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Motta: “Ottima gara, bene chi ha iniziato e anche chi è entrato. Saputo merita tutto questo, sta a noi utilizzare l’entusiasmo nel modo giusto”

Motta: "Ottima gara, bene chi ha iniziato e anche chi è entrato. Saputo merita tutto questo, sta a noi utilizzare l'entusiasmo nel modo giusto"

Ph. Getty Images

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dall’allenatore rossoblù Thiago Motta al termine di Bologna-Lecce 4-0.

Secondo poker di fila – «Non so se sia stata la nostra miglior prestazione perché ne abbiamo fatte tantissime così, chiaro che il risultato è notevole, come quello ottenuto contro il Sassuolo. Oggi chi ha iniziato ha fatto bene, e chi è entrato ha mantenuto alto il livello».

Dall’Ara in tripudio – «Il presidente Saputo si merita tutto questo, la tifoseria nutre una giusta riconoscenza nei suoi confronti. Io e i ragazzi abbiamo sfruttato e sfruttiamo l’entusiasmo che si respira in città e nell’ambiente: dobbiamo utilizzarlo nel modo giusto per lavorare meglio, mantenendo sempre i piedi per terra».

Calafiori out – «Riccardo ha preso un colpo al ginocchio: inizialmente pensava di poter continuare, poi invece abbiamo dovuto giocare qualche minuto in dieci».

Brividi dal basso – «Uscire palla al piede non è qualcosa fatto per l’estetica, ma per mettere in difficoltà gli avversari: la responsabilità è soprattutto mia, chiedo sempre di uscire con la palla a terra e per farlo serve coraggio»

Collettivo granitico – «Tutti si stanno allenando nel modo giusto, con qualità. Le regole non possono essere cambiate, si gioca in undici e ho al massimo cinque cambi, quelli che oggi hanno partecipato di meno domani si presenteranno sicuramente a mille: faremo dei cambi contro la Fiorentina, valuteremo in base alla condizione».

Zirkzee comunque determinante – «Joshua non l’ho visto arrabbiato ma triste: lui non vorrebbe mai uscire, vuole stare in campo coi compagni. Fa un lavoro impressionante, è un grande trascinatore: non ha bisogno di innervosirsi quando non segna, perché dà comunque tanto al gruppo e alla squadra. Deve continuare a lavorare come sta facendo, pensa più al collettivo che al se stesso ed è un grande vantaggio che ha, per se stesso e per il suo futuro».

Fabbian, crescita costante – «Giovanni è migliorato tantissimo: aveva già caratteristiche importanti, come l’attacco alla profondità e gli inserimenti in area di rigore, ed è cresciuto nelle giocate tra le linee. Non si risparmia mai, corre, difende, attacca e aiuta i compagni. E poi è un ragazzo aperto e che non si accontenta mai, si sta meritando i minuti che sta ottenendo».

Karlsson ancora spettatore – «Ho un grandissimo rispetto per i nostri tifosi, è grazie a loro che siamo qui. Sono molto contento che siano attenti a tutti i nostri giocatori, la mia responsabilità è mettere in campo chi merita di più: in questo momento altri meritano più di Jesper, ma si valuta di settimana in settimana. Vorrei far giocare tutti, scegliere è la cosa più difficile per un allenatore ma questo è il calcio».

Foto: Getty Images (via OneFootball)