Continuando così possiamo lottare fino in fondo per i nostri obiettivi: non ci poniamo limiti, procediamo gara per gara e speriamo di arrivare più in alto possibile».
Impatto notevole – «Entrare a partita in corso non è mai facile, è importante inserirsi con una giocata ed è stato il mio caso: ho preso confidenza col campo e ho fatto dubito dribbling e tiro. Penso che sia un po’ il riassunto di ciò che siamo come squadra: se chi entra dà sempre una mano del genere, vuol dire che il gruppo è importante».
Il peggio è alle spalle – «Mi sento molto bene, anche se lo stop è stato lungo. Sto lavorando con grande costanza, ritrovando la fiducia e la confidenza che avevo prima dell’infortunio: spero di tornare in forma per trovare sempre più minuti».
Rossoblù a pieno – «Sono arrivato in una squadra importante, che ha fatto cose egregie e che mette un’intensità altissima in ogni partita: essere qui è uno step di crescita per me. All’inizio mi ero ambientato bene, poi nonostante il grave infortunio ho cercato di vivere lo spogliatoio e adesso mi sento ben integrato nel gruppo: sono onorato di farne parte, perché è composto da persone vere e compagni che tutti vorrebbero avere».
Italiano buon profeta – «Al momento del cambio il mister mi ha caricato e incoraggiato, come del resto fa sempre con chi subentra. Ho i ricordi confusi perché poi ci sono stati gol, emozioni e festeggiamenti (sorride, ndr), comunque mi ha detto di puntare sempre l’uomo per aiutare la squadra a vincere».
Concorrenza sulle ali – «Abbiamo un organico di qualità, davanti ma anche negli altri reparti, e il mister vuole avere difficoltà nelle scelte di formazione. Arrivando qui sapevo che la concorrenza sarebbe stata altissima, ma con tutte le partite che disputiamo non ci sono titolari e riserve: di questo ne ero consapevole, e dopo l’infortunio so che devo stare tranquillo e lavorare forte. In allenamento lavoriamo con serenità, la competizione interna ci sprona a fare meglio. Ndoye? Giocatore esplosivo, di grande gamba, e bravissimo ragazzo».
Foto: bolognafc.it