Motta: “Sono soddisfatto anche se è mancato qualcosa, siamo stati poco incisivi. Arnautovic deve ritrovare minuti ma è entrato bene”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e Sky Sport e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Thiago Motta al termine di Sassuolo-Bologna 1-1.
Un punto che soddisfa – «È stata una bella partita tra due squadre forti. Sapevamo che pure noi avremmo dovuto avere il controllo del possesso senza lasciarlo troppo al Sassuolo, perché altrimenti avremmo sofferto, e sono contento perché siamo riusciti ad avere il nostro tempo di gioco. Abbiamo fatto un bellissimo gol, portando bene palla e trovando l’eccellente giocata di Dominguez. Faccio i complimenti ai ragazzi perché hanno affrontato col giusto atteggiamento una gara non facile».
La prestazione c’è stata – «Dobbiamo continuare a lavorare, sapendo che a volte meriteremo di vincere e altre volte i nostri avversari faranno meglio. Quella di stasera è una delle partite in cui avremmo meritato i tre punti, così come lo era stata quella contro la Juve, mentre in altre occasioni non siamo stati all’altezza».
Tra presente e futuro – «La squadra è cresciuta nel gioco e sotto molti altri aspetti, sono contentissimo di questo. Anche oggi i miei ragazzi sono stati fantastici perché hanno lasciato tutto quello che avevano in campo. Rinforzi? Il bilancio lo faremo a fine stagione, e con la società parleremo anche di come intervenire sulla rosa per crescere. Adesso pensiamo solo al presente e alla prossima partita contro la Roma, che verrà a Bologna con entusiasmo e motivazioni enormi».
Poca incisività – «Se mi vedete serio è perché voglio sempre vincere, sono contento della prestazione ma mi è rimasta addosso la sensazione che sia mancato qualcosa. Se portiamo bene la palla nella trequarti avversaria ma poi non chiudiamo le azioni, gli avversari prendono fiducia e per noi diventa tutto più complicato».
Aebischer e Arnautovic promossi – «Michel è un giocatore fantastico: può interpretare più ruoli, garantisce diverse soluzioni in fase di possesso e si sacrifica in difesa anche quando non glielo chiediamo, perché è un ragazzo generoso. Marko è entrato bene, stiamo cercando di reinserirlo in campo e questi per il momento sono i minuti che ha nelle gambe, ma sono contento di ciò che ha fatto».
Dalla mediana alla panchina – «Non so se chi ha fatto il regista da calciatore sia predestinato a fare l’allenatore. De Rossi è all’inizio della sua carriera, Pirlo per quanto mi riguarda nel suo anno anno alla Juve ha fatto bene. Non credo ci siano dei segreti, l’unica formula che conosco io è quella del lavoro che ti porta costantemente a migliorare».
Foto: Getty Images (via OneFootball)