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Italiano: “Aspettavamo questo momento, ci siamo arrivati tramite il lavoro. Successo che ci dà consapevolezza, ora serve continuità”

Italiano: "Aspettavamo questo momento, ci siamo arrivati tramite il lavoro. Successo che ci dà consapevolezza, ora serve continuità"

Ph. Getty Images

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dall’allenatore rossoblù Vincenzo Italiano al termine di Monza-Bologna 1-2, match che ha sancito la sua prima vittoria ufficiale da allenatore dei club felsineo.

Successo liberatorio – «Volevamo fortemente questa vittoria, chi fa il nostro lavoro aspetta proprio momenti così perché ti danno forza, energia e consapevolezza. Oggi ci siamo riusciti tramite una prestazione attenta, concentrata e di qualità: abbiamo avuto molte occasioni ma alla fine ci ha pensato una giocata super del nostro centravanti. La prestazione è stata ben diversa da quella di Como, abbiamo messo in pratica quanto provato in settimana. Sono contento per i ragazzi, so quanto ci tenessero e mi ha fatto piacere vederli festeggiare».

Passi avanti in attacco – «Siamo una squadra che riesce a creare molto, ma dobbiamo essere più bravi nell’ottimizzare la mole di occasioni che costruiamo. Oggi sono contento per la grande palla offerta da Lykogiannis a Urbanski, che si è inserito benissimo, e poi per la giocata superlativa di ‘Santi’ (Castro, ndr)».

Turnover massiccio – «Dobbiamo aiutarci nel turnover, chi non parte titolare può essere comunque molto utile durante la partita. Quelle viste oggi sono rotazioni che si faranno ancora per il bene della squadra, e devo dire che tra Como e Monza chi è subentrato ci ha dato una grossa mano».

Stop per Casale – «Nicolò ha accusato un problemino muscolare, ha una vecchia cicatrice e già sul finire del primo tempo mi aveva avvisato che non si sentiva benissimo: direi che siamo intervenuti prima che la situazione potesse peggiorare».

Vincere aiuta a vincere – «Come detto, quando fai questo lavoro e fai parte di un gruppo così, devi lavorare sodo per far felici i tifosi. Si prova sempre a preparare ogni cosa al meglio ma non c’è una regola scritta per la quale se fai tutto bene vinci: bisogna attraversare momenti in cui ci si arrabbia, momenti in cui magari il tuo portiere fa un’ottima partita ma poi gli sfugge una palla e prendi gol nel tuo momento migliore. I risultati portano tanto entusiasmo, mi auguro quindi che da martedì ci sia una grande iniezione di fiducia per i ragazzi e che possano arrivare al campo con una faccia diversa».

Guai a rallentare – «La continuità è l’obiettivo che ci siamo prefissati adesso: occorre cercarla nelle prestazioni sia individuali che collettive, tenendo sempre alta la soglia dell’attenzione. Qui a Monza ci siamo presi una vittoria importante: in casa meritavamo di più, oggi abbiamo raccolto quello che non era arrivato contro Udinese ed Empoli. Adesso però serve equilibrio: avremo altri alti e bassi perché siamo in costruzione, ma l’atteggiamento non dovrà mai mancare».

Ancora poco dai nuovi – «Oggi ho chiuso la partita con tutti giocatori già presenti più Iling-Junior: in estate sono arrivati alcuni ragazzi giovani e altri che devono aumentare i minuti nelle gambe o ambientarsi meglio. Comunque della nostra gara, a parte i primi dieci minuti, mi è piaciuto tutto: ci abbiamo messo qualità e nessun timore, cose che evidentemente sono nelle corde dei ragazzi, e man mano inseriremo sempre di più anche i nuovi acquisti».

Una carezza a Ravaglia – «Federico ha giocato bene, peccato solo per quel pallone che gli è sfuggito: stava facendo una grande partita, mettendoci qualità anche nel gioco coi piedi. Quella con Skorupski era una rotazione che avevamo già programmato, sono felice perché in generale si è fatto trovare pronto».

Ndoye inesauribile – «Non siamo riusciti a fare a meno di Dan neanche oggi (sorride, ndr), malgrado arrivasse dall’intera partita di mercoledì. Ci ha dato come al solito una grossa mano, non appena riuscirà a trovare più spesso il gol diventerà un elemento ancora più importante».

Guardie svizzere – «Aebischer e Freuler sono giocatori fondamentali per l’economia e lo sviluppo del nostro gioco, inoltre fungono da trascinatori per i tanti ragazzi nuovi che sono arrivati: li voglio sempre vedere così».

Gol di Urbanski, azione da manuale – «Quella rete è nata da qualcosa che ricerchiamo: Castro, insieme a De Silvestri, è stato bravo a capire che la palla andava giocata sui piedi, e Lykogiannis si è proposto bene. Da lì dobbiamo andare a muoverci in una certa  maniera e oggi ha pagato ciò che avevamo preparato in allenamento, sono soddisfatto. Dal match di Como in poi abbiamo cercato di limare tantissimi errori e migliorare negli ultimi venti metri metri, e quando ti applichi i risultati arrivano. Quanto a Kacper, lui ha qualità, vede il gioco e ora fa gol anche di testa, nonostante sia più basso di me (sorride, ndr): penso sia il primo della sua carriera. Complimenti a lui perché si è inserito al momento giusto proprio nello spazio dove poteva cadere quella palla».

Bomber Castro – «’Santi’ ha un potenziale enorme: ha vent’anni e deve ancora crescere, però quando si gira e vede la porta ha un tiro notevole. In queste prime cinque partite poteva fare meglio in alcune circostanze, ma non ho dubbi sul fatto che arriverà a perfezionarsi».

Foto: Getty Images (via OneFootball)