Mihajlovic: “Proponiamo calcio e non siamo picchiatori, però siamo bersagliati dai cartellini. Il pareggio ci sta, comunque fiero dei ragazzi”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dall’allenatore rossoblù Sinisa Mihajlovic al termine di Bologna-Udinese 2-2.
Arbitri, non ci siamo – «Non so se la società vorrà esprimersi nel merito, ma per quello che è il mio carattere non posso tacere davanti a certe cose. Non capisco come sia possibile essere la squadra più ammonita d’Europa. Non siamo dei picchiatori, giochiamo a calcio, non abbiamo profili come Montero, Couto, Stam o il sottoscritto, arbitraggi del genere mi fanno venire il latte alle ginocchia. Perché ogni volta che un mio giocatore commette fallo deve prendersi un giallo? Forse perché è più facile ammonire un ragazzino come Svanberg, per esempio, che un giocatore con più esperienza. Io non contesto l’espulsione di Mattias, che poteva starci, ma doveva essere buttato fuori anche Becao e non è successo. Avremmo avuto la possibilità di giocare gli ultimi minuti dieci contro dieci, poi magari avremmo subito lo stesso il gol del pareggio ma non si sa. Così non va, ogni volta sembra che l’arbitro abbia un radar per i giocatori diffidati, che vengono ammoniti alla prima occasione. Abbiamo avuto tanti infortuni, ma è anche a causa delle troppe squalifiche se non riusciamo mai a schierare contemporaneamente tutti i titolari, e così non si può andare avanti».
Pareggio amaro ma giusto – «In fin dei conti il pareggio ci sta: finché eravamo undici contro undici non c’è stata partita, ma quando siamo rimasti in dieci ci hanno dominato. È chiaro che c’è rammarico per aver subito il 2-2 proprio nel recupero e mi spiace per i ragazzi, che hanno dato il massimo e nonostante la grande pressione avversaria non hanno concesso molte occasioni all’Udinese».
L’importante è non perdere – «Non va mai bene niente, prima pareggiavamo poco e adesso troppo? Non va bene neanche a me, è ovvio, ma se non puoi vincere è importante quantomeno non perdere. Conviviamo da inizio anno con tanti infortuni, ho pochi cambi e non è facile gestire la squadra in queste condizioni, ma voglio anche dire che sono fiero dei miei ragazzi. So che non tutti possono dare il 100% per novanta minuti, ma danno il massimo per il tempo in cui stanno in campo, quindi meritano i complimenti».
Tomiyasu sarà grande – «Tomiyasu è un ragazzo molto intelligente, ascolta tutte le indicazioni e poi è bravo a metterle in pratica. Gli mancano ancora un po’ di esperienza e scaltrezza, ma anche grazie al fatto che è ambidestro può coprire tutti e quattro i ruoli dietro e diventare un grandissimo difensore».
Svanberg assolto – «Il ragazzo ha fatto gol, poi l’espulsione è una cosa che nel calcio può succedere. Peraltro l’errore sta a monte, tutto nasce da una palla giocata male da Danilo (e poi da Dijks, ndr). L’importante è che il cartellino rosso venga preso per un fallo, non per proteste. Comunque non so se le ammonizioni ci fossero entrambe…».
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