Italiano: “Non so spiegare l’emozione che provo in questo momento. Il merito è dei ragazzi, continuando così diremo sempre la nostra”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di Sky Sport e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano al termine di Bologna-Borussia Dortmund 2-1, match che ha decretato la prima vittoria del BFC nella Champions League moderna.
Prima, memorabile, vittoria – «Se penso che oggi ho vinto la prima partita in Champions League da allenatore, quando da ragazzino ero sul divano a guardare i mister e i giocatori che facevano la storia di questa competizione, non mi sembra vero. È un sogno che si realizza, abbiamo fatto la partita che volevamo e non so spiegare l’emozione che provo in questo momento: resteremo nella storia del club».
Piano partita perfetto – «Il rigore all’inizio poteva compromettere il nostro piano, invece non è stato così. Nel secondo tempo siamo stati bravi ad approfittare meglio dei loro difetti, avevamo studiato il Borussia e sapevamo che attaccando la loro linea così alta avremmo potuto metterli in difficoltà. Nella ripresa, con Odgaard che è molto più offensivo di Ferguson, abbiamo spinto con maggiore continuità e approfittando delle situazioni che ci hanno lasciato siamo riusciti a vincere. Sono orgoglioso, perché questa gara l’abbiamo preparata studiando un solo video: il merito di questa vittoria è tutta dell’applicazione dei ragazzi».
Lykogiannis, lanci taglienti – «Già a fine primo tempo abbiamo visto la loro linea difensiva altissima e lì ho capito che potevamo attaccare molto di più la profondità: dovevamo andare verticali nei corridoi e ci siamo riusciti. Dopo il pareggio loro non scappavano in maniera corretta, così ho chiesto a ‘Lyko’ e non solo di continuare a provare quel tipo di giocata».
Freuler sostituito – «Nell’intervallo ho sacrificato Remo sia per dargli riposo, sia perché era già ammonito, nervoso e arrabbiato per l’arbitraggio: bravo lui a capire la situazione e a dirmelo con onestà».
Tegola Orsolini – «’Orso’ ha sentito tirare dove si era fatto male contro il Monza in Coppa Italia (bicipite femorale destro, ndr). Peccato perché l’avevamo trovato quattro-cinque volte libero, stava giocando e calciando in porta bene e poteva fare ancora male. Ci dispiace molto per lui, il suo infortunio è l’unico neo della serata».
Eliminazione e rimpianti – «Sapete cosa mi viene in mente? Che all’inizio, per così dire, abbiamo portato troppo rispetto a questa competizione: potevamo affrontarla di petto, come fatto nelle ultime gare. Comunque per fare bene in Europa occorre anche essere abituati, conta molto il fatto di essere una squadra che ogni anno è dentro queste competizioni e sa come si affrontano certi avversari».
Europa sempre nel mirino – «L’obiettivo di società e presidente è entrare in Europa: non ci è stata messa pressione sul tipo di Europa da raggiungere, ma di certo vogliamo tutti rimanere in alto. Noi intanto abbiamo fatto un passo avanti in campionato, dobbiamo continuare a galleggiare in quella zona di classifica e vedremo cosa accadrà se manterremo la stessa applicazione. Già sabato giocheremo ad Empoli e sarà una battaglia, ma dobbiamo fare bene per rimanere appaiati alle nostre contendenti».
Ampi margini di crescita – «Qualche difetto ci ha fatto perdere dei punti in campionato, a seconda delle partite abbiamo abbassato la guardia o magari non avuto la giusta malizia. Si cresce anche grazie a questo: abbiamo una squadra con un’età media molto bassa, dagli errori prenderemo spunto per crescere e migliorare. I ragazzi hanno una cultura del lavoro straordinaria, continuando così diremo sempre la nostra».
Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)