Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dall’allenatore rossoblù Sinisa Mihajlovic al termine di Bologna-Empoli 0-0.
Partita aperta, forma da ritrovare – «Volevamo la vittoria e ci aspettavamo di ottenerla: ci abbiamo provato fino alla fine, ma così come siamo stati vicini a trovare il vantaggio abbiamo anche rischiato di perderla. Se non altro abbiamo mantenuto la porta inviolata contro una squadra che in trasferta sa essere micidiale, e fatto un piccolo passo in avanti rispetto alle ultime uscite. Gli ultimi quindici minuti sono stati un po’ confusionari, abbiamo avuto degli spazi e avremmo potuto essere più concreti, ma i ragazzi hanno tenuto bene il campo e voglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Adesso dobbiamo alzare ancora l’intensità degli allenamenti e recuperare la miglior condizione, perché al top della forma potremmo tornare a giocare come avevamo fatto durante il girone d’andata».
Modulo e approccio variabili – «L’opinione pubblica deve decidersi: è meglio giocare sempre all’attacco, subire gol per più di quaranta partite di fila ed eventualmente vincere 4-3, o aver già raccolto l’ottavo clean sheet stagionale e muovere la classifica? Devo cercare di aiutare i miei ragazzi: affrontavamo una squadra che aveva il vantaggio psicologico di non dover necessariamente fare risultato, mentre noi venivamo da un periodo con diverse sconfitte. Oggi abbiamo adottato un determinato modulo e approccio, ma ciò non significa che sarà sempre così. Le mie scelte dipendono dagli avversari e dal momento, ci sono partite in cui bisogna andare a pressare alti e altre in cui conviene attendere».
Schouten, Vignato e Arnautovic – «Schouten non giocava da tanto tempo e ho dovuto tenerlo in campo novanta minuti, visto il cambio obbligato di Svanberg. Vignato ha ricoperto un ruolo non suo e lo ha fatto abbastanza bene: avendo anche compiti difensivi, quando si è spinto in avanti è mancato di lucidità, ma è normale sia così. Arnautovic? La miglior prestazione da quando è qui, ha fatto quello che mi aspetto da lui».
Il debutto dei nuovi – «Kasius è ancora un po’ spaesato, ma ho apprezzato che abbia cercato di spingere. Aebischer è entrato più timido rispetto a Denso, ma d’altronde il campionato svizzero ha ritmi diversi rispetto alla Serie A ed è normale che gli serva tempo per abituarsi. Entrambi non sono del tutto pronti, ma prima li faccio giocare e prima si abitueranno».
Orsolini scontento – «Orsolini era nervoso quando è uscito? È normale che un calciatore sostituito lo sia, però è anche mancanza di rispetto verso chi entra. Avevo bisogno di inserire forze fresche, lui le sue occasioni le aveva già avute e io sono qui anche per prendere questo tipo di decisioni».
Foto: bolognafc.it